Treviso, Belluno, Veneto

Servizio Civile Universale: un’opportunità per i giovani

BELLUNO/TREVISO - Il Servizio Civile Universale apre nuove porte per i giovani interessati a un’esperienza formativa unica. È stato pubblicato il bando di selezione per 62.549 operatori volontari, tra cui 1 posto disponibile presso l’Associazione Bellunesi nel Mondo (Abm). I candidati avranno tempo fino alle ore 14:00 del 18 febbraio 2025 per inviare la propria candidatura online.

Un progetto per una comunità educante
L’Abm partecipa al progetto “Condivisioni per una comunità educante”, inserito nel settore “educazione e promozione culturale, paesaggistica e ambientale, turismo sostenibile e sociale, e sport/educazione e promozione dei diritti del cittadino”. Il volontario selezionato avrà l’opportunità di lavorare in un ambiente dinamico e stimolante, contribuendo a iniziative che spaziano dalla promozione culturale alla valorizzazione del territorio.

Come partecipare al bando
La domanda di partecipazione deve essere compilata esclusivamente online, seguendo le istruzioni disponibili sul sito dell’Associazione Comuni della Marca Trevigiana, che gestisce i bandi di Servizio Civile anche per la provincia di Belluno.

Per chi necessita di assistenza, è disponibile uno sportello informativo online, attivo il martedì dalle 10:00 alle 11:00 e il giovedì dalle 15:00 alle 16:00. È inoltre possibile contattare l’Associazione Comuni della Marca Trevigiana al numero 0422.383338 per ulteriori informazioni.
Un’opportunità per crescere

Oscar De Bona, presidente dell’Associazione Bellunesi nel Mondo, sottolinea l’importanza di questa esperienza: «È una grande opportunità per una vera esperienza lavorativa in un ambiente dinamico come l’Abm, che spazia con strumenti innovativi come la webradio, il museo interattivo, la rivista Bellunesi nel Mondo, la biblioteca, il centro studi Aletheia e molto altro».

Perché scegliere il Servizio Civile Universale?
Il Servizio Civile Universale offre ai giovani l’opportunità di accrescere competenze personali e professionali, contribuire attivamente al miglioramento della società e scoprire nuove realtà culturali e lavorative. Con il progetto proposto dall’Abm, i partecipanti potranno vivere un’esperienza unica, immersi nella promozione della cultura bellunese e nel contesto di un’organizzazione riconosciuta per il suo impegno a livello locale e internazionale.
Venezia, Veneto

Jesolo, per il presepe di ghiaccio numeri senza precedenti

JESOLO (VE) - Si spengono le luci sul Presepe di ghiaccio. Domenica 12 gennaio si è chiusa ufficialmente la quarta edizione della manifestazione che ha contribuito ad animare anche quest’anno piazza I Maggio, nel centro storico di Jesolo. Tra il 7 dicembre e il 12 gennaio, la mostra di sculture di ghiaccio dedicate alla Natività e al periodo natalizio ha accolto quasi 70.000 visitatori, toccando il suo massimo storico in questo arco temporale e con picchi di accessi nelle giornate del 29 dicembre (4.192) e del 5 gennaio (4.999), mai visti in precedenza. Nelle sole ultime due giornate di apertura, sono state 4.463 le persone che hanno varcato la porta d’ingresso della tensostruttura. In attesa delle operazioni finali di conteggio, le proiezioni attualmente disponibili mostrano un corrispondente e sensibile incremento delle offerte da parte dei visitatori destinate a sostenere progetti benefici.

Crescono in maniera esponenziale anche i dati provenienti dal censimento dei passeggeri trasportati dal Winter Train e dal bus navetta elettrico. Nel periodo di attività del servizio, compreso fra il 7 dicembre e il 6 gennaio, i passeggeri complessivamente trasportati sono stati circa 7.700 equivalenti al 50% in più rispetto all’anno passato. Più nel dettaglio, il trenino natalizio ha trasportato 5.000 persone (+15%) e le navette elettrice 2.700 (+385%). Tutto ciò ha avuto come diretta conseguenza un aumento del numero di persone che hanno visitato la città e le sue attrazioni utilizzando tali servizi, lasciando l’auto parcheggiata per lungo tempo senza gravare sul traffico.

