Conegliano

Isidoro Rebuli confermato alla guida della Strada del Conegliano Valdobbiadene

CONEGLIANO/VALDOBBIADENE (TV) - Isidoro Rebuli è stato riconfermato alla presidenza della Strada del Conegliano Valdobbiadene. Il nuovo Consiglio di Amministrazione, eletto da pochi giorni, lo ha nominato all’unanimità a rappresentare gli oltre 230 soci della Strada del Vino più antica d’Italia che si snoda in un territorio unico, riconosciuto Patrimonio dell’Umanità Unesco.

“Sono entrati nel cda diversi giovani - afferma Rebuli - che sapranno dare nuova linfa all’associazione. Desideriamo infatti imprimere una spinta propulsiva alla nostra attività, richiamandoci per converso ai valori che hanno ispirato i fondatori. Per questo, e per venire incontro alle crescenti esigenze dell’enoturista, che ricerca sempre più la storia e le tradizioni, ci siamo posti l’obiettivo di riaprire le storiche Botteghe del Vino riproponendole attraverso un nuovo format e un nuovo nome: Botteghe del Gusto, luoghi che parleranno delle nostre produzioni locali arricchendo di sfumature l’offerta enogastronomica”.

Nel 1966, all’apertura di quella che era denominata Strada del Vino Bianco, le Botteghe del Vino erano una quindicina e si trovavano lungo l’arteria che da Valdobbiadene portava a Conegliano. Si trattava di punti di ristoro, e di riferimento, per i turisti che avevano la possibilità di degustare e di acquistare i vini locali, nelle diverse tipologie, dai più freschi e fruttati ai più complessi e strutturati. I gestori delle Botteghe, storyteller ante litteram, sapevano raccontare la storia e le tecniche di produzione collegandosi alle antiche tradizioni vitivinicole del territorio.

Di quelle botteghe restano solo pochi esempi e qualche insegna.

Già nella prossima riunione, promette Isidoro Rebuli, il consiglio di amministrazione affronterà il tema del rilancio sviluppando un piano d’azione. Lo scopo è quello di ripristinare l’antica, e apprezzatissima, iniziativa che sapeva rivolgersi direttamente al consumatore a partire da un bicchiere di buon vino: “Una bottiglia - spiega il presidente della Strada - contiene la storia nella nostra terra, è emblema di un territorio e testimonial di un’eredità incomparabile, frutto di antichi saperi e di tradizioni consolidate. Oltre ai ristoranti potranno fregiarsi del titolo di Bottega del Gusto anche agriturismi e cantine, ma solo aderendo ad uno specifico disciplinare al quale stiamo già lavorando, che individuerà precisi requisiti di qualità ai quali sarà obbligatorio attenersi. La Strada se ne farà garante”.

Insomma la Strada del Conegliano Valdobbiadene certificherà le Botteghe, che torneranno ad essere un presidio dell’eccellenza enologica locale. Il progetto prevede un piano di comunicazione per far conoscere e valorizzare le proposte che intrecciano anche la parte gastronomica, molto apprezzata, e rappresentata dalle Botteghe del Gusto, dove sono disponibili formaggi, salumi, olio, miele e quant’altro sappia si traduca in genuinità e tipicità: “In questo modo - aggiunge Isidoro Rebuli - alzeremo ulteriormente il livello qualitativo. Allo stesso tempo recupereremo un frammento importante della storia della Strada del Conegliano Valdobbiadene”.

Il presidente Rebuli sarà affiancato dalla Vicepresidente Cinzia Sommariva (Consorzio Tutela Vino Conegliano Valdobbiadene Prosecco Docg) e da 11 Consiglieri: Enrico Bortolomiol (Ciodet Spumanti), Edoardo Buso (Soc. Agr. Guia), Maurizio Favrel (Az. Agr. Malibràn), Emanuele Follador (Az. Agr. La Casa Vecchia), Marco Gatto (Soc Agr. Campion), Marco Miotto (Comune di Valdobbiadene), Ivan Panizza (Comune di Conegliano), Stefano Pola (Az. Agr. Andreola), Luca Ricci (Comune di Pieve di Soligo), Luigi Stramare Bortolomiol (Gemin Spumanti) e Pierina Vibbani (Onda Verde Viaggi). Il nuovo Collegio dei Sindaci Revisori è invece composto da Giuseppe Anselmi, Fabio Curto e Laura Stefani.



Conegliano

Conegliano, la proposta "un albero ogni nuovo nato" 

CONEGLIANO (TV) – Nelle ultime ore il Circolo di Fratelli d’Italia Conegliano ha deciso di lanciare una proposta concreta e simbolica per coniugare attenzione ambientale, identità territoriale e politiche per la natalità: piantare una essenza arborea per ogni nuovo nato nella Zona artigianale di Campidui, al “Parco della Vita” .

