Veneto, Turismo

Successo per il progetto della Regione Veneto “Ville Castelli e Dimore"

Si è concluso con successo il progetto finanziato dalla Regione Veneto “Ville Castelli e Dimore: Timeless moment in the land of Venice” che ha visto per la prima volta l’aggregazione di 31 beni collocati dalle Dolomiti al Delta del Po, uniti insieme per proporre la loro specificità al turismo nazionale e internazionale. Si tratta infatti di ville venete, castelli e di dimore storiche che non solo offrono al singolo turista l’esperienza unica e indimenticabile di soggiornare in ambienti esclusivi, ricchi di storia e fascino. Ma si propongono anche sul mercato del turismo aziendale come cornici straordinarie per ospitare dai congressi agli eventi aziendali.

Il progetto, che ha visto il suo battesimo nel padiglione della Regione Veneto alla fiera internazionale ITB di Berlino, si è strutturato secondo varie tipologie di offerte. Se i turisti stranieri, soprattutto francesi e inglesi, sono già più preparati per questo tipo di villeggiatura, memori anche del gran tour che aveva la sua tappa obbligata in Italia, vero è che grande interesse ai nostri castelli ville e dimore riservano i paesi emergenti come Cina, Corea e Giappone, da sempre innamorati della nostra arte, moda e cultura.

Una risposta molto positiva è arrivata anche dal turismo di area tedesca, austriaca e svizzera, più attento ad unire, oltre alla bellezza del paesaggio e della ricchezza della storia, anche percorsi dedicati all’enogastronomia che questi beni sanno offrire. La vocazione delle ville venete nasce pensando all’agricoltura e all’allevamento e oggi moltissimi proprietari lavorano con attenzione, lungimiranza e profitto in tal senso, proponendo prodotti di nicchia di grandissima eccellenza: dalla pasta al riso, dal vino ai formaggi.

Ecco quindi che il soggiorno in location esclusive si arricchisce della degustazione enogastronomica per offrire un’esperienza di comfort a 360 gradi. Il plus è dato poi dal passo narrativo di queste vacanze, quando il proprietario, spesso erede delle nobili famiglie patrizie veneziane, propone ai villeggianti quegli aneddoti, quelle storie e quei particolari segreti che coinvolgono il turista in un vero e proprio processo di approfondimento. Molti e diversi gli sguardi verso questi beni.

Il turista americano , ad esempio, opziona questi beni pensando al wedding. Moltissime ville castelli e dimore sono infatti location ideali per matrimoni indimenticabili, all’insegna di shooting poetici, inseriti come sono in realtà paesaggistiche e mozzafiato. Pensiamo alla magia di CastelBrando nel trevigiano, zona del Prosecco DOCG già patrimonio Unesco: un antico maniero incastonato in un promontorio che domina un immenso parco. Pensiamo a Villa Valmarana ai Nani a Vicenza, che vanta il ciclo di affreschi del Tiepolo più imponente al mondo. O a Villa Maser, patrimonio Unesco, costruita da Palladio con il maestoso ciclo di affreschi del Veronese.

Pochi fino ad ora sapevano che le ville venete sono anche nelle Dolomiti o nel delta del Po. Grazie a questo progetto autentici gioielli come Villa di Modolo o Villa Guarnieri nelle Dolomiti o Villa Ca’ Zen nel magico Delta del Po, sono stati portati alla ribalta del pubblico che timona le proprie scelte verso il green e la sostenibilità. Scegliendo un territorio ricco di biodiversità. Unendo al soggiorno anche attività legate al benessere fisico come le tante passeggiate che si dipanano nei sentieri a partire da queste location.

Per strutturarsi come rete, i 31 beni hanno lavorato coadiuvati da un team di professionisti esperti, coaching e counselor che li hanno guidati in diverse sessioni di lavoro e successivamente affiancati affinché la loro offerta turistica fosse costruita su solide basi formative. Molto ha aiutato anche organizzare dei tour dedicati ad influencer italiani e tedeschi così come tour operator internazionali per far comprendere e apprezzare un’offerta turistica che è davvero molto particolare. Lontani dai torpedoni dei castelli della Loira che funzionano come ricettore di grandi numeri, la villa veneta è un organismo vivo, ancor oggi abitato da un proprietario, spesso erede di tradizioni centenarie.

Sono luoghi di rara bellezza e in grado di intercettare un turismo lento, sostenibile, fatto per lo più-tranne i grandi castelli come ad esempio Castelbrando o Villa Montruglio, tra gli altri- di numeri contenuti. Al centro di quest’offerta senz’altro la persona che dai proprietari vieni accolta, coccolata, viene fatta partecipare a uno spaccato di un mondo antico ma che oggi sembra collocarsi come faro nell’economia degli imprescindibili cambiamenti politici che la salvaguardia del territorio e della natura impongono. Ecco che ripensare il turismo in questa chiave porta necessariamente a riconsiderare tutto il comparto, portando questi beni ad assumere un ruolo sempre più centrale, anche come bussola di futuro. Il progetto si è concluso ma al varo si profilano altre opportunità di rete in virtù dell’esito positivo e della ricaduta culturale ed economica di queste nuove buone pratiche di turismo in Veneto. 

Ultimo aggiornamento: 03/10/2024 18:56