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Una Finestra sulla Romania: un ponte di dialogo e integrazione a Prata di Pordenone

di Daniela Marchetti

PRATA DI PORDENONE - La serata di ieri, a Prata di Pordenone in Piazza Wanda Meyer, ha regalato ai partecipanti un’esperienza culturale e umana unica, grazie all’evento “Una finestra sulla Romania”, una conferenza dedicata al tema dell'integrazione sociale e al confronto sugli stili di vita e culturali della comunità rumena in Italia. 

L’evento, organizzato dall’Associazione “VOIE BUNĂ” di Prata di Pordenone, è stato un momento di riflessione profonda e di celebrazione delle radici, delle tradizioni e dei valori condivisi tra la comunità rumena e quella italiana.
All'inizio dell'evento sono stati intonati gli inni nazionali dell'Italia e della Romania, un momento solenne che ha simboleggiato l'unione e il rispetto reciproco tra i due Paesi.

Moderato con passione da Gabriela Bulai, consigliere comunale di Prata di Pordenone e cuore pulsante dell’organizzazione, l’incontro ha visto una partecipazione istituzionale di grande rilievo, segno dell’importanza di simili iniziative per il territorio. Il sindaco di Prata di Pordenone, Katia Cescon, ha dato il via alla serata con i suoi saluti, seguita da interventi illustri, tra cui quello del prefetto di Pordenone Natalino Domenico Manno e del Questore Giuseppe Solimene. 

L'attenzione verso la comunità rumena è stata confermata anche dalla presenza di Adina Lovin, Console Generale di Romania a Trieste, che ha sottolineato il valore della cooperazione tra i due Paesi. Tra gli altri ospiti, il Consigliere Regionale Lucia Buna e i rappresentanti religiosi delle principali confessioni, come Don Pasquale e i parroci Leonid Plantos e Marius Livanu, hanno contribuito con riflessioni sulla coesistenza e il dialogo interculturale. 

La serata si è conclusa con interventi di grande peso politico: Pierpaolo Roberti, Assessore regionale alle autonomie locali, sicurezza e immigrazione, e Vannia Gava, vice ministro dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica, che hanno ribadito l'importanza di favorire l’integrazione attraverso politiche concrete e inclusive.

La conferenza non è stata solo un momento di dibattito. Dopo gli interventi istituzionali, le tradizioni e la musica hanno preso vita, offrendo al pubblico un vibrante spettacolo di intrattenimento culturale. Il Coro Philadelphia Kids di Mansuè, il Gruppo di Danza popolare VOIE BUNĂ, e cantanti di talento come Mariana Moldovianu, Claudia Danca e Adriana Moraru hanno portato sul palco l’anima artistica della Romania. Edoardo Candotti, al violino, e i cori Philadelphia e Flori de Dor hanno aggiunto una nota di eleganza e tradizione, catturando l’essenza della cultura rumena. 

La serata si è conclusa con un rinfresco di specialità rumene, che ha rafforzato il legame di ospitalità e condivisione tra le comunità. L’importanza di iniziative come “Una finestra sulla Romania” va ben oltre il semplice evento locale. Esse rappresentano un fondamentale strumento di dialogo, creando occasioni di incontro tra le culture, spazi di conoscenza reciproca e di arricchimento comune. In un mondo sempre più globalizzato, dove il fenomeno migratorio tocca da vicino molte nazioni, Italia compresa, l’integrazione diventa una sfida ma anche una straordinaria opportunità. La comunità rumena, con le sue tradizioni e il suo profondo senso di appartenenza, ha dimostrato di essere un ponte tra la propria patria e il Paese che li accoglie.
 
Eventi come questo, non solo celebrano la cultura di un popolo, ma rafforzano la coesione sociale, ricordando a tutti che la diversità è una ricchezza e che l'integrazione è un processo continuo che si costruisce giorno per giorno, con il rispetto reciproco e la valorizzazione delle differenze. 
Il successo della serata di Prata di Pordenone dimostra che, attraverso la cultura e il dialogo, si possono abbattere muri e costruire ponti tra le comunità, favorendo una convivenza armoniosa e solidale, sia in Italia che nel resto del mondo.

Daniela Marchetti

Ultimo aggiornamento: 03/10/2024 18:56