Resteranno ancora visitabili il Presepe di sassi, la creazione del cavalier Sergio Dalla Mora esposta in piazza Milano fino al 19 gennaio, e lo Jesolo Sand Nativity che continuerà ad accogliere visitatori fino al 9 febbraio.
“Quest’anno il Presepe di ghiaccio ha compiuto un balzo in avanti in termini di qualità artistica, accompagnato dall’organizzazione di eventi di intrattenimento, che hanno trovato riscontro estremamente positivo da parte del grande pubblico, il quale o inserisce ormai come tappa durante le sue visita in città – dichiara l’assessore al turismo Alberto Maschio-.

Tutto ciò ha comportato un ulteriore incremento rispetto al passato dei flussi in centro storico durante il periodo delle festività, certificando l’importanza del Presepe di ghiaccio quale volano per le attività e veicolo di promozione di Jesolo. Ce lo dicono i dati e ce lo confermano gli operatori. Siamo pronti a un nuovo e ulteriore passo in avanti con la prossima edizione”.
Cultura, Treviso, Conegliano

Festival del Barocco a Conegliano: quattro serate di musica e solidarietà

Il Lions club Conegliano è orgoglioso di annunciare il primo "Festival del Barocco a Conegliano", un ciclo di quattro concerti dedicati alla musica barocca, che si terranno in siti storici e artisticamente significativi della città. È volontà del Lions club Conegliano che questa manifestazione possa rientrare nella programmazione artistica annuale degli eventi coneglianesi, con l’intento di valorizzare il nostro territorio attraverso iniziative che hanno alla loro base la solidarietà.

Queste serate non solo offrono un'esperienza musicale di alto livello, ma anche l'opportunità di godere la bellezza di location uniche, rendendo ogni concerto un'esperienza esclusiva e intima. L'evento, ideato e coordinato dal mezzosoprano Elena De Simone, socia del club, vedrà la partecipazione di rinomati musicisti che eseguiranno brani di musica barocca, sia di repertorio che inediti in prima esecuzione nei tempi moderni, con l'obiettivo prioritario di raccogliere fondi a favore della LILT (Lega Italiana Lotta contro i Tumori) - Delegazione di Conegliano.

Programma del Festival:
• 24 Gennaio, Aula Magna Dama Castellana: concerto di inaugurazione con "Farinelli e il suo tempo", featuring Elena De Simone e l'Ensemble della Venice Chamber Orchestra.
• 28 Febbraio, Aula Magna Convento San Francesco: "Sofonisba e altre eroine" con musiche di C.W. Gluck e altri, interpretate da Elena De Simone e l'Ensemble Venetorchestra.
• 21 Marzo, Duomo Sala dei Battuti: "Il violino Barocco" con Giovanni Scarpa al violino e Antonio Pessetto al clavicembalo.
• 9 Maggio, Fr. Costa – Sala parrocchiale: "Alla corte francese: la musica di Maria Antonietta" con Anna Pasetti e Jessica Pettenà all'arpa.

Dettagli sull'acquisto dei biglietti: i biglietti saranno disponibili al costo di 15 euro a serata. Data la tipologia delle location, con capienza limitata da 70 a 100 posti, è preferibile la prenotazione, contattando Alfredo al numero 345 710 1281 o via email a eventi@lionsconegliano.org. I pagamenti potranno essere effettuati anche tramite bonifico bancario sul c/c del Lions club Conegliano (IBAN: IT68W 0890 46162 00090 00015511).

Questo evento è stato realizzato grazie al sostegno di Banca Prealpi SanBiagio, quale sponsor principale, e al generoso contributo di altri soggetti. Il Lions club Conegliano ringrazia tutti i partecipanti e i sostenitori che contribuiranno al successo di questa iniziativa benefica.

Invitiamo tutti gli appassionati di musica barocca a partecipare a queste serate di grande musica per una causa importante.
Treviso, Veneto

Villorba, è sorta la sede distaccata dell'ufficio di servizio sociale per minori del Veneto

È l’Ufficio con competenza regionale che si occupa di organizzare i percorsi rieducativi per i minori coinvolti in processi penali. Sarà la sede di riferimento per tutta la provincia di Treviso ed è la seconda sede distaccata veneta dopo quella di Padova. Sarà operativa a partire da febbraio all’ex Montfort di Carità, alcune ore la settimana. Il sindaco Francesco Soligo: “Opportunità da cogliere per dare ulteriore impulso ai progetti di contrasto al disagio minorile”.

