Ieri, lunedì 27 giugno, ha preso avvio la formazione dei giovani dai 18 ai 28 anni che sono stati selezionati per il programma 2022 di Servizio civile universale nella nostra provincia e nelle limitrofe di Belluno e Venezia.
Il programma di cui è capofila l’Associazione Comuni, che si è collocato al secondo posto nella classifica nazionale dei programmi di Servizio civile, è stato battezzato “Il Telaio” e ha l’obiettivo di rendere più resilienti le comunità locali attraverso interventi di “ricucitura” in ambito sociale, ambientale e culturale.
Alla formazione intensiva, che durerà due settimane, seguirà l’inserimento dei volontari nelle diverse realtà a partire dal 18 luglio dove saranno impegnati fino al 26 giugno 2023.
«Quest’anno l’offerta di Servizio civile è particolarmente importante perché la pandemia ha lasciato molte ferite nelle nostre comunità che i giovani potranno concorrere a sanare offrendo servizio e ricevendo in cambio formazione e un’esperienza professionalizzante utile al loro futuro lavorativo» afferma Mariarosa Barazza, presidente dell’Associazione Comuni, che ieri ha augurato ai volontari «che sia un anno nel quale possiate acquisire nuove competenze, e allo stesso tempo un anno nel quale coltivare la conoscenza del territorio e la cultura del servizio».
Il percorso di SCU terminerà con un tutoraggio, in collaborazione con i Centri per l’Impiego, per aiutare i ragazzi a costruire un video curriculum professionale in grado di valorizzare le competenze acquisite nell’anno.
«Nel mondo del lavoro vengono sempre più richieste le cosiddette competenze trasversali, emotive e relazionali soprattutto, che in quest’anno di Servizio civile i giovani avranno la possibilità di affinare, rendendo più solido e appetibile il proprio curriculum vitae» spiega Enrico Genovese, coordinatore del Servizio civile universale per l’Associazione Comuni.
I giovani che quest’anno parteciperanno al programma sono 130, selezionati tra le 350 domande arrivate, a fronte di 220 posti disponibili. L’anno scorso i volontari avviati al Servizio erano stati 199 e il calo è indice probabilmente della ripresa post covid del mercato del lavoro che, in questa fase, offre possibilità di assunzioni. Un dato positivo che lascerà però scoperti alcuni enti che contavano sull’apporto dei giovani volontari.
“Il Telaio” è articolato in 8 progetti e i giovani saranno inseriti in strutture volte alla cura di minori, anziani, persone in condizioni di disagio sociale o con disabilità oppure in progetti culturali, di sostenibilità ambientale, di protezione civile:
2 progetti in area biblioteca-museo “TRAME & orditi ORDITI & trame” con 74 volontari coinvolti;
1 progetto in area educazione-animazione “FILI – percorsi educativi per tessere comunità” con 7 volontari coinvolti;
1 progetto in area disabilità “RICAMI Rafforzare l’autonomia delle persone con disabilità” con 5 giovani coinvolti;
1 progetto con adulti e anziani in fragilità “NODI intergenerazionali . Intrecci e scambi a sostegno delle marginalità” con 14 volontari coinvolti;
1 progetto in area minori “TESSERE FUTURO. Accompagnare i minori in crescita” con 15 volontari coinvolti;
1 progetto in area protezione civile “RETE di Protezione Civile” con 3 giovani coinvolti;
1 progetto in area ambiente “RETI AMBIENTE Reti di protezione dell'ambiente” con 12 giovani coinvolti:
Gli operatori in servizio saranno linfa ed energia per 110 Comuni, 4 enti pubblici tra Ulss, case di riposo e scuole, 11 associazioni di volontariato e 3 Cooperative sociali del territorio, grazie alla collaborazione tra Associazione Comuni della Marca Trevigiana e Centro di Servizio per il Volontariato Belluno-Treviso.