Economia, Belluno, Veneto

EssilorLuxottica rivoluziona l’organizzazione del lavoro

AGORDO (BL) – EssilorLuxottica e le Organizzazioni Sindacali nazionali e territoriali, con le RSU di Filctem Cgil, Femca Cisl e Uiltec Uil, hanno firmato oggi il nuovo Contratto Integrativo Aziendale per il triennio 2024-2026 destinato a quasi 15.000 dipendenti degli stabilimenti italiani del Gruppo.

L’accordo contribuisce a disegnare una nuova frontiera dell’organizzazione del lavoro in Italia, ispirata a principi di equità e inclusione. Nasce da un processo di ascolto costante delle necessità delle diverse comunità di dipendenti che danno vita all’azienda per ampliare le opportunità di conciliazione vita-lavoro anche all’interno delle fabbriche. Con questo accordo si riafferma la centralità del benessere dei dipendenti quale motore della sostenibilità economica e sociale delle aziende.

L'intesa siglata oggi è stata raggiunta grazie al dialogo costruttivo tra Azienda e Organizzazioni Sindacali che negli anni ha favorito la nascita di soluzioni innovative per tutelare al contempo la competitività internazionale del Gruppo e la centralità delle sue persone, tanto più rilevanti nel contesto attuale di profondo rinnovamento della cultura del lavoro. Al via le ‘settimane corte’ in fabbrica.

L’integrativo aziendale introduce per la prima volta negli stabilimenti italiani del Gruppo un modello di organizzazione fortemente innovativo dei tempi di lavoro e gestione della flessibilità produttiva, pensato per vivere la fabbrica con un approccio nuovo, conciliando in modo sostenibile e strutturale il naturale bisogno di tempo di qualità dei dipendenti nella gestione dei propri impegni personali con l’esigenza di continuità e programmazione delle attività aziendali.

I lavoratori che dal prossimo anno sceglieranno di aderire al nuovo modello orario con “settimane corte” potranno ritagliare per sé e per le proprie esigenze personali venti giornate l’anno, per lo più il venerdì, coperte in larga parte dall’azienda e in via residuale da istituti individuali, senza impatti sulla retribuzione. La novità, che sarà inizialmente introdotta in via sperimentale in alcuni reparti e aree produttive, si inserisce in un contesto aziendale dinamico e offre un’ulteriore soluzione per disegnare i contorni del proprio orario di lavoro in funzione delle esigenze personali.

Oltre 1.500 nuove assunzioni a tempo indeterminato
L’innovazione organizzativa introdotta dal nuovo Integrativo permetterà la stabilizzazione a tempo indeterminato di oltre 1.500 lavoratori all’interno del perimetro produttivo italiano. Il consolidamento di nuove risorse e competenze e il forte impulso alla formazione, comunicazione e sviluppo professionale rappresentano per il Gruppo e le Organizzazioni Sindacali un investimento sul futuro competitivo delle fabbriche italiane, garantendo stabilità dell’occupazione.

Nuovo Fondo Welfare e altre iniziative per la Conciliazione
L’investimento sulle persone e sulla conciliazione passa anche per l’evoluzione del Sistema Welfare aziendale, che cresce per rendere sempre più forte l’azione di responsabilità sociale verso i dipendenti e i territori di riferimento. Nasce così il nuovo Fondo Welfare per la Conciliazione, istituito per sostenere iniziative per le maestranze che possano svilupparsi oltre i perimetri aziendali per abbracciare le comunità più ampie, con un’attenzione particolare ai più vulnerabili in sinergia con il territorio.

Oltre alla dotazione iniziale di 1 milione di euro sostenuta interamente da EssilorLuxottica, il Fondo potrà beneficiare del contributo solidaristico dei singoli lavoratori, che potranno donare ore di permesso retribuito, il cui valore economico sarà ogni volta raddoppiato dall’azienda. L’iniziativa mira a rinsaldare il senso di comunità e la compartecipazione al benessere collettivo che sono alla base del Welfare aziendale.

L’accordo rilancia e potenzia infine una serie di iniziative di conciliazione già in essere in azienda, ampliando il diritto allo studio, valorizzando la staffetta generazionale e implementando le ferie solidali e i permessi per l’inserimento dei figli presso asili nido e scuole materne. Pone, inoltre, al centro delle relazioni industriali e nel dialogo costruttivo tra Gruppo e Organizzazioni Sindacali il tema della partecipazione e del ruolo dei lavoratori in tutte le sue forme.

“In un’epoca di grandi trasformazioni economiche e sociali emerge l’urgenza di ridisegnare nuovi modelli organizzativi delle aziende per guidare il cambiamento verso percorsi che riconoscano e premino le professionalità e le eccellenze del nostro Paese”, commenta Francesco Milleri, Presidente e Amministratore Delegato di EssilorLuxottica. “Su questa visione si basa una lunga storia di dialogo che abbiamo instaurato con le nostre persone e le Parti Sociali, e che oggi si concretizza in un accordo ispirato a principi di equità e inclusione, in cui il talento del fare ricopre un ruolo centrale. Un patto di lungo periodo, che permette a EssilorLuxottica di valorizzare il made in Italy rendendo gli impianti italiani sempre più competitivi per l'eccellenza delle loro produzioni e alle sue persone di programmare con maggiore sicurezza il proprio percorso di vita e di lavoro”.