VILLORBA (TV) - Il Comune di Villorba ospiterà a partire da febbraio una sede distaccata dell’Ufficio di Servizio Sociale per Minorenni (USSM) di Venezia. Una struttura territoriale del Ministero della Giustizia - Dipartimento Giustizia Minorile e di Comunità, che ha sede regionale al Palazzo per la Giustizia Minorile a Mestre. L’USSM si occupa di seguire sotto il profilo socioeducativo i minori sottoposti a procedimento penale, realizzando per loro dei programmi individuali di supporto comprensivi di percorso educativo, attività di volontariato a favore della comunità locale, percorsi di cura se necessari, realizzando incontri fra operatori sociali, famiglie e minori, nonché altri soggetti pubblici e privati, necessari per la realizzazione dei programmi rieducativi stessi.

A Villorba ci sarà la seconda sede distaccata dell’USSM del Veneto, dopo quella di Padova. Quella di Villorba, di fatto, sarà la sede di riferimento per tutto il trevigiano. L’amministrazione comunale ha messo a disposizione dell’USSM un locale nella sede dei “Servizi Sociali, Scolastici e Culturali’ in via della Libertà n. 4 a Carità di Villorba, all’interno dell’edificio “ex Montfort”. L’USSM sarà operativo in questa sede alcune ore la settimana, per svolgere le proprie attività a favore dei minori della provincia di Treviso garantendo ai cittadini maggiore accessibilità e vicinanza del servizio sociale.

“Ringraziamo l’USSM di Venezia per aver scelto Villorba per questa nuova sede distaccata, che sarà di sicuro un punto di riferimento per l’intera provincia – commenta con soddisfazione il sindaco Francesco Soligo – si tratta di un’importante struttura del nostro sistema giudiziario che avrà un ufficio operativo nel nostro comune, e di questo siamo davvero onorati. Si tratta inoltre di un’importante opportunità per dare ulteriore impulso ai progetti sociali a beneficio dei minori già realizzati dal nostro comune, in particolare ai progetti di prevenzione e di contrasto al disagio giovanile e alla povertà educativa”.

Gli Uffici di Servizio Sociale per i Minorenni (USSM), presenti in tutta Italia, forniscono assistenza ai minorenni autori di reato in ogni stato e grado del procedimento penale, e predispongono la raccolta di elementi conoscitivi per l’accertamento della personalità dei minorenni fornendo concrete ipotesi progettuali e concorrendo alle decisioni dell’Autorità giudiziaria. Gli USSM si attivano, su mandato dell’Autorità Giudiziaria Minorile, nel momento in cui, a seguito di denuncia, un minore entra nel circuito penale, e accompagnano il ragazzo lungo tutto il percorso penale.

L’intervento dell’USSM prosegue fino al 25° anno di età dei ragazzi per reati commessi da minorenni. Nei confronti dei minorenni sottoposti a provvedimenti penali, l’USSM svolge attività di sostegno e controllo in collaborazione con gli altri servizi della Giustizia Minorile, con gli Enti Locali e con le altre risorse del territorio; garantisce percorsi socioeducativi individualizzati nelle diverse fasi processuali; fornisce elementi di chiarificazione rispetto alla vicenda giudiziaria; promuove percorsi di responsabilizzazione.






Veneto

Veneto, protocollo d'intesa sui Poli per l'infanzia

VENEZIA - Con il nuovo anno prenderà corpo il Protocollo d'Intesa fra la Regione del Veneto, l'Ufficio Scolastico Regionale per il Veneto, l’A.N.C.I. Associazione Nazionale Comuni d'Italia Veneto e la F.I.S.M. Federazione Italiana Scuole Materne del Veneto sulla base del quale si darà vita ai “Poli per l’infanzia”, così da assicurare la continuità del percorso educativo dei piccoli, dal loro accesso ai servizi per la prima infanzia sino all'inizio della scuola primaria.

