VEDELAGO (TV) – A seguito della recente proposta di mozione provinciale promossa da Fratelli d’Italia per commemorare i caduti di Nassiriya ed istituire il 12 novembre come Giornata del ricordo dei Caduti militari e civili nelle missioni internazionali per la pace, nell’ultima seduta il Consiglio Comunale di Vedelago ha approvato all’unanimità il documento - proposto dai tre Consiglieri meloniani diventando così il primo Comune della Marca ad aderire ufficialmente a questa importante iniziativa.
Il voto unanime del Consiglio Comunale di Vedelago impegna dunque l’Amministrazione ad intitolare uno spazio pubblico, o installare una targa commemorativa, ai Caduti di Nassiriya e ad organizzare ogni 12 novembre una celebrazione nelle scuole secondarie di primo grado o in altro luogo idoneo. Il tutto nell’ottica di coinvolgere gli studenti – a cui verrà anche donato il Tricolore - in momenti di riflessione intonando l’Inno di Mameli.
L’obiettivo è difatti quello di mantenere vivo il ricordo del sacrificio di chi,
militari e civili, si è impegnato per la pace in territori difficili, sensibilizzando al contempo le nuove generazioni sull’importanza della solidarietà internazionale e del senso di appartenenza alla Nazione.
«Questa mozione, voluta fortemente dal nostro presidente Claudio Borgia, ha una pluralità d’intenti: onorare la memoria delle vittime, puntare un faro sull’eroismo e il servizio di chi si prodiga per la sicurezza e la stabilità in regioni critiche del mondo e sensibilizzare le nuove generazioni sull’importanza dei principi di solidarietà e pace internazionale facendo conoscere la storia contemporanea così da rafforzare in loro il senso di appartenenza all’Italia – commenta Loris Cirotto, capogruppo di Fratelli d’Italia a Vedelago – Proprio per questo, a nome di tutto il Gruppo consiliare di FdI, ringrazio il Sindaco Giuseppe Romano, i colleghi consiglieri e la Giunta per aver appoggiato questa nostra iniziativa».
«L’approvazione all’unanimità della nostra mozione da parte del Comune di Vedelago è un segnale importante che dimostra quanto sia sentita la necessità di mantenere vivo il ricordo dei nostri eroi caduti in missioni di pace – sottolinea invece Claudio Borgia, Presidente provinciale di Fratelli d’Italia - Mi auguro che questo sia solo il primo di molti passi affinché altri Comuni della Marca trevigiana si uniscano in questo messaggio di memoria e riconoscenza. D’altronde, parliamo di una mozione che ha capacità di toccare le coscienze e che è fondamentale per il ricordo dei Caduti di Nassiriya affinché questo sia preservato anche per il futuro. La speranza, infatti, è quella che le nuove generazioni siano educate a rispettare chi si sacrifica per il bene del Paese».
L’ATTENTATO DI NASSIRIYA
Nel marzo 2003 Stati Uniti e Gran Bretagna condussero l’azione militare “IraqiFreedom” terminata poi nel maggio dello stesso anno. Concluso detto conflitto, il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite invitò tutti gli Stati a contribuire alla rinascita dell’Iraq, garantendo sicurezza al suo popolo e favorendone lo sviluppo economico. L’Italia prese parte alla suddetta operazione di peacekeeping con la missione “Nuova Babilonia”, che ha visto impegnati tra i 2.500 e i 3.000 soldati con il compito di “ garantire le condizioni di sicurezza e stabilità necessarie a consentire l’afflusso e la distribuzione degli aiuti umanitari e contribuire, con capacità specifiche, alla condotta delle attività di intervento più urgenti per il ripristino delle infrastrutture e dei servizi essenziali ”.
Nella mattina del 12 novembre 2003, però, a Nassiriya davanti alla base Maestrale della Multinational Specialized Unit italiana dell’Arma dei Carabinieri quattro terroristi legati ad Al Qaeda fecero esplodere un camion cisterna carico di esplosivo causando il decesso di 28 persone, tra le quali 19 italiani. Persero la vita il Sottotenente dei Carabinieri Giovanni Cavallaro, il Sottotenente Enzo Fregosi, il Sottotenente Filippo Merlino, il Sottotenente Alfonso Trincone, il Maresciallo Aiutante Massimiliano Bruno, il Maresciallo Aiutante Alfio Ragazzi, il Maresciallo Capo Daniele Ghione, il
Brigadiere Ivan Ghitti, il Brigadiere Giuseppe Coletta, il Vice Brigadiere Domenico Intravaia, l’Appuntato Andrea Filippa, l’Appuntato Horacio Majorana, e ancora, dell’Esercito Italiano il Capitano Massimo
Ficuciello, il Maresciallo Capo Silvio Olla, il Primo Caporal Maggiore Alessandro Carrisi, il Caporal Maggiore Capo Scelto Emanuele Ferraro, il Caporal Maggiore Pietro Petrucci e, infine, tra i civili il regista Stefano Rolla
e il cooperatore internazionale Marco Beci.
In seguito, il 18 novembre seguente, in occasione dei funerali di Stato per i 19 caduti italiani, fu dichiarato il lutto nazionale e nelle scuole di ogni ordine e grado si tenne un minuto di silenzio all’ora di inizio della celebrazione funebre e ogni edificio pubblico espose le bandiere a mezz’asta. Nei pressi della Basilica di San Paolo fuori le Mura a Roma, dove si svolgevano i funerali, si riunirono infine circa mezzo milione di persone per partecipare al dolore delle famiglie degli uomini caduti e dell’intera comunità nazionale.