CASTELFRANCO V. (TV) - Castelfranco Veneto e Salisburgo unite nel segno de “Le nozze di Figaro”. Il Conservatorio di musica Agostino Steffani di Castelfranco Veneto guarda all’Europa mettendo in campo con importanti partner stranieri un progetto internazionale che ha per focus lo studio filologico della partitura, laboratori vocali e strumentali e l’esecuzione, come finalizzazione didattica, de “Le nozze di Figaro”, primo numero della trilogia italiana di Mozart su libretti di Lorenzo Da Ponte. Tra gli istituti coinvolti anche la Mozarteum Universität di Salisburgo: per la prima volta, così, le due principali istituzioni musicali dei territori che hanno dato i natali a Lorenzo Da Ponte e a Wolfgang Amadeus Mozart, sono in dialogo per un’importante iniziativa sostenuta con fondi europei.
Da domenica 27 aprile l’ente castellano sta ospitando un master che vede coinvolti 67 studenti tra i migliori strumentisti e cantanti, selezionati da conservatori di vari Paesi d’Europa e oltre, e 11 docenti, alcuni provenienti dal Mozarteum e altri di fama internazionale nel campo della musica antica. L’attività si concluderà con l’esecuzione, in forma semiscenica, dei primi due atti de “Le Nozze di Figaro”. Le performance, in programma domenica 4 maggio alle ore 11.30 e 20.30 al Teatro Accademico di Castelfranco Veneto, vedranno in scena i giovani cantanti e musicisti selezionati per i diversi ruoli e strumenti, diretti da Vittorio Ghielmi, docente e direttore del Dipartimento di Musica Antica del Mozarteum, nonché direttore di “Suonar Parlante”, orchestra di fama internazionale specializzata nei repertori barocchi e classici.
L’iniziativa si inserisce all’interno del progetto MTNT “Musical Theatre and New Technologies: Toward a New Paradigm in Opera Studies and Performance”, realizzato con fondi del PNRR per l’innovazione e l’internazionalizzazione degli istituti di istruzione superiore artistica e musicale. Il progetto, di cui il Conservatorio trevigiano è ideatore e capofila, assieme ai Conservatori di Venezia, Padova, Verona, Ferrara e La Spezia, alle Accademie di Belle Arti di Venezia, Verona, LABA Firenze, all’Accademia d’arte drammatica di Roma, all’Accademia de La Scala di Milano, All’Università di Padova - Dipartimento dei beni culturali, ha quale obiettivo più generale il recupero e la valorizzazione dell’opera italiana all’estero attraverso l’utilizzo di nuovi strumenti di ricerca tecnologici e di nuove strategie performative basate sulle più recenti acquisizioni nel campo digitale. Inoltre, si collega all’attività di ricerca di natura filologica sui libretti di Lorenzo da Ponte prevista nei Dottorati di Interesse Nazionale avviati a inizio anno dal Conservatorio di Castelfranco.
La selezione degli studenti è avvenuta l’autunno scorso con bando di concorso al Conservatorio Steffani e ai conservatori di Padova, Verona e Brescia, partner italiani del progetto MTNT, e agli istituti europei partner. In tutto sono pervenute circa 200 domande da tutta Europa e non solo, da cui sono stati scelti 41 studenti italiani e 26 stranieri, provenienti da Austria (Universität Mozarteum di Salisburgo, Musik und Kunst Privatuniversität di Vienna, Anton Bruckner Privatuniversität di Linz, Gustav Mahler Privatuniversität für Musik di Klagenfurt), Spagna (Real Conservatorio Superior de Música di Madrid ed Escuela Superior de Canto de Madrid) e anche Turchia (Università di Ankara). Francia, Svizzera, Cecoslovacchia, Ungheria, Austria e Italia, invece, sono i Paesi europei di provenienza dei docenti. Grazie all’attivazione di un BIP Erasmus - Blended Intensive Programme, programma di studio intensivo transnazionale di breve durata, alcuni degli studenti stranieri hanno ricevuto una borsa Erasmus dal proprio istituto di appartenenza per la partecipazione al master.
Arrivati domenica 27 aprile, gli studenti trascorreranno dunque un’intera settimana a Castelfranco Veneto, fino a domenica 4 maggio, quando metteranno in scena le due rappresentazioni de “Le nozze di Figaro”, frequentando le lezioni e svolgendo le prove tra il Conservatorio Steffani e il Teatro Accademico. Per realizzare un prodotto artistico che rispetti il più possibile l’opera originale di Mozart, verranno utilizzati strumenti a 430 Hertz e strumenti ad arco con corde in budello.
“Un grande progetto nel segno di Mozart e Da Ponte che ci consente di dialogare con l’Europa e per la prima volta mettere in relazione concreta e ufficiale le due città legate a questi due grandi nomi dell’arte settecentesca – le parole di Paolo Troncon, direttore del Conservatorio di musica Agostino Steffani di Castelfranco Veneto –. Questa iniziativa, parte di un più ampio progetto che si concluderà a marzo 2026, mette insieme internazionalizzazione, didattica e ricerca, facendo conoscere il nostro Conservatorio in tutta Italia e non solo, confermandone la vocazione internazionale”.
“Sono lieto di prendere parte a questo progetto, in cui convogliano la mia esperienza come docente al Mozarteum di Salisburgo, l'attività portata avanti con l'orchestra Suonar Parlante e lo studio, iniziato molti anni fa, su Mozart e Da Ponte – racconta Vittorio Ghielmi, docente e direttore del Dipartimento di Musica Antica del Mozarteum di Salisburgo. – Nel pensare l'iniziativa abbiamo scelto di restituire il suono originale dell'opera di Mozart: per questo gli studenti suoneranno strumenti ad arco con corde di budello e alcune trombe e timpani d'epoca.”
L'ingresso alle due rappresentazioni di domenica 4 maggio al Teatro Accademico di Castrelfranco è gratuito su prenotazione inviando una mail a concerti@steffani.it entro le 10 del 2 maggio oppure presso la biglietteria del Teatro il giorno stesso della messa in scena, dalle 10 alle 11.30 e dalle 16 all'inizio del concerto serale.