Comincia così a prendere forma quella parte della riforma del sistema integrato di educazione e di istruzione rivolta alle bambine ed ai bambini nei loro primi anni.

L'iter è cominciato nell'ambito del Tavolo paritetico di confronto regionale che ha lavorato per la stesura del testo di protocollo volto a far nascere i "Poli per l’infanzia" e grazie alla fattiva collaborazione tra i rappresentanti dei Comuni e delle scuole paritarie si è giunti al documento finale che definisce le modalità di gestione e i requisiti formali per la costituzione dei Poli.

Riassumendo si prevedono la formalizzazione di protocolli e accordi in cui siano definite responsabilità, funzioni e compiti di ciascun soggetto interessato; l'attuazione di un coordinamento pedagogico dedicato; la formalizzazione di un documento progettuale triennale, aggiornato annualmente, comprensivo di tutte le valenze organizzative, pedagogiche e didattiche che hanno ispirato la sperimentazione; l'attuazione di iniziative ed esperienze di continuità anche in relazione alla scuola primaria, uso flessibile dei materiali e realizzazione di servizi di miglioramento delle condizioni di accessibilità alle strutture facenti parte del polo; la definizione delle risorse professionali coinvolte; la gestione del patrimonio; l'individuazione e condivisione di spazi interni ed esterni in modo flessibile, anche in relazione alla sperimentazione di nuovi ambienti di apprendimento; la programmazione dei tempi di funzionamento dei servizi; la partecipazione dei genitori nei processi di programmazione e verifica delle attività svolte; il coinvolgimento attivo di altri operatori del territorio in una logica di rete e costruzione della comunità educante.

“Puntiamo – dice l’Assessore alle Politiche Sociali della Regione Veneto - al benessere delle bambine e dei bambini, che è il punto di partenza di ogni politica di settore, perchè saranno loro il futuro della nostra società. La contrazione delle nascite e le difficoltà nel tempo a garantire servizi diffusi – aggiunge Lanzarin – richiede come risposta una organizzazione forte, ed i Poli dell'infanzia potranno diventare i catalizzatori di competenze e di confronto fra educatori per individuare e fare quanto di meglio per accompagnare la crescita dei piccoli, nel cui ambito bisogna considerare il ruolo dei genitori e della famiglia in generale, perché l'educazione non può prescindere da una alleanza tra scuola e famiglia, basata sulla fiducia e su diritti e doveri reciproci, volti al bene dei piccoli e della società in generale”.

Per centrare gli obiettivi innanzi sintetizzati, il Protocollo definisce i ruoli e i compiti delle parti coinvolte secondo un dettagliato processo organizzativo:
- la Regione adotta gli atti di programmazione per lo sviluppo del sistema integrato di educazione e di istruzione dalla nascita fino ai sei anni, individuando le fonti relative alle risorse dedicate agli interventi e stabilendo i criteri e le modalità per la loro assegnazione agli Enti locali interessati, istituendo e aggiornando il Registro Regionale dei Poli per l’Infanzia;
- l’USR promuove l’identificazione del coordinatore pedagogico nelle scuole dell’infanzia statali, favorisce la realizzazione di percorsi formativi rivolti al personale scolastico interessato, fornisce alla Regione i dati relativi al numero delle scuole dell’infanzia statali e paritarie e degli alunni iscritti alle stesse, realizza campagne informative e in alcuni casi può esprimere un parere sul progetto pedagogico verticale del Polo;
- ANCI sostiene e promuove l’istituzione dei coordinamenti pedagogici territoriali e ne monitora l’istituzione e il funzionamento. Inoltre pone in essere idonee azioni informative e di pubblicizzazione per favorire la massima diffusione e condivisione del Protocollo e dei principi in esso contenuti tra i comuni, i soggetti gestori dei servizi, le famiglie e le comunità;
- i Comuni accolgono le istanze presentate dagli enti e valutano la completezza della domanda;
- la FISM promuove la formazione professionale e l'aggiornamento del personale impegnato nel sistema di educazione e istruzione dalla nascita fino a sei anni.