“Abbiamo immaginato una nuova via – aggiunge Milleri – in cui artigianalità e industria si armonizzano riconoscendo un ruolo centrale alle capacità e alla passione delle nostre risorse. Crediamo che solo puntando sull’eccellenza e su fattori abilitanti come la formazione continua, l'innovazione di prodotto e la capacità di eseguire lavorazioni di alto artigianato potremo sostenere la crescita industriale del Paese. L’accordo appena firmato vuole essere un primo, ma deciso passo verso tale obiettivo”.

Secondo Piergiorgio Angeli, Direttore Risorse Umane del Gruppo, “ancora una volta EssilorLuxottica riveste il suo ruolo di apripista nel mercato del lavoro italiano e apre nuovi scenari nella gestione di organizzazioni complesse nel dopo pandemia. Il nuovo contratto aziendale permetterà di realizzare un livello di conciliazione importante anche a vantaggio di coloro che il lavoro non se lo possono portare a casa, avvicinando le fabbriche alle nuove modalità di lavoro smart. È una flessibilità a doppio binario, perché mentre tutela il reddito e libera tempo e spazi personali, ritorna all’azienda in termini di dinamicità e sostenibilità nel lungo periodo, aprendo l’opportunità di un posto fisso e stabile a oltre 1.500 nuovi colleghi. La direzione che tracciamo oggi per il Gruppo nella gestione delle sue persone è chiara: continuare a drenare dentro la cultura aziendale le istanze sulla maggior sostenibilità del lavoro”.
Salute, Treviso, Veneto

Ospedale Conegliano. Inaugurati nuovi macchinari medicina nucleare

CONEGLIANO (TV) - Due nuove Gammacamera a tecnologia Spect/CT di ultimissima generazione entreranno in funzione a giorni nella Medicina Nucleare all’Ospedale di Conegliano (TV) e rivoluzioneranno, migliorandole ampiamente, le prestazioni diagnostiche di medicina nucleare, integrando un sistema di Tac in grado di essere utilizzato come TC diagnostica, con minori tempi di acquisizione dell’esame, una frequente riduzione della dose farmacologica usata per il paziente, la possibilità, unica nel Triveneto, di effettuare nuovi studi diagnostici sull’intestino.

Questo nuovo gioiello della medicina nucleare è stato inaugurato oggi, alla presenza, tra gli altri, dell’Assessore regionale alla Sanità Manuela Lanzarin, del Sindaco Giovanni Chies, del direttore generale dell’Ulss Marca Trevigiana Francesco Benazzi, del primario Pasquale Sorce, di vari Consiglieri regionali e sindaci dei Comuni dell’area.

“Un investimento significativo di circa 1,2 milioni di euro – ha detto la Lanzarin – con una caratteristica che lo rende ancora più importante: si tratta infatti della messa a terra di fondi della Misura sanitaria del PNRR. In Veneto non è il primo, ma intervento dopo intervento, appare chiaro come il sistema amministrativo regionale stia funzionando al meglio nel predisporre progetti finanziabili con il PNRR. Macchinari di qualità assoluta – ha aggiunto – che tra l’altro metteranno il servizio a disposizione dei residenti del coneglianese, che finora venivano inviati a Treviso per questi esami, evitando loro le scomodità e i costi sociali della trasferta. Senza contare la straordinaria precisione delle indagini, che garantiscono diagnosi assolutamente precise e quindi cure mirate. In generale – ha aggiunto l’Assessore – stiamo lavorando su tre fronti strategici: l’edilizia (proprio qui con 53 milioni sarà realizzato il nuovo ospedale); la dotazione tecnologica, sulla quale mettiamo ogni anno 70 milioni di euro; il capitale umano.

Donne e uomini della sanità veneta stanno dando molto di più dei loro doveri contrattuali e hanno affrontato con dedizione totale la tempesta perfetta causata dal Covid, dalla necessaria sospensione di tanti servizi, dall’inevitabile allungamento delle liste d’attesa. Eppure stiamo registrando addirittura una crescita della produzione delle Aziende Sanitarie. Questi professionisti, a ogni livello – ha concluso – stanno facendo sì che il sistema cresca nonostante le tante difficoltà”.

Le due diagnostiche di Conegliano sono state collocate in locali già esistenti in medicina nucleare, adeguati con 120 mila euro e resi anche più confortevoli per i pazienti. Le prestazioni totali della Medicina Nucleare coneglianese sono state 6.126 nel 2020; 6.938 nel 2021; 7,687 nel 2022.
Treviso, Conegliano, Veneto

Farra chiama i giovanissimi a teatro

FARRA DI SOLIGO (TV) - S’intitola “To be” lo spettacolo di Febo Teatro proposto dall’Amministrazione comunale di Farra di Soligo, in collaborazione con La Chiave di Sophia, che richiama gli adolescenti a teatro domenica 3 dicembre alle 16 all’Auditorium di Santo Stefano. Lo spettacolo s’inserisce nel progetto Genitori#AMO, promosso dalle Amministrazioni comunali del Quartier del Piave con capofila Farra di Soligo, finalizzato a promuovere azioni mirate alla prevenzione del disagio giovanile e interventi a sostegno della genitorialità.

Quante volte leggiamo sui giornali di adolescenti che subiscono o compiono atti di bullismo? E se dietro a tutto ci fosse solo una grande domanda, ovvero “ma io chi sono”? Da qui parte lo spettacolo TO BE, che giunge a una importante conclusione: chi sei lo determinano le scelte che fai. Scegliere è la chiave per essere, ma scegliere non è così facile e spesso siamo molto influenzati dal contesto in cui ci imbattiamo. Una pièce a cura di Febo Teatro - associazione culturale padovana nata nel 2017 - che ha riscosso ormai grande interesse e successo in tutta la Marca ma anche fuori provincia.