A presentare l’iniziativa è Ezio Da Re, Coordinatore del Circolo meloniano locale : « Riteniamo doveroso valorizzare le nascite non solo come dato demografico, ma anche come segnale di fiducia nel futuro e nelle nuove generazioni . Piantare un albero per ogni nuovo bambino significa mettere radici, rafforzare il legame con il territorio e investire in un ambiente più verde e vivibile – afferma Da Re - Un gesto concreto e simbolico, oltre che “ green ”, che abbiamo visto già realizzato con successo da tanti altri Comuni della Marca trevigiana. È un modello positivo che vogliamo importare anche a Conegliano ».

Da Re sottolinea inoltre l’importanza di scegliere per l’iniziativa una zona come quella artigianale di Campidui « che ha bisogno di maggiore valorizzazione e rigenerazione, anche sotto il profilo del decoro urbano e della sostenibilità ». Il Circolo di FDI chiederà dunque all’Amministrazione di Conegliano, formalmente attraverso gli esponenti del Consiglio comunale, di valutare fin da subito la fattibilità del progetto da realizzarsi magari in collaborazione con le associazioni del territorio. « Con piccoli gesti si costruisce una grande visione. Vogliamo infatti una Conegliano che crede nei suoi figli e nella cura del suo ambiente » conclude Ezio Da Re.
Cultura, Treviso

Grande successo per il Festival "Il Grappa sopra le nuvole"

ASOLO (TV) – Si è conclusa con grande partecipazione la prima edizione de “Il Grappa sopra le nuvole” - il Festival diffuso organizzato da IPA Terre di Asolo e Monte Grappa nella Riserva della Biosfera Monte Grappa riconosciuta dall’UNESCO - che nello scorso weekend ha portato diverse centinaia di persone a vivere esperienze tra natura, cultura ed enogastronomia in alcuni dei luoghi più suggestivi della montagna veneta.

Un’edizione che, nonostante il maltempo , ha confermato il valore del progetto e le potenzialità del territorio. L’allerta meteo ha difatti imposto, in via precauzionale - per garantire la sicurezza di partecipanti e volontari - l’annullamento di tutte le attività previste per la giornata di domenica, compreso il concerto corale al tramonto al Sacrario di Cima Grappa. Nella serata di venerdì, invece, a causa delle condizioni meteo incerte il Festival “La Giusta Distanza” del Teatro del Pane aveva spostato gli incontri con l’autore e lo spettacolo di Marco Paolini all’interno dell’Auditorium di Cavaso del Tomba. Una soluzione che ha comunque permesso di vivere un momento di intensa cultura e informazione.

Quella di sabato è stata invece la giornata più fortunata e vissuta grazie. Workshop, degustazioni, escursioni, mostre e concerti hanno infatti animato il Monte Grappa, e le sue innumerevoli malghe (come Piz, Archeson, Alpe Madre e Val dee Foje), coinvolgendo un pubblico ampio e variegato, tra cui moltissimi Alpini da tutta la regione, attirato dalla qualità delle proposte e dalla bellezza del contesto del massiccio del Grappa. Un segnale forte che testimonia l’interesse crescente verso un modello di fruizione culturale e naturalistica diffusa , sostenibile e consapevole per un turismo sempre più “esperienziale”. «
“Il Grappa sopra le nuvole” non è stato semplicemente un “evento”, ma piuttosto un laboratorio collettivo all’aperto nella natura che ha coinvolto territori, Amministrazioni, realtà culturali ed eccellenze produttive in un progetto condiviso tra il territorio trevigiano, vicentino e bellunese - commenta Claudio Sartor, Presidente di IPA Terre di Asolo e Monte Grappa - La risposta del pubblico è stata straordinaria e anche le difficoltà dovute al maltempo non hanno oscurato la bellezza e la profondità delle esperienze vissute. Come IPA non possiamo quindi che essere orgogliosi di quanto costruito finora».

«Centinaia di persone hanno partecipato con entusiasmo, segno che la direzione intrapresa è quella giusta. Nonostante i problemi logistico-organizzativi legati al meteo il Festival, che gode anche del patrocinio del Senato della Repubblica per il quale ringraziamo il Sen. Luca De Carlo , il tutto ha dunque funzionato e ha dimostrato quanto il Grappa possa essere un motore di relazioni, creatività e consapevolezza ambientale. L’obiettivo è ora quello di riproporre l’iniziativa anche in futuro, magari facendolo diventare un evento fisso nel calendario dell’estate sul Grappa» dichiara invece il Vicepresidente di IPA Simone Rech.