Cultura, Venezia, Belluno

Feltre, la mostra "Etruschi del Novecento" alla Galleria d'arte Rizzarda

FELTRE (BL) - Il Mart, Museo di Arte Moderna e Contemporanea di Trento e Rovereto e la Fondazione Luigi Rovati di Milano hanno organizzato un'importante mostra dedicata alla fortuna che ebbe nel Novecento la riscoperta dell'antico popolo degli Etruschi dal titolo Etruschi del Novecento, inaugurata lo scorso 6 dicembre.

Il progetto espositivo si concentra sulla ricezione e l'interpretazione che gli artisti hanno elaborato della civiltà etrusca nel corso del Novecento, a partire dal “mito etrusco” di inizio secolo, fino agli ultimi decenni, a dimostrazione di un fascino multiforme e imperituro. Ampio spazio è stato dedicato al periodo compreso tra le due guerre mondiali che fu riconosciuto dagli stessi archeologi come una “rinascenza etrusca”, fatta di clamorosi ritrovamenti, come quello dell'Apollo di Veio nel 1916 e di convegni, ma anche di una rinnovata sensibilità da parte degli artisti per le civiltà arcaiche. 

Nel secondo dopoguerra, eventi di grande richiamo come la mostra tenutasi a Milano nel 1955, hanno riportato l'attenzione sull'arte e la civiltà etrusca e stimolato nelle arti nuove riflessioni e interpretazioni.

Non sono mancate tra gli anni Ottanta e Novanta ulteriori letture della civiltà etrusca in chiave Pop e Postmoderna. Privilegiando il panorama dell'arte italiana, la mostra tiene in considerazione anche l'ampia eco internazionale recepita da artisti del calibro di Alberto Giacometti, Henry Moore e Pablo Picasso. L'esposizione curata da Lucia Mannini, Anna Mazzanti, Giulio Paolucci e Alessandra Tiddia, si è avvalsa del contributo non solo di studiosi di arte contemporanea che hanno approfondito con ricerche specifiche la relazione con la cultura etrusca, ma anche di qualificati archeologi.

L'evento espositivo prevede due tappe: al Mart di Trento e Rovereto, dal 6 dicembre 2024 al 16 marzo 2025, e alla Fondazione Rovati di Milano da aprile 2025. La Galleria d'arte moderna Carlo Rizzarda di Feltre ha contribuito all'evento con il prestito della scultura in bronzo di Libero Andreotti (Pescia 1875 - Firenze 1933), Modella che fugge.

A presentare la mostra nella struttura espositiva feltrina il 16 gennaio 2025, sarà una dei curatori, Alessandra Tiddia, nell'ambito del ciclo Conversazioni in Museo. La studiosa, specializzata in Storia dell'arte contemporanea, con una larga esperienza nell'organizzazione di mostre incentrate prevalentemente sulla cultura figurativa della fine del XIX secolo, segue progetti espositivi e di ricerca legati ai temi della Modernità fra 800 e 900.    
Cultura, Treviso, Conegliano

Successo per le mostre “Il sacro” e “Cercare l'infinito”, in primavera la seconda edizione

SANTA LUCIA DI PIAVE (TV) - È stato un vero e proprio successo di critica e spettatori quello andato in scena da ottobre ad oggi a Palazzo Ancilotto di Santa Lucia di Piave grazie alle mostre d’arte “Il Sacro”, dedicata alle opere del Beato Claudio, e “Cercare l’Infinito” con le creazioni pittoriche della celebre artista santalucese Luciana Vettorel Ghidini. A chiudere in bellezza le due esposizioni – organizzate in occasione dei 30 anni dalla beatificazione di Frà Claudio Granzotto dalla “Associazione Riccardo Granzotto scultore, ora Beato Claudio” in collaborazione con il Comune di Santa Lucia di Piave e la locale Parrocchia - il Concerto dei Cantori di Sottoselva ed il reading di poesia a cura di Roberto Gerometta e Marilena Zanetti ai quali hanno partecipato 80 persone tanto da raggiungere presto il limite massimo di posti disponibili in sala e costringere così gli organizzatori a chiudere le prenotazioni in anticipo.