“ Crediamo molto nell’educazione attraverso il linguaggio artistico ” commenta il sindaco di Farra di Soligo, Mattia Perencin“ Ci auguriamo che con la visione di questo spettacolo i ragazzi e le ragazze della nostra comunità - ma anche le loro famiglie - possano comprendere quanto radicato sia il problema del bullismo e cyberbullismo nella società odierna, ma al contempo avere nuovi strumenti per affrontarlo”.

FARRA PROFUMA D'AUTUNNO! è un ricco calendario autunnale di eventi, promosso dall'Amministrazione comunale di Farra di Soligo in collaborazione con La Chiave di Sophia: spettacoli, musica, teatro, spettacoli per bambini e molto altro per rivivere insieme la cultura, l'arte e l'intrattenimento. Tutti gli incontri sono gratuiti e con prenotazione consigliata.

L’ultimo appuntamento dell’annualità è previsto per giovedì 7 dicembre alle ore 21 alla Chiesa arcipretale di Santo Stefano Protomartire con il concerto di Natale a cura dell’orchestra KIARA ensemble diretta dal Maestro Giuliano Pavan, Solisti Elisabetta de’ Mircovich canto e Arrigo Pietrobon oboe e flauto dolce.

Per info e prenotazioni: info@lachiavedisophia.com o su EventBrite https://www.eventbrite.it/e/biglietti-farra-profuma-dautunno-spettacolo-teatrale-per-ragazzi-to-be-715209770677?aff=ebdsoporgprofile
Italia, Politica

Forum Associazioni Familiari: “I figli sono un investimento per la comunità."

“L’inverno demografico, ovvero la continua diminuzione del numero di nuovi nati nel nostro Paese è allarmante. Secondo le ultime proiezioni Istat, la popolazione residente è in decrescita: da 59 milioni nel 2022 a 58,1 milioni nel 2030, a 54,4 milioni nel 2050 fino a 45,8 milioni nel 2080. Il drastico calo delle nascite si ripercuote sul PIL e sull’economia italiana, minacciando la tenuta stessa dell’intero sistema previdenziale. In questo senso, riteniamo che occorrano interventi sia strutturali che culturali.

La famiglia e l’organizzazione familiare deve essere tutelata su più fronti. È fondamentale investire sulle giovani coppie, potenziando le reti di prossimità e garantendo loro agevolazioni fiscali. In tal senso, l’INPS svolge un ruolo cruciale nell'assicurare la protezione sociale e l'assistenza economica contribuendo in modo sostanziale al rafforzamento del nostro sistema di welfare”. Lo ha dichiarato in una nota Adriano Bordignon, Presidente del Forum delle Associazioni Familiari, in occasione del convegno “Valore pubblico – valore INPS. Insieme è tutta un’altra storia”, a conclusione delle celebrazioni del 125° anniversario dell’INPS.

“L’Assegno Unico può considerarsi la prima vera politica strutturale per la famiglia e la natalità in Italia e perciò nei prossimi anni deve avere risorse crescenti alle quali bisogna unire l’eliminazione (circa al 50%) dell’importo dell’AUU dal 18esimo al 21esimo anno di età dei figli a carico, e riconoscere l’assegno fino al 26esimo anno in caso di studi accademici o formazione professionale. Accanto ad un ripensamento dell’AUU, come Forum siamo convinti che vada assolutamente riformato anche l’ISEE almeno in rapporto all’AUU. L’indicatore della situazione economica equivalente - prosegue - è stato ideato per valutare e confrontare la situazione economica dei nuclei familiari ai fini dell’accesso alle prestazioni sociali agevolate, quindi, come strumento di contrasto alla povertà e perciò - aggiunge Bordignon - non dovrebbe essere utilizzato per le politiche familiari quale l’Assegno Unico Universale. L’attuale strutturazione dell’ISEE - continua - non permette di misurare equamente il livello economico del nucleo familiare rispetto al reale carico economico dello stesso in rapporto al numero e allo stato dei suoi componenti. Per cui dovrebbero essere impiegate unicamente solo alcune componenti dell’ISEE come espressamente previsto dall’art. 1 c. 2 lett. b della legge 46/2021”.

“In più - prosegue Bordignon - vanno riformate le variabili per il computo ISEE inserendo nel calcolo anche i costi di accrescimento (socialità, istruzione, intrattenimento, cultura) e non solo su quelli di mantenimento. Inoltre, per questioni di equità, vanno introdotte scale di equivalenza che considerino maggiormente i carichi familiari come il ‘Fattore Famiglia’. Risulta poi improrogabile scegliere di considerare i redditi netti e non lordi del nucleo familiare così come nel calcolo ISEE non dovrà essere considerata la prima casa perché non alienabile e non computabile nella ricchezza disponibile. Anche misure come le franchigie sui mutui e sulle giacenze mobiliari più elevate e crescenti rispetto al numero dei figli e dei figli disabili sarebbero degli interventi apprezzabili in quanto il risparmio accantonato diventerebbe non un parametro iniquo ma di equità nella misurazione del reale livello economico della famiglia. Da qui bisogna ripartire, con l’obiettivo e la volontà di integrare fra loro tanti altri interventi dedicati alle famiglie rendendoli strutturali e garantiti nel tempo”, conclude Bordignon.