L’edizione 2025 del festival “Il Grappa sopra le Nuvole” ha il contributo di Banca delle Terre Venete, Gruppo Ascopiave e Consorzio Prealpi e Dolomiti. L’iniziativa è realizzata in collaborazione e con il contributo della Camera di Commercio di Treviso e Belluno. Con il patrocinio di: Senato della Repubblica, Regione del Veneto, Provincia di Treviso, Provincia di Vicenza, Provincia di Belluno, Unione Montana del Bassanese, Unione Montana del Grappa, Unione Montana Feltrina, Teatro del Pane, Consorzio Dolomiti Prealpi, Consorzio Vivere il Grappa, Consorzio Vini Asolo Montello, Strada del Vino Asolo e Montello, A.PRO.LA.V.
Cultura, Pordenone

Torna l'attesissimo Concorso Internazionale “Piccolo Violino Magico”

SAN VITO AL TAGLIAMENTO (PN) - Sono ben 27 i violinisti fino ai 13 anni che a luglio arrivano a San Vito al Tagliamento (PN) per prendere parte alla nona edizione del Piccolo Violino Magico, concorso internazionalmente riconosciuto come assoluto riferimento per giovanissimi talenti dell’archetto.
La nona edizione è in programma da lunedì 7 a domenica 13 luglio.

Ai 18 candidati ufficiali già selezionati, infatti, si aggiungono altri 9 giovani interpreti che vengono accolti alla live selection: 4 di loro, dopo l’audizione che terranno a San Vito, andranno a completare la lista dei finalisti del Concorso. Saranno comunque invitati tutti e 9 a rimanere per seguire il concorso e potranno partecipare liberamente ai masterclass con illustri formatori.

Il Concorso
Ideato dal grande violinista Pavel Vernikov – oggi capostipite della scuola russa – che ne presiede la Giuria, e realizzato dall’Accademia d’archi Arrigoni sotto la guida del direttore artistico Domenico Mason anche segretario organizzativo del Concorso, il Piccolo Violino Magico costituisce un importante trampolino di lancio per la carriera dei giovani violinisti e li accoglie in un contesto professionalmente stimolante ed eticamente rigoroso.

Senza alcun vincolo di provenienza e nazionalità, il Piccolo Violino Magico ospita anche quest’anno ragazzi provenienti da tutto il mondo: Italia e altri paesi europei (Svizzera, Francia, Belgio, Germania, Serbia, Polonia, Norvegia, Ucraina, Moldavia, Regno Unito) ma anche Cina, Corea del Sud, Australia, Canada, Giappone e Singapore.

Nell’ambito delle giornate sanvitesi, quindi, i giovani musicisti possono conoscersi e confrontarsi, esibire il loro talento davanti a un grande pubblico, suonare insieme a diverse orchestre molto preparate e di livello professionale.

I premi messi in palio, inoltre, rappresentano per loro i mezzi economici e strutturali per migliorare il percorso formativo e artistico. I riconoscimenti, infatti, mirano soprattutto alla crescita musicale e artistica dei ragazzi: il primo classificato riceve una scholarship del valore di 5.000 euro e un pregiato violino del liutaio Fabio Piagentini di Lucca; agli altri premiati vanno ulteriori borse di studio e alcuni premi speciali, nonché la possibilità di esibirsi con solisti e orchestre di fama in diversi concerti della Stagione 2025-2026 dell’Accademia d’archi Arrigoni e altri appuntamenti musicali in regione durante tutto l’anno.

La Giuria
La Giuria, presieduta da Pavel Vernikov, vede al suo fianco Domenico Mason e altri didatti e concertisti di fama internazionale: Damiano Cottalasso, coordinatore artistico della Filarmonica della Scala e stretto collaboratore di Riccardo Chailly, direttore musicale del Teatro alla Scala; Giancarlo Guarino – anche sul podio con i ragazzi – direttore dell’orchestra da camera di Trento “Ensemble Zandonai”, che intreccia all’intensa attività concertistica (come pianista e violinista) quella di direttore d’orchestra, in ambito sinfonico e operistico; So-Ock Kim, violinista coreana che si è esibita insieme alle orchestre e ai direttori più prestigiosi, docente di violino alla Royal Academy of Music di Londra e coordinatrice artistica della Beare's International Violin Society; Jens Lohmann, docente al Conservatorio e alla Hochschule der Künste di Zurigo, direttore artistico del Festival Herbst in der Helferei; Alberto Martini, direttore artistico de I Virtuosi Italiani, dall’intensa attività concertistica e dalla ricchissima discografia (oltre 60 CD registrati per le etichette più prestigiose), docente di volino al Conservatorio di Brescia; Yury Revich, violinista e compositore austriaco, già vincitore dell'ECHO Klassik Award e dell'International Classical Music Award, la cui incisione dei Concerti di Saint-Georges è stata inserita nella classifica Billboard Classical TOP 100 2021 degli Stati Uniti; Dmitry Smirnov, straordinario violinista all’apice della carriera, apprezzato per "la personalità artistica esuberante e il suono meraviglioso", che ha affiancato da solista le orchestre più prestigiose e già ospite della Stagione di San Vito Musica dieci anni or sono, per una memorabile interpretazione del Concerto funebre di Hartmann.

