Salute, Veneto

Sanità, lo stanziamento destinato al Veneto dal riparto del Fondo sanitario nazionale

VENEZIA - Ieri 17 febbraio 2025 il sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio con delega al CIPESS, Alessandro Morelli ha annunciato a Venezia la destinazione di 10,8 miliardi di euro al Veneto, nell’ambito del riparto del Fondo Sanitario Nazionale 2024.

L’assessore regionale alla Sanità e alle Politiche sociali, Manuela Lanzarin, ha così commentato “
Dal riparto del Fondo Sanitario Nazionale 2024, alla Regione del Veneto sono destinati oltre 10,5 miliardi di euro; somma che rappresenta un incremento di circa 380 milioni rispetto all’anno precedente. Possiamo provare soddisfazione, nella consapevolezza del buon uso fatto delle risorse e che la nostra regione si è confermata tra le 5 benchmark in Italia. Si nota come il fondo nazionale, e di conseguenza anche quello regionale, continui a crescere a fronte di una situazione generale in cui le necessità sono tante e crescenti. Continueremo ad investire a vantaggio dei cittadini sull’erogazione dei Lea ma anche in altri ambiti, a cominciare da quelli su cui abbiamo già concentrato risorse importanti come il recupero delle liste d’attesa, il reclutamento del personale sanitario e medico e provvedimenti che mettano quest’ultimo in condizioni di lavorare meglio, con un adeguato supporto organizzativo e psicologico a fronte delle difficoltà”.

L'assessore ha ribadito poi come saranno ripartiti i fondi e quali sono gli obiettivi che si perseguiranno grazie ad essi “Continueremo a investire nell’assicurare i fabbisogni dei cittadini come nell’erogazione dei Lea ma anche su quei filoni sui quali abbiamo concentrato tante risorse come il recupero liste d’attesa – sottolinea l’Assessore Lanzarin -. Quest’ultimo impegno ammonta all’ormai famoso 0,4% che per la nostra regione significa tra i 49 e i 50 milioni di euro annui. Un importo che abbiamo dimostrato di saper usare in modo mirato con risultati sensibili”.
Sentiamo anche forte l’impegno verso il personale – aggiunge l’Assessore -. Abbiamo adottato un provvedimento per aumentare i fondi integrativi di tutto quello sanitario e della dirigenza medica. Si tratta di 150 milioni nel triennio 2024-2026 per affrontare la criticità nelle aree e nei servizi disagiati. Mi riferisco a quelli in maggiore sofferenza per carenza di personale, dovuta a una sorta di mancanza di vocazione tra i professionisti, come l’Emergenza-Urgenza; nell’ultimo concorso abbiamo contato poche decine di professionisti per più di cento posti messi bando. Ma anche altre aree critiche come Anestesia e Rianimazione, Pediatria, Ginecologia, Ortopedia. Penso anche alla Psichiatria, c’è sempre maggiore sensibilità verso la salute mentale ma rimane molto difficile trovare specialisti. Abbiamo varato un piano strategico per la ricerca di personale e dalla cabina di regia sono stati messi in evidenza due temi, quello del reclutamento, ossia trovare professionisti e operatori, ma anche quello del trattenerli. Due esigenze che ci impongono di insistere con provvedimenti specifici e, quindi, di continuare ad investire”.

Ultimo aggiornamento: 03/06/2025 13:42