Cultura, Treviso, Vittorio Veneto

A Praderadego rinasce "Landro de la guera"

FOLLINA (TV) - Il passo di Praderadego, zona strategica sin dall’epoca romana, è sempre stato una fondamentale via di passaggio per i collegamenti con il Nord Europa. Situato a novecento metri di altitudine, e dunque proprio per la sua posizione startegica, Praderadego durante il primo conflitto mondiale è diventato una importante postazione militare.

Quello che è conosciuto dai follinesi come "Landro de la guera" (antro della guerra) è una grotta naturale utilizzata dai soldati dell’esercito autro-ungarico. Per tradizione e memoria popolare è riconosciuta come zona testimone di tragici eventi bellici, che conferiscono alla grotta stessa una forte valenza di sacralità. Per i forti valori storici e simbolici del luogo, e allo scopo di ricavarne un rifugio per la meditazione e la preghiera, il gruppo Alpini di Pieve di Soligo, in collaborazione con l'architetto Bruno Dal Col, ha recentemente avviato lavori di pulizia e manutenzione dell’intera area, che, grazie alla disponibilità del proprietario del fondo Angelo De Mari e alla generosità di Valentino Moro, è ora consacrata alla memoria e alla devozione.

L’artista è intervenuto nell’opera di riqualificazione delimitando l'area che accoglie la statua della Madonna, così da creare una sorta di recinto sacro al cui centro sorge l'icona mariana. A fare da basamento alla statua,
una lastra in ferro, che mostra un taglio: in realtà si tratta di un crocifisso stilizzato. A terra, di fronte a Maria, un catino in ferro, simile ad un'acquasantiera, raccoglie l'acqua che scende dalla roccia. Il bacile si trova in linea con il terzo elemento scultoreo, sempre in ferro: un inginocchiatoio la cui forma rimanda al tronco di un albero, da sempre al centro della poetica di Valentino Moro.

Ieri mattina (sabato 2 novembre) si è svolta la cerimonia di inaugurazione e di benedizione della grotta alla presenza del cardinale Beniamino Stella, il quale ha testimoniato la sua stima per la preziosa opera degli alpini: “Un antro destinato a diventare simbolo della pace e della fratellanza” ha ribadito nel suo intervento Albino Bertazzon, capogruppo degli Alpini di Pieve di Soligo, esprimendo la sua gratitudine per il lavoro di Valentino Moro, “l’artista amico delle penne nere”, del quale è stata elogiata la generosità.

Erano presenti, tra gli altri, il sindaco di Pieve di Soligo Stefano Soldan e la sindaca di Follina Paola Carniel, che si è rallegrata per il bel lavoro svolto e per il forte impatto emotivo e spirituale del luogo. Un forte il richiamo alla pace e alla fratellanza è venuto dal cardinale Beniamini Stella: “Nella giornata dedicata ai nostri cari defunti - ha detto - non dobbiamo dimenticare il sacrificio di quanti hanno donato la loro vita nelle due Guerre Mondiali. Oggi più di sempre, con i conflitti alle nostre porte che provocano tanta distruzione e inutile sofferenza, è imperativo invocare il dono della pace. Non un’utopia, ma un traguardo, una meta di vita che dobbiamo cercare nel quotidiano, prendendo ispirazione dagli ideali di vita dei Vangeli e mettendo in campo giustizia e mitezza, perché dove c’è bontà e giustizia, c’è felicità”.
Cultura, Pordenone, Friuli V.G.

San Vito Musica, “Centenario Fauré: il Requiem”

SAN VITO AL TAGLIAMENTO (PN) - La Stagione 2024 di San Vito Musica, organizzata dall’Accademia d’archi Arrigoni a San Vito al Tagliamento, prosegue con un appuntamento delle grandi occasioni: protagonisti l’Accademia d’archi Arrigoni e il Coro del Friuli Venezia Giulia; al loro fianco il Coro di Voci Bianche e le Giovani Voci Artemìa di Torviscosa e i solisti Mauro Borgioni e Delia Stabile; dirige il concerto la talentuosa bacchetta di Alessandro Cadario.

Prosegue San Vito Musica, la rassegna organizzata dall’Accademia d’archi Arrigoni a San Vito al Tagliamento: un articolato e suggestivo percorso di ricerca, che si snoda fino a dicembre, attraverso repertori poco frequentati e di grande qualità.

Domenica 3 novembre, alle ore 16.00, al Duomo di San Vito, è la volta del solenne concerto, a ingresso libero, “Centenario Fauré: il Requiem”
Nell’anniversario della morte del grande compositore francese, l’Accademia d’archi Arrigoni propone il celebre Requiem op. 48 (nella sua prima versione): un’opera di grandissima suggestione, summa del pensiero e della poetica di Fauré.

Per l’occasione all’Arrigoni si affiancano il Coro del Friuli Venezia Giulia (diretto da Anna Molaro), il Coro di Voci Bianche e le Giovani Voci Artemìa di Torviscosa (diretti da Denis Monte) e i solisti Mauro Borgioni (baritono) e Delia Stabile (soprano). Dirige il concerto Alessandro Cadario, fra i più brillanti direttori della nuova generazione.