Le selezioni
Come ogni anno, il Concorso prevede più fasi di selezione – nell’ambito delle quali i candidati si cimentano in un repertorio d’obbligo, con impegnativi brani dai repertori più diversi – che confluiscono in due round e nella finale.

Dalle più classiche pagine per violino e orchestra (Tartini, Vivaldi…), fino ai più recenti de Sarasate o Wieniawski, per citarne alcuni; dai concerti di Mozart fino alla composizione contemporanea su commissione che ogni anno un autore dedica al concorso (quest’anno Yury Revich); dai virtuosismi dei Moto Perpetuo alle pietre miliari del violinismo di Mendelssohn, Paganini, Saint-Saëns, Bruch e altri capolavori.

Nel corso dei round, i giovani violinisti sono affiancati dall’Accademia d’archi Arrigoni, diretta per l’occasione da Giancarlo Guarino. Si tratta dell’unico concorso al mondo che mette a disposizione per tutte le sezioni una compagine completa: per ragazzi così giovani è un’occasione di grande maturazione e un’opportunità di mettersi alla prova e suonare sempre in un ambito d’ascolto complesso.

Domenica 6 e lunedì 7 luglio, presso l’Auditorium Comunale, i candidati affrontano le prove preliminari; la giornata del 7 luglio si chiude, alle 20.30, con la presentazione ufficiale dei candidati e della Giuria. A seguire un intervento musicale di pregio (il primo di una lunga serie che costella la competizione) vede protagonisti il violinista Dmitry Smirnov - uno dei giurati, violinista russo tra i più quotati a livello internazionale che fu ospite della rassegna San Vito Musica nel 2015 con una memorabile interpretazione del Concerto Funebre di Hartmann); Ryu Hyunsuk (vincitore dell’edizione 2024 del Piccolo Violino Magico) e il pianista Ferdinando Mussutto.

Martedì 8 e mercoledì 9 luglio ha luogo il 1° round, che si conclude con la proclamazione dei semifinalisti. Venerdì 11 luglio è la volta del 2° round, quello delle semifinali, volte alla proclamazione dei finalisti.

La mattina di sabato 12 luglio, presso la ex Scuola Media (oggi succursale delle Filandiere), i concorrenti non ammessi alla finale partecipano alla masterclass tenuta dai membri della Giuria.

Domenica 13 luglio, alle 16.30, sempre all’Auditorium Comunale, la finale del Concorso, vede esibirsi i quattro finalisti con la FVG Orchestra, complesso sinfonico diretto sempre dal M° Guarino.

Anche quest’anno il concorso viene trasmesso in streaming – per decine di migliaia di visualizzazioni – dalla rete web “The Violin Channel” di New York. Si rinnova così un’alleanza di prestigio, poiché il canale è un assoluto riferimento mondiale per gli strumentisti ad arco (e non soltanto) ed è una fucina di informazioni, recensioni, novità che mantiene in contatto una vastissima rete di artisti, direttori, orchestre, management,…

I concerti a corollario, le anteprime, gli eventi collaterali
Ad arricchire l’offerta culturale del Piccolo Violino Magico è, ancora una volta, un articolato calendario di eventi, non soltanto performativi, che anticipano e accompagnano l’arrivo dei ragazzi, coinvolgendo la cittadinanza, il pubblico e i turisti.

Dense di appuntamenti anche le giornate delle selezioni. Martedì 8 luglio, alle 21.00, il Piccolo Violino Magico si sposta alla Sala Seghizzi di Gorizia per il concerto che vede protagonisti Ryu Hyunsuk (violino) e Ferdinando Mussutto (pianoforte); l’evento, inserito in GO! 2025, fa parte della programmazione di quella recente virtuosa rete dal nome Quinta Giusta, che vede collaborare i cinque concorsi internazionali della regione che insieme organizzano concerti e stagioni su tutto il territorio.