Venezia, Veneto

CA’ Foscari indaga sull'antica comunità di Jesolo

JESOLO (VE) - Ha avuto luogo anche quest’anno, nei mesi di settembre e ottobre 2023, la campagna di scavo degli archeologi del Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università Ca’ Foscari Venezia impegnati a Jesolo nell’area del monastero di San Mauro (in prossimità del complesso monumentale delle “Antiche Mura”).

Le attuali ricerche, avviate nel 2018, su quella che doveva essere una sorta di barena emergente da un paesaggio lagunare alle foci del Piave Vecchia, hanno messo in luce una sequenza insediativa che dal VI secolo arriva fino al XIII-XIV. Da un paio di anni le indagini sono state principalmente indirizzate all’esplorazione delle fasi cimiteriali collegate ad un complesso ecclesiastico, di cui sono state poste in luce due principali fasi edilizie: la prima, alto-medievale, è costituita da una chiesa absidata ad una sola navata provvista di portico; la seconda, databile al pieno medioevo, documenta un ampliamento a tre navate scandite da pilastri.

Nel corso dell’ultima campagna di scavo si è valutata l’opportunità di ampliare ulteriormente l’indagine nell’area cimiteriale per acquisire un campione significativo per lo studio del profilo biologico di una comunità della laguna di Venezia nel lungo periodo. Oltre al profilo strettamente biologico (età, sesso, cause della morte, malattie), l’analisi delle 136 tombe rinvenute (per un totale di circa 170 individui) permetterà di mettere a fuoco aspetti della socialità di questo gruppo di individui, mettendone in evidenza comportamenti alimentari (cosa mangiavano) e relazionali, facendo emergere per la prima volta i tratti caratterizzanti una delle comunità lagunari nel lungo periodo. Durante gli scavi è stato inoltre rinvenuto uno scheletro molto particolare, afflitto da una grave e rara patologia chiamata osteocondrite. Si tratta del caso più grave di osteocondromi multipli mai registrato nella documentazione paleopatologica internazionale.

Lo scheletro in esame è il primo caso proveniente da un contesto archeologico italiano. La ricerca di quest’anno ha permesso, anche di acquisire nuove conoscenze sull’insediamento che si è sviluppato nell’isolotto di San Mauro all’inizio dell’Alto Medioevo, prima della realizzazione degli edifici religiosi: edifici in legno con focolari a terra che sembrano aver subito interventi di risistemazione e riorganizzazione interna nel breve periodo di utilizzo.

Questi rinvenimenti continuano a fornirci informazioni importanti per comprendere molti aspetti della vita e dell’ambiente nell’antica Equilo. La ricerca si svolge grazie all’appoggio e al supporto economico dell’Amministrazione Comunale di Jesolo e al finanziamento Fondo Scavi di Ca’ Foscari. Esso si avvale inoltre di un nutrito numero di geomorfologiche (prof. Paolo Mozzi, dott.ssa Sandra Primon) e il Dipartimento di beni culturali sempre dell’Università di Padova (prof. Michele Secco) per lo studio delle malte, con l’Università di Umea (Prof. Johan Linderholm) e l’Università di Pisa (dott.ssa Claudia Sciuto) per le analisi micro-morfologiche, con l’Università di Siena (Prof. Stefano Campana) per la geognostica, con il Laboratorio di Antropologia Fisica dell’Università del Salento (Dott.ssa Serena Viva) per lo studio dei reperti osteologici, e con il Dipartimento di Scienze Ambientali, Informatica e Statistica, Università Ca’ Foscari Venezia (Prof. Carlo Barbante, Prof. Dario Battistel e Prof.ssa Clara Turetta) per lo studio della dieta alimentare. Le indagini biometriche si sono avvalse, inoltre, della preziosa collaborazione di Polimedica srl e Poliambulatorio Caorlese srl per la realizzazione di indagini diagnostiche su traumi a carico dell’apparato scheletrico del campione umano equilense.

La ricerca, in concessione ministeriale, è diretta dal prof. Sauro Gelichi, Professore Ordinario del Dipartimento di Studi Umanistici, con la collaborazione sul campo della Dott.ssa Silvia Cadamuro e dei Dott. Roberto Rizzo e Mirko Furlanetto e, per la parte di studio antropologico, dalle Dott.sse Serena Viva e Norma Lonoce.

"Attendiamo sempre con grande trepidazione e curiosità questo momento in cui il professor Gelichi ci racconta e ci accompagna a vedere l’esito della campagna annuale di scavi presso il sito jesolano delle Antiche Mura e ogni anno scopriamo qualcosa di nuovo sulla storia della nostra città, dei suoi primi abitanti, e quindi in qualche misura anche su di noi tutti – dichiarano il sindaco della Città di Jesolo Christofer De Zotti e l’assessore alla cultura Debora Gonella -. Ancora una volta il grande lavoro di tutte le persone impegnate, che hanno potuto operare grazie al fondamentale supporto della Soprintendenza archeologica, belle arti e paesaggio per il Comune di Venezia e Laguna, ha dato i suoi frutti restituendoci la fotografia di una società complessa e accogliente, capace di prendersi cura anche dei soggetti con gravi patologie senza escluderli”.