Nel corso degli ultimi mesi, invece, le sale espositive curate dalla storica dell’arte Lorena Gava hanno accolto oltre 1.000 visitatori, un risultato significativo per una prima edizione che testimonia l’interesse crescente del pubblico verso l’arte e la cultura. Ma l’Associazione non si ferma qui visto che è già in programma per la prossima primavera una seconda parte dell’iniziativa culturale dedicata al Beato Claudio che presenterà una selezione di suoi gessi quali opere incentrate sul tema del classico tipico degli studi accademici. Inoltre, nell’occasione sarà allestita anche una sezione dedicata agli allievi di Granzotto, artisti cresciuti nella Marca che hanno saputo reinterpretare il suo insegnamento con uno sguardo contemporaneo.

«Il successo di queste importanti esposizioni dimostra quanto l’arte possa avvicinare le persone e stimolare riflessioni profonde. Siamo quindi orgogliosi di aver creato un momento culturale così profondo e toccante per tutta la comunità di Santa Lucia di Piave e non solo – commenta la Presidente dell’Associazione, Sonia Tadiotto – In particolare, vedere il pubblico così partecipe sia durante tutto l’evento che alla sua chiusura è stato davvero emozionante e ci ha ripagato delle tante energie investite nell’organizzazione. Tutto questo ci sprona a continuare su questa strada, ampliando e arricchendo la proposta in vista della prossima edizione in modo da dare al Beato Claudio la visibilità ed il riconoscimento che merita».

«Santa Lucia di Piave si conferma una comunità viva e attenta nella quale l’arte e la cultura continuano ad esserne il cuore pulsante. Il risultato di questa prima esposizione è un grande traguardo, ma anche un punto di partenza per ulteriori future iniziative – sottolinea invece il Sindaco di Santa Lucia di Piave, Fiorenzo Fantinel – La seconda parte della mostra, con il focus sugli studi accademici del Beato Claudio e sugli allievi che si sono formati nella nostra terra, sarà infatti un’opportunità unica per continuare a valorizzare il nostro patrimonio culturale. Ringrazio perciò tutti coloro che hanno contribuito al successo di questa manifestazione, in particolare a tutto lo staff della “Associazione Riccardo Granzotto scultore, ora Beato Claudio” senza il quale tutto ciò non sarebbe stato realizzato».

«Come Comune stiamo poi anche pensando ad una Biennale d’arte dedicata alla scultura. Prima di tutto dobbiamo però trovare un accordo definitivo con le autorità dell’Accademia di Belle Arti di Venezia, di cui anche Claudio Granzotto ha fatto parte, per organizzare un evento che coinvolga giovani artisti talentuosi – conclude il primo cittadino santalucese - Un’idea ambiziosa che vorremmo si concretizzasse già prima della prossima estate e proprio per questo siamo già al lavoro per ottenere dei contributi regionali, anche perché disponiamo di spazi sia al chiuso che all’aperto utili anche per coinvolgere le scuole del territorio».

Veneto, Turismo

GAL Baldo-Lessinia, 25 nuove aziende prendono vita sul terrritorio

VERONA - Fare impresa al giorno d’oggi , specie in un contesto rurale, non è semplice. Il GAL Baldo-Lessinia , da anni, si impegna per far sì che anche in queste aree più periferiche , possa svilupparsi un tessuto micro imprenditoriale prezioso per la sostenibilità e il futuro delle comunità locali.

Con l’approvazione del Decreto di finanziabilità n. 354 del 18 dicembre 2024 , pubblicato sul BURV n. 168 del 27 dicembre 2024, ben 25 nuove realtà d’impresa sono pronte a operare grazie proprio al GAL. Il bando ISL02 – Avviamento di attività extra-agricole , attivato con Delibera del Consiglio di Amministrazione presieduto da Ermanno Anselmi n. 35 del 20 giugno 2024, ha offerto un contributo forfettario di 12.000 euro per ciascun progetto ammesso, sostenendo sia persone fisiche che microimprese costituite ex novo o da meno di sei mesi alla data di presentazione della domanda .

« Questo intervento mirava a favorire lo sviluppo di attività extra-agricole in aree rurali , contribuendo non solo a creare nuove opportunità lavorative ma anche a contrastare lo spopolamento delle zone montane » spiega Anselmi. Delle 39 domande presentate , 33 sono state considerate ammissibili dopo un’attenta istruttoria, e infine 25 progetti sono stati finanziati. Le attività selezionate spaziano in diversi settori, dalla ristorazione ai servizi turistici, dall’artigianato locale alle nuove imprese orientate all’innovazione e alla sostenibilità .