Giovedì 10 luglio, con partenza alle 18.00 da Piazza del Popolo, ha luogo la consueta visita guidata musicale alle bellezze di San Vito, appuntamento particolarmente atteso dal pubblico e dai turisti. Condotta dal grande esperto del territorio e figura vitale della cultura sanvitese

Angelo Battel e da Alessio Screm, musicologo e critico musicale, la passeggiata prevede alcune “stazioni” particolarmente interessanti da un punto di vista storico-architettonico e suggestive per l’atmosfera, dove i giovani concorrenti suonano poetici interventi in violino solo.

Venerdì 11 luglio l’anima classica del Piccolo Violino Magico si fonde con la musica d’autore italiana. Si rinnova, infatti, la collaborazione con Fondazione Pordenonelegge.it, con un ospite d’eccezione: alle 21 sulle Gradinate del Castello è protagonista Roby Facchinetti con il suo ultimo libro Che spettacolo è la vita. La mia storia (Sperling & Kupfer). Un racconto emozionante di momenti privati e pubblici, affetti e carriera, dalla gavetta musicale negli anni '60 ai successi con gli amici per sempre Pooh. L’incontro è condotto da Valentina Gasparet, curatrice di pordenonelegge. (In caso di maltempo: Antico Teatro Arrigoni).

Sabato 12 luglio, alle 19.00, sempre al Castello di San Vito, a chiudere il ricco programma è il concerto – praticamente una festa! – che vedi riuniti tutti i partecipanti al Concorso, affiancati dall’Accademia d’archi Arrigoni diretta da Giancarlo Guarino.

Torna anche la Mostra della Liuteria Contemporanea, curata da ALI, che sarà visitabile dalle 10 alle 18 di venerdì 11 e sabato 12 luglio: per vedere e conoscere da vicino la vera vita degli strumenti.

Cultura, Veneto

L’opera della veronese Michela Bogoni dà il volto ai 600 anni dell’Antichissima Fiera delle Grazie

Sarà l’opera firmata dalla maestra madonnara Michela Bogoni a rappresentare l’immagine ufficiale della 600esima edizione dell’Antichissima Fiera delle Grazie e del 51° Incontro Nazionale dei Madonnari di Grazie di Curtatone (Mantova). Il bozzetto, svelato venerdì 4 luglio durante il primo evento del percorso di avvicinamento alla Fiera, accompagnerà l’intera campagna di comunicazione dell’anniversario, dando volto e significato a una manifestazione che da secoli intreccia tradizione, devozione, arte e identità.

Veronese di Monteforte d’Alpone e vincitrice del 50° Incontro Nazionale dei Madonnari (dedicato alla Divina Commedia) nella categoria “Paradiso”, Michela Bogoni torna così protagonista con un’opera densa di simboli e visioni universali. L’opera, intensa e di grande impatto visivo, raffigura tre volti femminili di diverse etnie, rappresentanti le Madonne venerate nei santuari di tutto il mondo, incorniciati dal profilo dorato del Santuario della Beata Vergine delle Grazie e dal simbolico coccodrillo, reinterpretato come emblema del male. Al centro, la Madonna delle Grazie; ai lati, richiami alla Madonna di Guadalupe (America) e alle raffigurazioni mariane africane, a testimoniare una devozione universale che attraversa i continenti. Il cerchio che abbraccia la scena rappresenta l’umanità, mentre l’oro del Santuario si trasforma in una corona: un segno della sacralità e della forza della figura mariana. Un’opera che fonde arte sacra e multiculturalismo, in un messaggio di pace, compassione e resistenza alle sfide del presente.

«Per la Madonna delle Grazie – spiega Michela Bogoni – ho scelto di fotografare un’amica e ritrarla così come immaginavo questa figura: profondamente dolce, ma anche compassionevole. Intorno a lei c’è un cerchio che rappresenta la terra, tutti noi. Il coccodrillo, simbolo del Santuario, è qui anche emblema del male, un avversario che ogni Madonna del mondo si trova davanti, in una lotta continua contro l’odio che ci circonda. Il Santuario, realizzato in foglia oro, diventa una sorta di corona, a sottolineare la forza che accomuna tutte le Madonne».

«Con la presentazione dell’opera di Michela Bogoni – dichiara il sindaco Carlo Bottani – abbiamo dato il via alle celebrazioni per i 600 anni dell’Antichissima Fiera delle Grazie. È un’immagine che parla al cuore e interpreta l’anima della nostra comunità, capace di tenere insieme tradizione, fede, storia e accoglienza. La Fiera è da sempre un’occasione di incontro, un ponte di amicizia e di fratellanza tra le persone e tra i popoli. Il 2025 sarà un anniversario speciale, vissuto insieme ai cittadini e a tutti coloro che vorranno condividere con noi questo traguardo storico».