“Anche con lo scavo di quest’anno - sottolinea il prof. Sauro Gelichi, direttore dello scavo – prosegue la nostra ricerca sull’area cimiteriale collegata alla chiesa di San Mauro. Si tratta di un lavoro certosino, che presuppone un notevole impegno di risorse sul campo e in laboratorio. Ma solo attraverso questo tipo di indagini si riesce a far crescite in qualità la ricerca scientifica, anche in campo archeologico. Le scoperte sensazionali non mancano (si veda ad esempio il primo caso di osteocondrite, una rara malattia, finora conosciuto in scavo), ma l’eccezionalità dell’esempio jesolano si qualifica anche per l’interdisciplinarietà dell’approccio e l’interazione con i più avanzati strumenti nella diagnostica archeologica (dallo studio del DNA a quello sugli isotopi). Per parte nostra riteniamo che le nuove narrazioni che l’archeologia sta facendo emergere dal sottosuolo dell’antica Equilo, dovranno trovare opportuna destinazione in un progetto di condivisione pubblica. Il nostro impegno è quello di ricambiare la Comunità di Jesolo e la sua Amministrazione, che hanno sempre creduto e supportato questo progetto, attraverso la qualità del nostro lavoro e l’impegno a collaborare alla sua divulgazione”.

“Le indagini condotte dagli enti di ricerca grazie alla concessione di scavo prevista dalla normativa sul Patrimonio Archeologico – sottolinea il dott. Fabrizio Magani, Soprintendente per il comune di Venezia e della sua Laguna – rappresentano sempre un importante momento di approfondimento per conoscere il territorio. I risultati ottenuti da questi scavi permettono inoltre di comprendere meglio le dinamiche storico-archeologiche che hanno interessato un determinato ambiente e, conseguentemente, di utilizzare al meglio gli strumenti di tutela propri del nostro Ufficio”. 
Salute, Treviso, Veneto

Mogliano Veneto, tutto esaurito per l’evento sulla riabilitazione 

MOGLIANO VENETO (TV) - Attesi oltre trecento specialisti sabato 2 dicembre a Villa Braida da tutto il Nord Est. Si parlerà di “trattamento dell’instabilità articolare” Tra i relatori figure di spicco del mondo universitario e di peso internazionale. In più di trenta si alterneranno dal podio.

Sold out per Fisio Re Hub, il primo evento scientifico sulla riabilitazione con crediti ECM gratuiti organizzato dal Gruppo Centro di medicina, realtà sanitaria privata e convenzionata presente in 4 Regioni (Veneto, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia e Lombardia).

L’intenso programma scientifico incentrato sul tema dell’instabilità articolare di ginocchio e spalla ed il parterre di relatori d’eccezione hanno creato attorno all’evento un grande interesse ed aspettativa, che ha spinto la partecipazione non solo dei 200 aventi diritto ai crediti ECM (Ortopedici, Fisiatri, Radiologi e Fisioterapisti), ma anche di altre figure professionali sanitarie ed anche di specialisti in scienze motorie.

È infatti previsto l’arrivo di oltre 300 partecipanti sabato 2 dicembre a Villa Braida (via Bonisiolo, 16b) a Mogliano Veneto, con inizio della registrazione partecipanti a partire dalle ore 7.45.

Si tratta della prima edizione di un appuntamento di carattere scientifico a cadenza annuale che il Gruppo Centro di medicina ha deciso di dedicare alla tematica della riabilitazione.

Il programma scientifico è stato curato da quattro stimatissimi ortopedici che collaborano con il Gruppo Centro di Medicina (il dottor Giovanni Battista Vinanti, il dottor Antonello Pannone, il dottor Alberto Vascellari, il dottor Marco Capuzzo) e prevede una maratona durante la quale si succederanno sul podio ben 36 relatori tra i quali numerosi opinion leaders di peso internazionale.

È prevista una sessione mattutina dal titolo l’instabilità femoro-tibiale ed una pomeridiana dal titolo l’instabilità gleno omerale. L’evento ha già fissato la sua seconda edizione per il prossimo anno in data sabato 23 novembre 2024.

L’evento è pensato non solo per la formazione continua di tutto l’universo interno al gruppo della sanità privata e convenzionata oggi presenti in Veneto, Friuli, Emilia Romagna e Lombardia, ma anche alle professionalità esterne, che operano in strutture sanitarie pubbliche e private del territorio. Obiettivo del corso è valorizzare la centralità del percorso riabilitativo, che si basa sulla multidisciplinarietà e sull’adeguamento a standard tecnologici, per una efficace presa in carico totale del paziente.

Per tutti gli iscritti è sempre attiva la segreteria organizzativa. Per informazioni: Koinè eventi (t. 030 6386136, info@koineeventi.com ) e Centro di medicina ( m. 334 6766572, formazione@centrodimedicina.com ). L’evento è stato realizzato grazie al supporto di diversi partner, che sono intervenuti con la sponsorizzazione non condizionante. Si tratta di Fidia, Orthoservice RoTen, Remed, STMedicali, Ability Group e Tim.



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Cultura, Friuli V.G.

Polesini e la sua dinastia ai Colloqui dell' Abbazia

ROSAZZO (UD) - L'ultimo appuntamento dell'anno della rassegna "I Colloqui dell'Abbazia. Il viaggio della carta geografica di Livio Felluga" curata e condotta da Elda Felluga e Margherita Reguitti, è fissato per questo pomeriggio nella millenaria Abbazia di Rosazzo, quando sarà protagonista lo scrittore, giornalista e critico cinematografico, Gian Paolo Polesini con il suo ultimo libro "Polle.Il figlio unico" (L'orto della cultura).

