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Valichi alpini, l’Europa tutelare e governare la libera circolazione delle merci

L’Europa deve riprendersi il proprio ruolo di ‘tutela’ e ‘governo’ del mercato unico e della libera circolazione delle merci. Finora, però, ha abdicato a questa responsabilità, lasciando la questione nelle mani di accordi bilaterali tra Stati membri. Servono investimenti reali nelle infrastrutture, invece di destinare risorse ai folli progetti Von Der Leyen come il piano di riarmo. È necessario stabilire cronoprogrammi chiari che offrano certezze a Paesi e investitori” È quanto dichiarato dall’eurodeputata Anna Cisint (Lega) nel corso del convegno “Bridging the Alps: overcoming barriers and advancing sustainable connectivity in Europe”, organizzato oggi al Parlamento Europeo da Confindustria e MEDEF.

“Il Brennero è il simbolo di un’Europa incoerente: l’Austria impone restrizioni al traffico pesante con il pretesto della tutela ambientale, salvo poi applicare tariffe ferroviarie proibitive, creando concorrenza sleale e minor competitività per il nostro mercato.

Il tunnel del Fréjus è chiuso da quasi due anni per una valanga perché il governo francese non ha mai trattato il ripristino come una priorità. E Bruxelles? Silente. Nessuno ha chiesto conto a Parigi per questa inaccettabile inerzia. Per il Monte Bianco è prevista una chiusura di tre mesi per 18 anni con conseguenze devastanti sul nostro PIL".

“L’Europa deve finalmente dimostrare di essere coerente con la sua missione: garantire un mercato unico equo e competitivo, condividere gli investimenti dell’ampliamento dei valichi con tempi certi e rivedere la politica tariffaria”.

Ultimo aggiornamento: 25/04/2025 01:58