Treviso, Conegliano

“Pasqua Solidale 2025” a Conegliano

CONEGLIANO (TV) - Un’aula magna piena di bambini e ragazzi ha accolto con un applauso scrosciante l’arrivo degli amici del Nuovo Sindacato Carabinieri e di Paola Mason , direttrice del Centro Life di Oderzo che, anche quest’anno, in occasione delle festività della Santa Pasqua, hanno voluto regalare una giornata di gioia e serenità, donando le tradizionali uova di cioccolato.

L’evento si è tenuto a Conegliano, in provincia di Treviso, al Centro di Formazione Professionale dell’associazione “La Nostra Famiglia”, attiva nella cura e nella riabilitazione delle persone con disabilità, soprattutto in età evolutiva. L’iniziativa, frutto della condivisione di intenti solidali e benefici tra il Nuovo Sindacato Carabinieri e la dottoressa Paola Mason, ha preso il via l’anno scorso con la prima edizione tenutasi nei giorni pasquali in diverse strutture ospedaliere e de “La Nostra Famiglia” del Veneto.

Anche quest’anno, l’evento ha lasciato un segno importante, tangibile nei sorrisi dei ragazzi, negli abbracci e nelle loro parole di gratitudine per il gesto ricevuto. Una grande festa, a cui hanno dato il via Flavio Pavanello e Roberta Gianduzzo, rispettivamente direttore del Centro di Formazione Professionale e responsabile operativa della sede di Conegliano de “La Nostra Famiglia”, con i saluti e il coinvolgimento dei giovani. La parola è passata subito al Nuovo Sindacato Carabinieri, con gli interventi del segretario nazionale Irene Carpanese, del segretario regionale del Veneto e provinciale di Treviso Luigi Perlangeli e della dottoressa Paola Mason che ha reso possibile l’iniziativa solidale con la grande generosità che la contraddistingue. ​

“Oggi qui tra voi ci sono due carabinieri, Irene e Luigi – ha esordito il segretario nazionale Irene Carpanese rivolgendosi ai giovani presenti – però, cosa abbiamo di diverso rispetto ai soliti carabinieri che siamo abituati a vedere?”. “Non avete la divisa!” hanno esclamato con enfasi i bambini, rispondendo alla domanda. “Esattamente – ha affermato Irene Carpanese – perché fare il carabiniere è una missione costante per noi: con o senza divisa, ci dedichiamo alla legalità, alla sicurezza e alla tutela di grandi e piccoli e soprattutto dei più deboli”.

“Ed ecco perché – ha aggiunto – oggi siamo qui con voi: per partecipare tutti insieme all’importanza della condivisione, della protezione e del dono di queste coloratissime uova di Pasqua”. “Anche io sono carabiniere come te – ha esclamato un ragazzo avvicinandosi a Luigi Perlangeli per ricevere il suo uovo di Pasqua – e anche io ho la divisa”. “Carissimo collega – ha replicato il segretario apprendendo successivamente dagli educatori che il giovane, in occasione del Carnevale, si era vestito da carabiniere – buona Pasqua e buon servizio allora!”.

“Con poco, davvero poco – ha sottolineato – regaliamo a questi ragazzi qualcosa di meraviglioso: come diceva il Beato Don Luigi Monza, la santità non consiste nel fare cose straordinarie, ma nel fare straordinariamente bene le cose ordinarie”. “Dopo la gioia suscitata l’anno scorso, non potevamo mancare di riproporre l’iniziativa anche quest’anno – ha spiegato la dottoressa Paola Mason – nella sede di Conegliano e anche nelle altre strutture sanitarie e ospedaliere del Veneto”.

Gli organizzatori intendono ripetere l’iniziativa che, di certo, avrà una continuità in futuro. “Si tratta di esperienze che danno un tocco importante di felicità e gioco ai bambini – prosegue la dottoressa – in una quotidianità non facile, per loro e le loro famiglie, ma allo stesso tempo arricchiscono noi grandi e contribuiscono a sensibilizzare la società su temi importanti ma altrettanto sconosciuti quali la disabilità, la cura e la malattia nell’infanzia”.

“Un dare-avere reciproco – conclude – un regalo di gioia che si attua nel donare gioia”. 

Ultimo aggiornamento: 25/04/2025 01:58