L’intero processo è stato supervisionato dalla Commissione GAL-AVEPA , che ha validato la graduatoria finale delle domande ammissibili e, appunto, finanziabili. « Il GAL si conferma ancora una volta come un attore strategico nello sviluppo delle aree rurali veronesi. - prosegue il presidente Ermanno Anselmi - Con il supporto dei fondi europei e grazie a una visione chiara e condivisa con le comunità locali, il gruppo di azione locale , che lo scorso anno ha festeggiato 30 anni di attività, continua a promuovere iniziative capaci di stimolare l’economia , valorizzare le risorse del territorio e migliorare la qualità della vita dei suoi abitanti».

Questo successo si inserisce nell’ambito del Piano di Sviluppo Locale “F.U.T.U.R.A.” 2023-2027 , che ha già visto l’attivazione di altri bandi significativi, come l’ISL03 (con scadenza prorogata al 13 febbraio 2025 e con una dotazione aumentata di 380mila euro, che fa salire le risorse disponibili a 1,9 milioni di euro visto il grande interesse dimostrato dai potenziali beneficiari), e prevede ulteriori interventi nel 2025 per sostenere nuovi investimenti, migliorare i servizi e incentivare la cooperazione tra imprese locali.

«Queste 25 nuove aziende finanziate rappresentano una concreta speranza per il futuro del territorio , portando innovazione, servizi e posti di lavoro. Ogni nuova impresa contribuirà a creare un indotto positivo , rafforzando la rete economica locale e offrendo nuove prospettive ai giovani imprenditori delle aree periferiche» conclude Anselmi.
Cultura, Veneto

“Paesaggio è comunità” . Inizia con nuovi eventi l’anno del MuCE

Il MuCE – Museo Diffuso dei Colli Euganei riparte con rinnovata energia in questi primi giorni del 2025. Il tema di questo gennaio sarà “Paesaggio è comunità” e sarà declinato in numerosi eventi che uniranno natura e cultura insieme, secondo una tradizione ormai consolidata nel 2024.

“I Cieli di Lucio”: una mostra sul paesaggio e sulla natura in dialogo con l’esposizione permanente
Consolidando l’esperienza sinora fatta, si è scelto di proporre “I Cieli di Lucio”, un’esposizione di opere d’arte ispirate al paesaggio collinare ed euganeo in dialogo con i profumi, gli elementi tattili e sonori del paesaggio dei Colli Euganei presenti nell’esposizione permanente.

Sarà così un modo unico di entrare dentro il dipinto e vedere con i nostri occhi il paesaggio dei Colli tra boschi, campi coltivati, giardini, laghetti e corsi d’acqua esplorando le emozioni dell’artista e seguendo i suoi sogni e le sue ispirazioni.

L’artista sarà Lucio Lea, pittore della luce e della poesia, nato il 13 settembre 1939 a Padova, dove vive ed opera: iniziò a dipingere intorno al 1968 frequentando lo studio del maestro padovano Aicardo Mincato. Dal 1970 frequentò l'Accademia Centri Didattici di Padova e Venezia sotto la guida del maestro Mariano Missaglia di Venezia e frequentò la Scuola di nudo "E. Tito" della stessa città. Dal 1971 espose in numerose mostre collettive e personali ottenendo lusinghieri successi e numerosi premi. Sue opere si trovano presso gallerie private e pubbliche quali quelle del Comune di Rubano (Padova) e presso il Museo di Abano Terme (Padova).

A caratterizzare le sue opere sono pennellate morbide e limpide, che delineano splendidi paesaggi ariosi, descritti nelle diverse stagioni dell’anno e della vita, ispirati ai luoghi da lui vissuti. Alcuni suoi dipinti sono legati ad emozioni ricevute, passeggiando all'interno del giardino della Villa Giusti, dove abitò, nella torre medioevale, dal marzo 1946 al dicembre 1960. Per le sue opere, oltre alla natura, si ispira a dei versi dei poeti famosi del diciannovesimo secolo come Giacomo Leopardi ed Alessandro Manzoni, in un connubio costante tra arte e poesia.