Il volume è Una simpatica autobiografia che ripercorre la storia di una dinastia ormai perduta, il marchese Polesini racconta la nobiltà di un casato azzerato dalla Storia. Gian Paolo Polesini è ultimo discendente di questa famiglia che, dalla metà del Quattrocento al 4 agosto del 1944 - tredici anni prima della sua nascita - ha vissuto nella ricchezza, soprattutto nel Settecento, età favorevole all'ascesa sociale dei cinque fratelli Polesini che furono nominati Marchesi dal Doge Paolo Ranieri. Il racconto ne risulta divertente, mai retorico e rispettoso della gloria accumulata dalla stirpe di sette secoli, compresa la drammatica parentesi degli istriani esodati. Anche sulla famiglia Polesini si abbatterono come un tornado le vicende del secondo dopoguerra: tutti i loro beni vennero nazionalizzati dai nuovi poteri popolari jugoslavi.
Negli anni '40 quando il padre dello scrittore, Benedetto, si ritrovò in Russia, tenente interprete fra gli ufficiali italiani e quelli tedeschi; poi il un finale aperto guarda caso nuovamente "istriano".

Friuli V.G.

Carabinieri: 25° missione Multinational specialized unit - Msu

TRIESTE  - Ieri 30 novembre alla Caserma "Cascino", sede del 13° Reggimento Carabinieri "Friuli Venezia Giulia", è stato celebrato il 25° anniversario dell'inizio della Missione "Multinational Specialized Unit - MSU" in Bosnia Herzegovina (2 agosto 1998 - 2 agosto 2023) alla presenza del Comandante Generale dell'Arma, Generale C.A.Teo Luzi, che prima ha visitato il Comando di Gorizia, ricevuto dal Comandante Col. Massimiliano Bolis.Luzi ha espresso "apprezzamento" per l'impegno profuso dai militari, richiamando i valori etici dell'Arma.

Poi è andato alla Caserma "Cascino", accolto dal Vice Comandante Generale dell'Arma, Generale C.A. Riccardo Galletta, e dal Comandante della Divisione Unità Mobili, Generale D. Aldo Iacobelli. Qui ha presieduto alla celebrazione della ricorrenza con lo schieramento della Bandiera di Guerra del 13° Reggimento Fvg, della Fanfara della Scuola Marescialli e Brigadieri di Firenze e di un Reggimento di formazione. Il Comandante Luzi ha rivolto un pensiero a tutti i Caduti dell'Arma nelle missioni internazionali di pace, fra cui quelli in Bosnia, a Nassirya, in Congo. Luzi ha evidenziato che la forza dei rapporti umani, fattore di coesione nei Reparti dell'Arma, è stata essenziale per il nuovo assetto della NATO. Su questi presupposti nacque la Multinational Specialized Unit. Il modello MSU si rivelò vincente, fu replicato in Kosovo e in Albania, dal 2003 in Iraq, oggi a Pristina (Kosovo). Tale modello è antesignano del concetto di Stability Policing (Polizia di Stabilità),per la gestione delle crisi internazionali che oggi ha ottenuto un riconoscimento dottrinale in una pubblicazione NATO, di cui l'Arma dei Carabinieri è custode nazionale, e ha portato ad istituire nel 2014 un Centro di Eccellenza NATO a Vicenza. Il riconoscimento di quanto fatto dai Carabinieri nelle missioni di pace è riconosciuto da Organismi Internazionali, fra cui NATO, EU e ONU. L'Arma è stata interpellata dagli Stati Uniti per promuovere il dialogo tra Israele e Autorità Palestinese.

Oggi 386 Carabinieri sono schierati in 22 missioni operative, in 16 Teatri, cui se ne aggiungono 500 in oltre 200 sedi diplomatiche all'estero, di cui 21 a rischio.

Al temine della cerimonia il Comandante Generale ha visitato il Comando di Trieste, ricevuto dal Colonnello Mauro Carrozzo; poi è rientrato a Roma.
Padova, Veneto

Ruote nella Storia tra Padova e i Colli Berici

PADOVA - Lo scorso sabato 25 novembre, Ruote nella Storia, il raduno di ACI Storico, nato anche con l'egida di Automobile Club d'Italia, ha raggiunto alcuni luoghi della provincia di Padova e di quella di Vicenza. In questa occasione, ad ospitare gli equipaggi partecipanti è stato l'Automobile Club di Padova, presieduto da Luigino Baldan e diretto da Lino Implatini, che ha organizzato l'edizione 2023 tra i Colli Berici.

Tra le tappe, Montegaldella per la visita al Museo Veneto delle Campane che ospita la più ricca e curata collezione di campane in Italia.

Al suo interno, più di 200 esemplari provenienti da chiese, templi e palazzi non solo d'Italia, ma anche di Francia, Germania, Cina, India, Birmania e Thailandia. Situato presso la Villa Fogazzaro-Colbachini, questo luogo offre anche la possibilità di godere di un meraviglioso scenario paesaggistico, tra l'antico viale dei cipressi e la cima panoramica del colle. Altra visita, a seguire, presso la Distilleria dei F.lli Brunello, la più antica distilleria artigianale d'Italia.

"Abbiamo visitato luoghi splendidi e credo che l'aspetto culturale sia stato centrato perfettamente - ha detto il direttore dell'Automobile Club di Padova - Questa è la seconda edizione di Ruote nella Storia ed è un evento in crescita sia per i numeri dei partecipanti che per il livello di auto presenti, molte delle quali arrivate da lontano, a rappresentare che l'appuntamento di quest'anno ha suscitato interesse anche da fuori provincia. E questo non può che essere motivo d'orgoglio, oltre che di spinta per volerci migliorare ancora nei prossimi anni".