A completare il programma le pagine di altri tre compositori francesi: Albert Roussel (Sinfonietta op. 52), Claude Debussy (la celebre Danse sacrée et danse profane) e Maurice Ravel (Cinq mélodies populaires grecques, nell’orchestrazione dello stesso Cadario).

L’Accademia d’archi Arrigoni, associazione culturale di San Vito al Tagliamento dal 2009 si muove con la vocazione di formare giovani musicisti nell’ambito della musica da camera e orchestrale. Rinomato centro di alta formazione, l’Accademia coltiva inoltre una compagine orchestrale molto attiva, di cui fanno parte gli allievi dei corsi e molti altri talenti. L’orchestra suona, al fianco di direttori e solisti di fama internazionale, in diverse e prestigiose piazze italiane ed estere. Oltre alla rassegna San Vito Musica, tra le attività dell’Accademia spicca il Concorso Internazionale “Piccolo Violino Magico” - unicum nel suo genere - competizione riservata a giovani violinisti fino a tredici anni, provenienti da ogni continente.

Nato nel 2001, il Coro del Friuli Venezia Giulia ha al suo attivo oltre 500 concerti in Italia ed Europa e, grazie alla sua gestione modulare, interpreta con duttilità ogni tipo di repertorio.

Presente nei più importanti festival a livello internazionale (Monteverdi di Cremona, Società del Quartetto di Milano, Musikverein di Klagenfurt, Wien Musikwoche, Ravenna Festival, MITO Settembre Musica), ha collaborato con numerose orchestre italiane ed europee ed è stato diretto da oltre sessanta direttori, tra i quali spiccano i nomi di Muti, Leonhardt, Koopman e Bacalov (di cui ha eseguito, in prima assoluta, Estaba la Madre, dedicata alle madri di Plaza de Mayo).

Ha collaborato con rinomati interpreti della musica antica, classica, contemporanea, jazz, etnica e pop, fra cui Mario Brunello, Andrea Bocelli, Tosca, Simone Cristicchi, J̌ivan Gasparyan, Markus Stockhausen ed Enrico Rava. Tra i progetti più ambiziosi del Coro figura l’esecuzione, nel corso degli anni, delle oltre duecento Cantate Sacre di J. S. Bach.

Il Direttore artistico del Coro è Cristiano Dell’Oste; in occasione del concerto sanvitese sarà Anna Molaro - violoncellista e musicista di ampio respiro, che ha stabilmente cura dell’Accademia (sezione giovanile) dell’omonimo coro.
Al fianco delle voci del Coro del Friuli Venezia Giulia sono le Voci Bianche e le Giovani Voci del Coro Artemìa di Torviscosa - sezioni dell’ampia compagine guidata da Denis Monte, direttore versatile e pluripremiato, tra i più attivi sulla scena del triveneto.

Direttore d’orchestra eclettico nel repertorio e attento alla prassi esecutiva dei diversi stili, Alessandro Cadario è Direttore ospite principale dell’Orchestra I Pomeriggi Musicali di Milano dal 2016. Ha diretto per i principali enti lirici e festival italiani e internazionali, salendo sul podio di importanti orchestre (Orchestra del Teatro Mariinskij di San Pietroburgo, Orchestra Filarmonica di Monte-Carlo, City Chamber Orchestra di Hong Kong, Orchestra del Teatro dell’Opera di Roma, del Regio di Torino, della Fenice di Venezia, per citarne soltanto alcune).

Tra i suoi impegni più recenti figurano la prima assoluta dell’opera Jeanne Dark di Fabio Vacchi al Maggio Musicale Fiorentino, il Messiah di Handel sul podio della Krakow Philarmonic Orchestra e la direzione di un Gala al Rossini Opera Festival 2024.

Dedica grande attenzione anche alla musica contemporanea che, considerata la sua duplice natura di direttore e compositore, interpreta con particolare dedizione. Ha diretto, infatti, numerose prime assolute di autori quali Bettinelli, Fedele, Galante, Tutino, Vacchi.

Completano l’organico del concerto le due voci soliste. Il baritono Mauro Borgioni, voce versatile e sensibile, si è specializzato a Parigi ed è noto in Europa e oltreoceano per le sue ottime interpretazioni barocche; ha cantato tra gli altri con Jordi Savall e Rinaldo Alessandrini, in sale come la Konzerthaus di Vienna, la Cité de la Musique di Parigi, il Teatro Regio di Torino e molte altre. La giovane soprano Delia Stabile - già Regina della Notte nel Flauto Magico di Mozart e Giannetta ne l’Elisir d’Amore di Donizetti - è docente di canto e collabora spesso come solista ai più vari repertori sinfonico corali.

San Vito Musica continua, domenica 24 novembre, alle ore 17.00, all’Antico Teatro Sociale Gian Giacomo Arrigoni, con il concerto “Repertorio e rarità”, che affianca a una delle opere iconiche della letteratura per pianoforte, l’elegante e malinconico Concerto per pianoforte e orchestra n. 2 di Chopin, a un’assoluta rarità, il Concerto per archi del compositore triestino Giulio Viozzi.