Il prossimo appuntamento verso la Fiera sarà venerdì 25 luglio, sempre nel Santuario della Beata Vergine delle Grazie alle ore 21, con l’incontro “Chi ha paura dei Gonzaga? Storie, storielle e storiacce della famiglia più italiana di sempre”, a cura del giornalista e divulgatore storico Giacomo Cecchin. «Questo secondo appuntamento – afferma il vicesindaco Federico Longhi – offrirà al pubblico storie e aneddoti curiosi sulla famiglia Gonzaga, che è legata indissolubilmente alla storia del Santuario e della Fiera, dove da sempre si intrecciano cultura, spiritualità e arte. D’altra parte, è proprio per volere di Gianfrancesco Gonzaga che la Fiera delle Grazie nacque l’11 agosto 1425».

La Fiera delle Grazie si svolgerà dal 14 al 17 agosto 2025. Il 51° Incontro Nazionale dei Madonnari si terrà, come da tradizione, il 14 e 15 agosto: inizierà alle ore 7.00 di giovedì 14 agosto e si concluderà alle ore 16.00 di venerdì 15 agosto, portando sul sagrato oltre cento artisti italiani e internazionali.

Venezia, Veneto

“Comune ciclabile”, Jesolo conquista il quarto Bikesmile

JESOLO (VE) - Il Comune di Jesolo ha ricevuto un importante riconoscimento da parte di FIAB (Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta), conquistando il quarto BikeSmile, simbolo di un’amministrazione sempre più attenta alla promozione della mobilità ciclabile e sostenibile. Fino ad oggi Jesolo si era fermata a tre BikeSmile, ma l’ulteriore passo in avanti testimonia l’efficacia delle politiche attuate e l’impegno continuo sul tema.

Alla cerimonia di consegna del riconoscimento svoltasi il 4 luglio a Milano ha partecipato il consigliere comunale delegato alla mobilità, Andrea Carpenedo, che ha sottolineato il lavoro portato avanti negli ultimi anni per incentivare l’utilizzo della bicicletta, migliorare la sicurezza e ampliare la rete ciclabile sul territorio comunale.

Il sindaco di Jesolo, Christofer De Zotti, ha commentato: "Q
uesto quarto BikeSmile rappresenta non solo un traguardo, ma un incentivo a proseguire lungo la strada della sostenibilità e della qualità della vita. Investire nella mobilità ciclabile significa costruire una città più vivibile, sicura e attenta all’ambiente, a beneficio dei cittadini e dei turisti. Siamo orgogliosi che FIAB abbia riconosciuto i nostri sforzi con questo prestigioso simbolo. Da un lato lo sviluppo di nuove piste ciclabili, con anche il progetto lungo via drago Jesolo che sarà approvato a breve e partirà a inizio 2026, ma anche l’attività di coordinamento e promozione sul cicloturismo per il quale stiamo investendo risorse, impegno e attenzione”.

Il riconoscimento di FIAB conferma Jesolo come una delle città italiane più virtuose sul fronte della ciclabilità, inserendola tra le realtà di riferimento nel panorama nazionale per politiche green e sostenibili.
Conegliano

Una nuova area verde attrezzata a Castello Roganzuolo: nasce il Parco San Martino in memoria di Mons. Vittorio Bottan

SAN FIOR (TV) - Un’importante opera di riqualificazione urbana restituisce alla comunità di San Fior uno spazio verde attrezzato di 11.000 metri quadri, pensato per il benessere, l’incontro e la valorizzazione del territorio.

L’iter per arrivare al nuovo parco, costato circa 700.000 euro e finanziato in parte da fondi UE, non è stato semplice. Nato come campo sportivo, nel 2012 è stato destinato a servizi per la collettività e, solo nel 2019, è diventato comunale. Nel 2022, nell’ambito del Piano di Sviluppo Urbano Sostenibile dell’area Coneglianese – Vittoriese, il Comune di San Fior ha iniziato a elaborare un progetto di riqualificazione, approvato a fine 2023 dalla precedente amministrazione comunale.

Il progetto, avviato nell’autunno del 2024, ha previsto un investimento di circa 700.000 euro e ha incluso: la sistemazione del terreno e la raccolta delle acque meteoriche, la realizzazione di campi sportivi (calcetto e beach volley), l’installazione di attrezzature sportive, panchine, percorso pedonale e alberature, la creazione di un info point turistico per valorizzare il territorio situato nel cuore delle colline patrimonio UNESCO, e l’installazione di una mappa tattile per garantire piena accessibilità anche alle persone con disabilità visiva.