Ben 28 gli equipaggi che hanno preso parte a questa giornata veneta di Ruote nella Storia. Tra i modelli presenti anche una Lancia Aprilia 1500 del 1948, una Fiat 500 C Topolino del 1952, una Austin Healey 100 Six del 1958, una Alfa Romeo Gt Junior 1300 del 1968 e una Mini Cooper K2 del 1969.
Per l'edizione 2023 Ruote nella Storia torna il 3 dicembre con l'Automobile Club di Taranto.
Treviso, Vittorio Veneto, Veneto

Da Cappella Maggiore a Dubai per promuovere la sostenibilità

CAPPELLA MAGGIORE (TV) - Dal 4 all’8 dicembre 2023, in concomitanza della COP 28, la Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici, si terrà a Dubai la 4ª edizione della School Conference of Parties Exposition (Climate conference SCOPE), un importante forum scolastico rivolto alle studentesse e studenti, con la partecipazione di oltre 30 scuole nazionali ed internazionali, dedicato alle tematiche del cambiamento climatico, alla sostenibilità e agli obiettivi dell’Agenda 2030, organizzato dalla GEMS Legacy School e da GEMS Education, uno dei più importanti gruppi educativi degli Emirati Arabi Uniti.

L’ Istituto Comprensivo di Cappella Maggiore, insieme alle Amministrazioni Comunali di Cappella Maggiore, Colle Umberto, Fregona e Sarmede e il Consorzio Pro Loco Prealpi e Ketty Gallon, rappresentante italiana del Programma GEMS Global Ambassadors della scuola degli Emirati Arabi Uniti, sono l’unica delegazione italiana inviata a partecipare alla conferenza, in virtù del progetto di scambio che da due anni lega l’Istituto Comprensivo alla GEMS Legacy School di Dubai.

Martedì 5 dicembre alle 18.00 , a Dubai, durante la conferenza sul cambiamento climatico, dal titolo: SustainXchange: Dialoghi per un pianeta resiliente , la delegazione italiana presenterà i progetti realizzati dai 900 studenti delle diverse scuole dell’Istituto Comprensivo di Cappella Maggiore , ed ideati dai docenti, in sinergia con le quattro Amministrazioni Comunali e il Consorzio Pro Loco Prealpi, sostenuti dalla Banca Prealpi San Biagio e da Savno servizi L’importanza della biodiversità, il consumo responsabile, la salvaguardia delle foreste, le città sostenibili, saranno solo alcuni dei temi, che la delegazione italiana, inviata alla conferenza, presenterà grazie ai numerosi progetti e riconoscimenti ottenuti nel corso 2023.

Alla conferenza parteciperanno Asha Alexander , Preside della GEMS Legacy School ed Executive Leader del gruppo GEMS Education, Angus Mackay , Direttore della Divisione per il pianeta dell’ UNITAR (Istituto delle Nazioni Unite per la formazione e la ricerca) e responsabile programma di formazione per il cambiamento climatico UNCC Learn, di Linda Cruse , fondatrice di Race4Good , esperta di leadership internazionale, umanitaria e di Toby Gregory , Fondatore di Plastic Pledge e di Arabian Ocean Toby, che ha completato una regata di 5.000 km attraverso l'Oceano Atlantico per sensibilizzare l'opinione pubblica sugli oceani, sull'inquinamento da plastica.
 
Il 6 dicembre alle 18.00 Mariarosa Barazza, Sindaco di Cappella Maggiore, parteciperà ad un panel di relatori, tra i quali Fatima Ahmed-Farouta , Responsabile Mapping dell’UNDP, United Nations Development Program del Ghana, Prathivadi Anand , Professore di Public Policy e Sostenibilità dell’Università di Bradford, e i responsabili educativi del gruppo GEMS Education, insieme a giovani studenti ambasciatori per il cambiamento climatico. Giovedì 8 dicembre, alla Cop28 Green Zone , nella giornata dedicata all’educazione e ai giovani , Ketty Gallon, in qualità di rappresentante italiana del Programma di scambio ideato della GEMS Legacy School di Dubai, parteciperà ad una conferenza organizzata dal gruppo GEMS Education per raccontare le buone pratiche e i progetti realizzati dall’Istituto comprensivo di Cappella Maggiore, primo GEMS Hub school italiano, in sinergia con le amministrazioni e realtà del territorio.

La delegazione sarà composta da Ketty Gallon, rappresentante italiana del Programma GEMS Global Ambassadors, Silvia Gasparetto, Coordinatrice del progetto per l’Istituto comprensivo di Cappella Maggiore, Luca Dal Paos, referente dell’Istituto comprensivo, Mariarosa Barazza, Sindaco di Cappella Maggiore, Tiziana Gottardi, Vice Presidente del Consorzio Vice Presidente Consorzio Pro Loco Prealpi.

Asha Alexander, Executive Leader - Climate Change di GEMS Education, e Preside della GEMS Legacy School, ideatrice della stessa conferenza SCOPE, è stata la prima preside accreditata dalla Nazioni Unite per il cambiamento climatico nel suo paese, per i suoi continui sforzi per incorporare l'alfabetizzazione climatica nelle scuole e le numerose iniziative rivolte a sensibilizzare sull'importanza della conservazione della natura.

