ROMA - «In Senato, nella prestigiosa cornice istituzionale di Palazzo Madama, abbiamo presentato il progetto Valutazione rischio bellico (VRB), promosso da Etra, in collaborazione con l’Università di Padova, con l’obiettivo di creare una mappa dettagliata delle aree potenzialmente contaminate da ordigni bellici inesplosi. L’iniziativa di cui parliamo ha risposto a una necessità emersa dalla legge 177/2012, che obbliga a valutare il rischio bellico prima di intraprendere qualsiasi attività di scavo».
Così il Senatore Questore Antonio De Poli che, stamane, nell’ambito di una conferenza stampa in Sala Caduti di Nassirya, ha presentato alla stampa un convegno che si occuperà del progetto e che si terrà il prossimo 15 novembre, all’Università di Padova.
Alla conferenza sono intervenuti, fra gli altri, il presidente di Etra Spa, Flavio Frasson; Alberto Liberatore (direttore Area Servizio idrico integrato Etra); Aldino Bondesan (Università di Padova) e Domenico Lenzi (direttore generale Etra). Nel corso dei lavori, è intervenuto da remoto anche il Generale di divisione dell’Esercito, Ugo Cillo (Comando Forze Operative Nord). «La mappa – ha spiegato ancora De Poli - ha permesso di individuare con precisione le aree più a rischio in una zona che comprende 69 Comuni tra Padova, Vicenza e Treviso, prevenendo incidenti e facilitando la pianificazione territoriale»; ha detto ancora De Poli secondo cui «si tratta dunque, evidentemente, di uno strumento pensato per supportare amministrazioni, aziende e cittadini nel garantire la sicurezza nei cantieri di scavo e nelle aree urbane ad alta densità».
Le guerre mondiali hanno lasciato una pesante eredità in molte aree del Veneto e non soltanto: migliaia di ordigni inesplosi e ancora attivi, bombe, mine e proiettili sono rimasti sepolti per decenni, rappresentando una minaccia continua. Si è concluso dopo tre anni di intensa attività il progetto “Valutazione del rischio bellico residuo” (VRB) lanciato da ETRA S.p.A Società benefit in collaborazione con l'Università di Padova, un'iniziativa ambiziosa che mira a rendere il territorio più sicuro.
La realizzazione di VRB è stata possibile grazie alla collaborazione tra enti pubblici, istituzioni accademiche e forze militari. ETRA ha contributo con i propri sistemi informativi e con le campagne di telerilevamento, mentre l'Università di Padova ha fornito il supporto scientifico necessario ed ha allestito il progetto, conducendo le ricerche archivistiche e le analisi informatiche. Le Forze Armate Italiane sono state coinvolte nelle fasi di ricerca e di allestimento dell’area test, tuttora in corso. L’Aerofototeca Nazionale e l’Archivio dell’Ufficio Storico dello Stato Maggiore dell’Aeronautica Militare ha fornito preziosissime immagini aeree, mentre importanti contributi sono arrivati dagli Archivi di Stato (primo fra tutti l’Archivio di Stato di Firenze), Musei, Soprintendenze e altri archivi civili e militari.
«Il progetto VRB – ha detto Flavio Frasson presidente di ETRA SpA società benefit - rappresenta un esempio di come la nostra Azienda sia impegnata su progetti di ricerca innovativi, volti da un lato a migliorare la sicurezza del lavoro dei nostri operatori e delle nostre comunità e dall’altro a offrire risposte inedite capaci di incidere sui costi e sui tempi di realizzazione delle opere. In questo quadro assume un significato particolare la partnership con l’Università di Padova Dipartimento di Scienze Storiche Geografiche e dell’Antichità - DiSSGeA che costituisce, al riguardo, una indicazione di metodo precisa: non esistono risposte facili a problemi complessi e questi per essere affrontati richiedono uno sforzo particolare sul fronte della ricerca e delle sinergie tra realtà diverse che solo unendo risorse e competenze possono raggiungere risultati importanti in situazioni complesse ed esigenti».
«Gli scavi sul suolo rappresentano una delle attività più frequenti in ETRA, tanto da rappresentare almeno l’80 per cento delle attività lavorative quotidiane degli operatori di ETRA sul territorio», ha evidenziato Alberto Liberatore, Procuratore Speciale Area Servizio Idrico Integrato ETRA SpA - . Tra i fattori di pericolo di questi lavori il rischio bellico è senz’altro uno dei più rilevanti che incide sui costi e sui tempi. Il progetto, dunque, nasce come risposta alle necessità tecniche ed economiche. L’utilizzo di un sistema informativo territoriale di cui ETRA si avvale da anni con dati e informazioni costantemente aggiornati e con l’inserimento delle informazioni derivanti dallo studio del rischio bellico - è decisivo per aumentare la sicurezza degli operatori, dell’ambiente. Il progetto, peraltro, offre altri rilevanti vantaggi che ne esaltano il significato quali l’accelerazione dei tempi di esecuzione delle opere e la riduzione dei costi di studio e indagini strumentali».
A porre il giusto accento sulla valenza sociale del progetto è stato il professore Aldino Bondesan (Università di Padova) che ha sottolineato: «Il cuore di VRB è un Sistema Informativo Territoriale – denominato UXO-MAP –, un database digitale composto da cartografie storiche, foto aeree e documenti d'archivio. È il primo sistema informativo geografico con un livello così elevato di dettaglio, precisione e integrazione di banche dati multidisciplinari, capace di fornire una mappatura affidabile degli ordigni inesplosi. Il progetto VRB non si limita alla prevenzione degli incidenti nei cantieri, ma ha una portata più ampia sensibilizzando la popolazione sia sull'importanza della sicurezza e sia sul valore della memoria storica. Uno degli aspetti chiave del progetto VRB è stata l'accurata ricerca storico-documentale: sono state acquisite oltre 20.000 foto aeree e diverse centinaia carte storiche risalenti alla Prima e alla Seconda guerra mondiale, che sono state analizzate e digitalizzate per costruire il database del rischio.
Inoltre con l’allestimento di aree test selezionate, in collaborazione con il Comando Forze Operative Nord e l’VIII Reggimento Guastatori Paracadutisti, saranno installati circa 100 ordigni inertizzati. Questo permetterà di simulare le condizioni reali di rilevamento di ordigni bellici, riducendo il rischio per chi opera sul campo. In un territorio segnato da un passato di guerre, la prevenzione è l'unica via per garantire un futuro sicuro. Il progetto VRB punta a minimizzare i rischi associati agli ordigni inesplosi, consapevole che il database realizzato potrà essere impiegato in una molteplicità di altri progetti culturali ed educativi».
A trarre le conclusioni dei lavori è stato Domenico Lenzi, direttore generale di Etra: «Questo progetto è molto importante per la nostra Azienda che, da gennaio di quest’anno, è diventata società benefit e lo è perché questa iniziativa va a toccare 4 pilastri su cui si poggiano proprio le società benefit: l’attenzione alle persone, all’ambiente al territorio e alla governance