Durante l’esecuzione, alcune modifiche hanno migliorato ulteriormente la fruibilità e la sostenibilità del parco, che da oggi viene ufficialmente consegnato alla cittadinanza.

Il taglio del nastro del nuovo parco è avvenuto ieri, venerdì 4 luglio, alla presenza di circa 300 persone, in gran parte residenti, che attendevano da tempo questo intervento.

Alla cerimonia di consegna del Parco San Martino alla comunità erano presenti il Consiglio Comunale, la Giunta, il sindaco di Conegliano Fabio Chies, il sindaco di San Pietro di Feletto Cristiano Botteon, il vicesindaco di Cordignano Carlo Baggio, l’assessore Alex Segat, i consiglieri regionali Sonia Brescacin e Roberto Bet, il progettista architetto Evasio De Luca, le imprese esecutrici, i dipendenti comunali e i rappresentanti delle associazioni territoriali.

L’amministrazione comunale ha illustrato, durante la cerimonia, le ragioni dell’intitolazione del parco a Mons. Vittorio Bottan. L’area, individuata inizialmente come edificabile tra la fine degli anni ’90 e i primi anni 2000, ha vissuto una svolta decisiva grazie proprio alla visione di Monsignor Vittorio Bottan, allora parroco di Castello Roganzuolo.
Fu infatti Don Vittorio, con straordinaria lungimiranza, a volere che quei 11.000 metri quadri diventassero uno spazio verde, accessibile e utile alla comunità che tanto amava. Parroco di Castello Roganzuolo dal 1963 al 2011 e parroco emerito fino alla sua scomparsa, il 6 settembre 2014, Don Vittorio è stato anche instancabile promotore della tutela del patrimonio artistico della parrocchia e fondatore della Comunità Vocazionale di Castello Roganzuolo.

“L’amministrazione comunale desidera ringraziare pubblicamente la precedente amministrazione, che ha saputo credere e investire nel progetto, e in modo speciale i familiari di Don Vittorio, presenti alla cerimonia, per aver condiviso con la comunità questo momento di memoria e gratitudine. Questo parco è ora uno spazio vivo, aperto, inclusivo: un’eredità che unisce passato, presente e futuro, nel nome di un uomo che ha saputo guardare lontano” sottolinea il gruppo Vivo San Fior.
Veneto

Verona, a febbraio 2026 si terrà la 117ª Fieragricola : focus su tecnologia, sostenibilità e formazione

VERONA - “Nuove tecnologie, attenzione alla sostenibilità economica, ambientale e sociale, dialogo con gli stakeholder e formazione. In una parola, «Full Innovation», il claim che la 117ª Fieragricola, rassegna internazionale di Veronafiere in programma dal 4 al 7 febbraio 2026, ha adottato per sintetizzare una nuova missione che alla trasversalità dell’esposizione (meccanica agricola, zootecnia, energie rinnovabili, viticoltura e soluzioni ad alto tasso di tecnologia come digitalizzazione, biosolution, gestione razionale dell’acqua, robotica) affianca una significativa spinta verso internazionalizzazione e formazione, puntando a superare i numeri dell’edizione precedente (98.000 visitatori, 142 convegni, 838 espositori da 20 nazioni, 11 padiglioni occupati).

È quanto emerso questa mattina nel corso del Fieragricola Day, evento organizzato da Veronafiere alle Cantine Zenato di Peschiera del Garda per presentare agli espositori le novità della 117ª edizione, in programma dal 4 al 7 febbraio 2026. «Veronafiere accelera sulla proiezione internazionale di Fieragricola, ampliando il network globale e rafforzando la presenza di top buyer qualificati – ha dichiarato Adolfo Rebughini , direttore generale di Veronafiere –. Solo nell’ultima edizione abbiamo accolto 8.000 operatori esteri da 79 Paesi, e attivato programmi di incoming con 80 top buyer da 28 mercati chiave. Per l’edizione 2026 l’obiettivo è consolidare e diversificare ulteriormente la presenza internazionale con un focus su aree ad alto potenziale in particolare, Spagna, Austria, Alpe Adria, Turchia, Europa Centro Orientale ed Eurasia, Nord Africa, Africa Subsahariana, America Latina».