L’invito a partecipare a questo evento internazionale è giunto proprio da Asha Alexander che, durante la sua prima visita ufficiale in Italia nell’ottobre 2022, avvenuta per ufficializzare lo scambio tra l’Istituto e la sua scuola e in occasione della 40ª Mostra Le Immagini della Fantasia di Sarmede, ha particolarmente apprezzato i progetti realizzati sulla sostenibilità e sulla valorizzazione del patrimonio paesaggistico, culturale ed ambientale dagli alunni delle scuole dell’Istituto comprensivo, condivisi anche con gli studenti della GEMS Legacy School. In particolare il progetto Giovani ambasciatori per la sostenibilità ha riscosso molto interesse: una buona pratica educativa, che ha visto il coinvolgimento dei giovani, quali attori fondamenti della società per la promozione di uno sviluppo sostenibile, conseguendo anche una menzione speciale dalla Rete dei Comuni Sostenibili. 

Non solo il progetto ha ottenuto il plauso per la capacità dell’Istituto scolastico di aver lavorato sinergicamente con le istituzioni pubbliche dei quattro comuni, le Pro Loco del territorio, il Dipartimento Territorio e Sistemi Agro-Forestali dell’Università di Padova e le diverse realtà associative, tra le quali Impatto aps, Radio Caldaia, per la realizzazione di molti progetti educativi di carattere ambientale nel corso di poco tempo.

Elvio Poloni, Preside dell’Istituto Comprensivo , ha dichiarato: “Siamo onorati dell’invito ed orgogliosi di quanto realizzato fino ad ora dai nostri ragazzi e docenti, senza i quali nulla di tutto questo sarebbe stato possibile. Sentirsi parte di un progetto di più ampio respiro ha innescato azioni e progetti virtuosi”. " Ambasciatori della sostenibilità è un progetto avviato dall’Istituto Comprensivo di Cappella Maggiore che ora coinvolge attivamente le amministrazioni dei 4 Comuni afferenti all’Istituto (Cappella Maggiore, Colle Umberto, Fregona e Sarmede) e le Pro Loco del territorio. È una grande scommessa sul futuro delle nostre comunità - affermano i Sindaci dei quattro Comuni coinvolti - lavorare insieme agli studenti delle nostre scuole sui temi dell’agenda 2030 dell’ONU ovvero sui temi della sostenibilità ambientale, economica e sociale del nostro mondo. 

Attraverso progetti concreti i ragazzi si impegnano a migliorare i luoghi in cui vivono e a far crescere su questi temi una cultura condivisa con insegnanti, famiglie, associazioni e istituzioni locali. La scuola e le altre istituzioni si incontrano e condividono azioni e obiettivi. È soprattutto questo “fare rete”, espressione del goal 17 dell’Agenda (Partnership per gli obiettivi) che presenteremo a Dubai alla Scope 23 e alla Cop28, quale "plusvalore" di responsabilità partecipata, consapevoli che in un tempo complesso come quello che stiamo vivendo è necessario aprirsi, confrontarsi e agire insieme a partire dal basso, con l'auspicio di essere copiati anche agli altri livelli istituzionali."

Nelle aule di una scuola dell’Istituto, per stimolare gli studenti a prendere consapevolezza dell’importanza dell’evento, che da oggi si terrà a Dubai fino al 12 dicembre 2023, si terrà una simulazione di una COP 28 degli studenti e delle studentesse, per far comprendere quanto sia fondamentale discutere, decidere e agire per arginare le conseguenze del cambiamento climatico.
Tiziana Gottardi, Vice Presidente Consorzio Pro Loco Prealpi, ha dichiarato: “come Consorzio Pro Loco Prealpi affianchiamo con entusiasmo ed emozione i nostri compagni di viaggio, l’Istituto Comprensivo, le Amministrazioni; abbiamo la fortuna di vivere un meraviglioso territorio e poter parlare di questa ricchezza naturale, ambientale e patrimoniale ad una platea internazionale di giovani studenti e studentesse ci permette di trasferire il nostro conoscere e di apprendere quanto avviene nel mondo. 

Sarà un’occasione di scambio arricchente e proficua anche per quanto in futuro vorremmo far ricadere sul territorio in materia di sostenibilità e buone pratiche quotidiane da adottare per consegnare ai nostri figli un mondo più prospero.” Ketty Gallon, rappresentante italiana del Programma GEMS Global Ambassadors , ha dichiarato: “ Durante il suo intervento alla COP 25, Asha Alexander aveva dichiarato fermamente di voler creare una rete virtuosa di scuole a livello internazionale, per condividere buone pratiche educative e per offrire opportunità di scambio e crescita agli studenti per affrontare le sfide del futuro. Ho semplicemente scelto di agire per la realizzazione di un grande sogno. Oggi sono particolarmente orgogliosa di aver avviato in Italia questo scambio di valore, che ci porterà a Dubai a confrontarci con altre realtà educative. 

L’istituto Italiano è il primo a livello internazionale ad essere entrato in rete con la scuola di Dubai, che oggi conta adesioni da diverse scuole provenienti dall’Indonesia, Malawi, India, Australia ed molti altri paesi”. Il progetto di scambio tra le due scuole ha stimolato insegnanti ed allievi della Gems Legacy School a realizzare alcune riproduzioni degli affreschi di Sarmede nelle pareti della scuola. La delegazione italiana potrà ammirarli durante la sua partecipazione alla conferenza. Il viaggio negli Emirati Arabi Uniti, sostenuto da Banca Prealpi San Biagio, Savno Servizi , offrirà anche l’occasione alla delegazione italiana di visitare la COP28, presso l’Expo City Dubai e di presentare il progetto di scambio a Valeria Di Santo, Presidente dell’Italian Social Club “ Associazione Italiana Dubai ”, associazione riconosciuta dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e direttrice dell’Italian Business Council Dubai & Northern Emirates.
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Ultimo aggiornamento: 02/12/2023 11:24