Padova, Veneto

Parco Fiume Brenta: firmato il Piano "After-Life"

CITTADELLA (PD) - Sette firme per un piano che sancisce l’impegno per il Medio Brenta a dare continuità ai risultati già raggiunti con Life Brenta 2030, il progetto europeo lanciato nel 2019 e in via di conclusione che ha coinvolto il territorio del Sito Natura 2000 “Grave e Zone Umide della Brenta” e ha potuto contare su un budget totale di 2,6 milioni di euro, cofinanziato al 60% dal programma europeo LIFE.

I risultati del progetto LIFE Brenta 2030 si sono rivelati sopra le aspettative definendo un ruolo centrale e inedito del Consiglio di Bacino Brenta nella governance dell'area, stimolando l’impegno di ETRA verso un futuro Climate Positive e avviando già da ora quattro nuovi progetti per la tutela e la salvaguardia dell’area per gli anni futuri.

La firma da parte di Luca Pierobon (Consiglio di Bacino Brenta), Flavio Frasson (ETRA), Alessandro Leonardi (Etifor), Eric Pasqualon (Comune di Carmignano di Brenta), Mauro Masiero (Dipartimento TESAF dell’Università di Padova),Anna Santello e Francesco Trevisan ( Veneto Acque), Roberto Fiorentin (Veneto Agricoltura) è avvenuta giovedì 18 luglio nella sede del Consiglio di Bacino Brenta, a Cittadella durante la conferenza stampa che ha presentato l’accordo tra i partner per il Piano “After-Life” e i nuovi progetti in partenza: InnWater, NatConnect 2030, WasteReduce e MAP-Brenta.

Il documento formale verrà poi sottoscritto nei prossimi giorni da parte dei rappresentanti legali dei vari soggetti coinvolti. Con il Piano “After-Life” si definisce il processo di transizione dalla fase finale del progetto LIFE Brenta 2030 a una fase successiva di medio periodo (fino al 2030), caratterizzata dalla collaborazione tra gli attuali partner di progetto che, sottoscrivendo il documento, si assumono degli impegni precisi per continuare le azioni di governance, conservazione, comunicazione, disseminazione e sensibilizzazione.

Si tratta di un piano da oltre 3 milioni di euro che testimonia l’impegno per garantire la tutela dei siti naturali all'interno dell'area Natura 2000 del Medio Brenta Il con risorse proprie, già reperite o da reperire. “Il progetto - ha sottolineato Luca Pierobon, presidente del Consiglio di Bacino Brenta - ha saputo andare oltre le aspettative iniziali, definendo un ruolo centrale e inedito del Consiglio di Bacino Brenta nella governance dell'area, stimolando l’impegno di ETRA verso un futuro Climate Positive”.

Da un lato, dunque, è stato non solo definito e condiviso, ma anche formalizzato un modello di governance che potrà contare su dei propri mezzi; dall’altro, l’agevolazione ai finanziamenti ha consentito di attivare rilevanti progettualità nel territorio del Medio Brenta. Dal punto di vista gestionale la novità rilevante è rappresentata dalla creazione di un Comitato di Indirizzo composto da cinque rappresentanti delle amministrazioni territoriali locali che avrà funzione propositiva, rispetto alla gestione dell’area del Medio Brenta.

“Il Consiglio di Bacino Brenta potrà affidare l’operatività a ETRA - precisa il Presidente del CdA di ETRA Flavio Frasson - e dotarsi così di supporto tecnico-scientifico per l’identificazione delle priorità gestionali dell’area.” Una volta insediato il Comitato di Indirizzo, si avvieranno le convenzioni attuative con i soggetti predisposti all’operatività (ETRA) e all’assistenza tecnico-scientifica. Il Consiglio di Bacino Brenta si impegna a dare seguito agli impegni identificando risorse e una figura responsabile all’interno dell’organizzazione e di dare avvio alla stipula delle convenzioni necessarie all’espletamento delle funzioni di gestione del sito Natura 2000. 

“Siamo di fronte ad un progetto ambizioso, estremamente concreto, che ha messo le basi per dare una svolta nella gestione di un sito Natura 2000 di estrema importanza - fa eco Alessandro Leonardi di ETIFOR -. L’enorme investimento da parte di tutti i partner locali e tecnico-scientifici sta restituendo un fiume più pulito, più sicuro e più verde per il futuro delle nuove generazioni”.

“Il LIFE Brenta 2030 costituisce così un ottimo esempio di sostenibilità, replicabilità e trasferimento nell’ambito dei progetti Europei, caratteristiche essenziali per la buona gestione della spesa pubblica, nell’interesse della collettività” concludono all’unisono i rappresentanti degli enti sottoscrittori. I progetti del piano “After-Life” 

Progetto Horizon Europe “InnWater”
InnWater vuole sviluppare strumenti metodologici, tecnologici e partecipativi per migliorare i contesti di governance del settore dell’acqua potabile in Europa, partendo da cinque aree pilota in tutto il continente. Nel caso studio locale, il processo sarà guidato da Etifor e vedrà il ruolo centrale del Consiglio di Bacino di Brenta

Progetto Interreg Italia-Croazia “WasteReduce” 
WasteReduce nasce per migliorare la gestione dei rifiuti in tre aree protette e siti Natura 2000 tra Italia e Croazia, attraverso azioni concrete di monitoraggio, prevenzione e mitigazione dell’impatto dei rifiuti per migliorare la protezione e la conservazione di natura e biodiversità. Etifor e Etra saranno coinvolti nel progetto, che oltre alle azioni mirate sul medio Brenta si occuperà di sviluppare una strategia partecipativa transfrontaliera che miri alla riduzione dei rifiuti in tutte e tre le aree di interesse, adattandola alle loro specifiche caratteristiche ed esigenze.

Progetto LIFE “Nat Connect 2030”
Ambizioso progetto della durata di 9 anni che coinvolge buona parte delle regioni del nord Italia dell’Arco Alpino e del fiume Po, considerato strategico per la Natura a livello europeo, tanto da essere tra i 12 progetti in cui la Commissione Europea ha investito 233 mln di euro. Il Consiglio di Bacino Brenta partecipa come soggetto affiliato a Regione Veneto (a sua volta partner di progetto). Obiettivo del progetto è il consolidamento di un sistema di gestione integrato della rete Natura 2000 per garantire il raggiungimento degli obiettivi di conservazione delle Direttive Habitat e Uccelli, e sarà perseguito attraverso l'attuazione di un insieme di azioni ritenute strategiche tra quelle individuate come prioritarie nei Quadri delle azioni prioritarie (PAF) per la Rete Natura 2000 in 5 Regioni del nord Italia: Lombardia, Emilia-Romagna, Veneto, Provincia Autonoma di Trento.

Progetto LIFE “MAP-Brenta”.
Il progetto “MAP-Brenta: Monitorare, Ascoltare, Pianificare per il futuro del Medio Brenta” si pone l’obiettivo di perfezionare le strategie di conservazione e gestione del Sito di Rete Natura 2000 ZSC/ZPS IT3260018 “Grave e Zone Umide della Brenta”, i) colmando i gap di conoscenza attuali su classi di vertebrati non precedentemente indagate, ii) perfezionando lo studio di alcuni interventi individuati dalle Misure di Conservazione, iii) mettendo a punto un piano di restoration a scala di sito e iv) coinvolgendo la popolazione locale in attività di monitoraggio partecipato delle emergenze naturalistiche.

Ultimo aggiornamento: 08/05/2025 21:46