Fieragricola 2026 segna un punto di svolta «Il claim “Full Innovation” riflette un’impostazione strategica chiara: abilitare un’agricoltura più competitiva, sostenibile e resiliente. Vogliamo offrire una piattaforma integrata, su innovazione tecnologica, sicurezza alimentare, adattamento climatico, nuovi modelli produttivi e organizzativi, con un forte investimento in formazione e sviluppo del capitale umano. Le sfide globali impongono risposte concrete: Fieragricola intende contribuire a costruirle», ha puntualizzato Rebughini. Fra tecnologia, digitalizzazione e spinta all’internazionalizzazione, una delle principali missioni sarà valorizzare il capitale umano. «Fieragricola 2026 sarà una piattaforma viva e specializzata, al servizio del settore agricolo e dei suoi protagonisti attraverso sistemi di analisi dati, tavoli di ascolto, profilazione intelligente, incoming qualificato, forum tematici in grado di offrirerisposte in chiave di business e di formazione a visitatori specializzati quali agricoltori, allevatori, imprenditori agromeccanici, veterinari, operatori del settore delle energie rinnovabili, mangimisti, aziende agricole ad elevato tasso di specializzazione», ha specificato Valeria Santolin, exhibition manager B2B di Veronafiere.

Fra conferme e novità, attenzione ai giovani imprenditori e agli studenti degli istituti agrari e delle Facoltà di Agraria, accordi con le principali associazioni di categoria del sistema agricolo nazionale, Fieragricola 2026 – anche grazie all’area Fieragricola Tech – presenterà un nuovo layout espositivo che coinvolgerà gli 11 padiglioni occupati, le aree dinamiche esterne e gli ingressi al quartiere fieristico. «Puntiamo a rafforzare la verticalizzazione dei diversi segmenti dell’agricoltura e della zootecnia, confermando il quadro di mostre ed eventi zootecnici internazionali – ha detto Matteo Pasinato,Event manager area Agritech di Veronafiere – offrendo focus specifici su temi che sono cruciali per rispondere alle sfide dell’agricoltura del futuro, con particolare attenzione a digital farming e gestione dei dati; gestione dell’acqua e del territorio; tecnologie,normative e policy in tema di agrivoltaico ed energie rinnovabili; agricoltura rigenerativa; rigenerazione del suolo del vigneto; interoperabilità in agricoltura».

Un’agricoltura che fa innovazione senza trascurare etica e responsabilità, come è nella storia di Cantine Zenato, fondata da Sergio Zenato, come ricordato dall’enologo Silvano Tempesta. Nel periodo di avvicinamento a
Fieragricola 2026, spazio alla formazione (con webinar su tematiche specifiche e scenari di visione dell’agricoltura) e risposte concrete alle richieste dell’agricoltura delMezzogiorno, grazie a roadshow in Sicilia (settembre), Puglia (ottobre), Campania (novembre), Lazio (dicembre), dopo quelli già realizzati in Sardegna (aprile) e Calabria (giugno)”. Importante annuncio ed importanti innovazioni, per una Fiera dell’Agricoltura, ormai, nota in tutto il globo, e punto d’incontro fra tecnici, agricoltori ed operatori, a livello internazionale, per ottenere il meglio, per la vita, dalla lavorazione della terra.

Una Fieragricola, che favorisce incontri, scambio di idee e il meglio di quanto l’innovazione può offrire.

Pierantonio Braggio​

Italia, Politica

Nordio, il punto sulle riforme approvate e quelle in via di definizione

"Le riforme che avevamo programmato durante la campagna elettorale sono state mantenute. E' in dirittura d'arrivo la separazione delle carriere e la riforma del Consiglio superiore della magistratura. Abbiamo abolito l'odioso reato di abuso d'ufficio e la Corte costituzionale ci ha dato ragione. Stiamo aumentando gli organici della polizia penitenziaria e colmando quelli della magistratura. Abbiamo investito molto, molto rimane ancora da fare soprattutto sulle carceri perché abbiamo trovato una situazione sedimentata nei decenni". Lo ha affermato il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, a margine di un incontro promosso da Fdi a Lignano Sabbiadoro, in provincia di Udine.

Per quanto riguarda le carceri, ha aggiunto, "con il nuovo commissario stiamo costruendo nuovi padiglioni e quindi, pur sapendo che la giustizia negli ultimi decenni è sempre stata abbastanza ancillare come investimenti, noi adesso stiamo andando bene. Abbiamo raggiunto tutti i risultati chiesti dal Pnrr, quindi sono stati ottenuti i finanziamenti. Direi che siamo soddisfatti anche se probabilmente il meglio deve ancora venire, sarà necessario arrivare al referendum per la separazione delle carriere".

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Il referendum, ha poi precisato, "dipende dalla seconda lettura" della riforma. "Adesso noi contiamo di terminare entro luglio la lettura al Senato. Poi ci sarà un'altra doppia lettura alla Camera e al Senato che però sarà più breve. Dopo sarà necessario arrivare al referendum confermativo, che non necessita di quorum, e questo avverrà probabilmente a primavera del prossimo anno".
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Ultimo aggiornamento: 07/07/2025 16:20