Per rivivere le esperienze dell’artista, vivendo l’arte insieme, sono stati pensati tre eventi: un primo momento sarà l’inaugurazione stessa, il 10 gennaio alle ore 17:30 dove il maestro Lea accompagnerà in visita all’esposizione.

Un secondo momento sarà dedicato alla relazione tra l’esposizione e il Museo dei Colli Euganei, con un aperitivo dedicato ai sapori dei Colli, il 19 gennaio al pomeriggio, su prenotazione.

Per gli appassionati d’arte partirà anche il 24 gennaio un corso di 4 incontri (24, 31 gennaio, 7, 14 febbraio), che si terrà i venerdì pomeriggio dalle ore 17:30 alle ore 19:15, dedicato ai “Cieli d’artista”.

Le iniziative d’arte sono promosse dall’associazione ArtEuganea.Net (per info e prenotazioni: Giovanna Rango +39 333 652 5241).

La rassegna teatrale “Teatro per ridere”: per riscoprire le tradizioni popolari e lo stare insieme.

Domenica 12 gennaio inizia la 9^ edizione di Teatro per ragazzi e A Teatro per Ridere. Anche in questa edizione sarà dato spazio al teatro dedicato ai ragazzi con due spettacoli, domenica 12 e 26 gennaio alle ore 15.30.

Questi spettacoli, pensati insieme al Comune di Galzignano Terme per bambini e ragazzi, saranno ad accesso libero e gratuito, mentre le edizioni per adulti a seguire saranno a pagamento.

La Rassegna di Teatro dialettale per adulti si svolgerà nei giorni di sabato 25 gennaio, 8 e 22 febbraio e 1 marzo alle ore 21. Saranno 4 commedie brillantissime e divertenti, presentate da importanti compagnie teatrali del Veneto. Per info e prenotazioni: Associazione Le Acque Mosse, tel. 375.7375378.

E il 18 gennaio alle 21:00 e il 19 gennaio alle 17:00 sarà invece il momento di uno spettacolo amatoriale che rappresenta il cuore stesso della comunità di Galzignano Terme: “Chi non muore… si rivede!”, a cura della Parrocchia di Santa Maria Assunta e del Gruppo Genitori, in occasione della Festa del Centro Parrocchiale dedicato a San Giovanni Bosco (per info: info@museodeicollieuganei.it ).

E per i ragazzi …ha inizio un nuovo corso di fumetti perché riscrivano il paesaggio del futuro con i fumetti!

Questo corso vuole portare i ragazzi a costruire racconti che li rendano protagonisti e li aiutino a trovare attraverso l’arte e lo stare insieme un nuovo posto nel mondo: il corso è a cura di Francesca Coppo e dell’associazione ArtEuganea.Net e sarà di 10 lezioni che si terranno i giovedì pomeriggio a partire dal 23 gennaio dalle ore 16:30 alle ore 18:00. E’ rivolto a ragazzi e ragazze di età compresa dai 9 ai 15 anni. Per info e prenotazioni: Giovanna Rango +39 333 652 5241.

“Abbiamo scelto di iniziare l’anno unendo paesaggio a comunità, i due temi che caratterizzano le attività del MuCE e del Comune di Galzignano Terme. Tutti gli eventi sono stati proposti e costruiti con associazioni del territorio dei Colli che mostrano quanto vivace e importante sia il Terzo Settore nel contesto rurale dei Colli Euganei – afferma il sindaco di Galzignano Terme, Riccardo Masin.

“ L’anno è iniziato lavorando sul bello che è attorno a noi e nella nostra storia. Ora il clima freddo ci porta a vivere gli spazi chiusi del MuCE - Museo Diffuso, ma sempre con uno sguardo inedito verso l’esterno, che torneremo ad esplorare con percorsi nuovi in primavera. Interno ed esterno sono parte dello stesso racconto, ma può divenire anche fumetto, dedicato al paesaggio dei Colli Euganei e alle persone che lo vivono e a quelle che lo ammirano” – dice Valeria Lunardi, assessore alla Cultura di Galzignano Terme.
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Ultimo aggiornamento: 13/01/2025 22:28