Protagonisti del concerto sono Antonio Di Cristofano, pianista di fama internazionale e appassionato promotore della cultura musicale, particolarmente attento alle nuove generazioni, e la Nuova Orchestra da Camera Ferruccio Busoni, la più antica orchestra da camera del Friuli Venezia Giulia; a dirigerli è Massimo Belli, dal 2000 Direttore della Busoni.

La Stagione San Vito Musica è proposta dall’Accademia d’archi Arrigoni con il sostegno del Comune di San Vito al Tagliamento, della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia – Io Sono FVG, del Ministero della Cultura, di AIAM Associazione Italiana Attività Musicali e del CIDIM Comitato Nazionale Italiano Musica. Al fianco dell’Arrigoni anche i partner Ambiente Servizi, Studio Tecnico Ing. Alberto Cividini, MIDJ e Metalferramenta.
Treviso, Veneto, Turismo

Modelli di turismo sostenibile e di comunicazione inter-linguistica 

TREVISO - Si è tenuto nei giorni scorsi a Treviso, presso la Sala Conferenze della Camera di Commercio in Piazza Borsa, l'evento Modelli di turismo sostenibile e di comunicazione inter-linguistica per la valorizzazione delle ‘aree interne’, promosso dal Dipartimento di Economia dell’Università Ca’ Foscari Venezia, in collaborazione con il Campus Treviso e la Camera di Commercio di Treviso-Belluno|Dolomiti.

Dopo un’estate nel corso della quale il dibattito è stato monopolizzato dal fenomeno dell’ “overtourism”, o del consumo turistico frettoloso e massivo, l’evento ha avuto come obiettivo quello di riflettere sulle strategie funzionali a valorizzare un’offerta turistico-culturale diffusa nel territorio: attenta alle specificità, alle aree meno conosciute, ma pur sempre riconducibile ad un visione d’insieme, ad un filo narrativo comune, che permetta al turista di cogliere quale esperienza distintiva possa vivere in un determinato contesto. Così da incentivarlo a trattenersi, a scegliere quel contesto come destinazione privilegiata dei suoi viaggi.

Dentro questa cornice, ribadita nei saluti istituzionali dal Presidente della Camera di Commercio di Treviso-Belluno, Mario Pozza, il programma è stato ricco di interventi, coinvolgendo professionisti e rappresentanti del settore turistico, culturale ed economico.

Nella prima parte è stato presentato un caso concreto, come quello del Museo Ebraico di Lecce, esempio di valorizzazione culturale e sviluppo turistico sostenibile, grazie agli interventi del Prof. David Katan dell'Università del Salento e del Dott. Michelangelo Mazzotta, co-fondatore del museo.

Tra i temi chiave affrontati, il ruolo delle tecnologie digitali nello sviluppo e promozione dei territori interni, trattato dal Dott. Alfonso Santaniello, Presidente di Conform S.C.A.R.L., sotto la moderazione della Prof.ssa Mirella Agorni dell'Università Ca’ Foscari Venezia.

Uno dei momenti più attesi è stata la Tavola Rotonda intitolata: “Turismi e turisti, valorizzazione diffusa dei territori, data intelligence territoriale: cosa si sta facendo?”, alla quale ha partecipato direttamente anche Mario Pozza Presidente della Camera di Commercio di Treviso-Belluno | Dolomiti.

Pozza ha sottolineato l’importanza della collaborazione tra enti pubblici, operatori locali e istituzioni accademiche per vincere la sfida di una più accorta segmentazione dell’offerta, che non deve significare parcellizzazione e sovrapposizione di iniziative. “Per la provincia di Treviso – sostiene Pozza - l’obiettivo è quello di trattenere più giorni il turista nel nostro territorio, non solo perché siamo vicini a Venezia, ma anche perché scopre un’offerta integrata di luoghi, visite a tema, pratiche sportive all’aria aperta, proposte culturali ed enogastronomiche davvero ad ampio spettro. Anche per la provincia di Belluno – continua il Presidente - dobbiamo essere capaci di compendiare la forza dei tradizionali attrattori della montagna con un’offerta diffusa che riesca a diventare, proprio con riferimento alle c.d. “aree interne”, turismo di comunità, esperienza autentica del territorio, del suo ambiente naturale, delle sue tipicità agroalimentari, del suo artigianato.

E questa, se volete – chiude Pozza - è anche la sfida connessa alla legacy di Milano-Cortina 2026, che potremo dire vinta nel momento in cui l’appassionato di sci tornerà nel nostro territorio anche richiamato dalla bellezza dei borghi più appartati, ma non privi di servizi e di connettività.”

Fondamentale, per questa sfida, un approccio alla programmazione turistica guidato dai dati: su questo tema è intervenuto subito Stefan Marchioro, Direzione Turismo della Regione del Veneto, referente dell’Osservatorio del Turismo Regionale Federato, vero e proprio strumento di data intelligence territoriale per un’analisi a grana fine dei flussi, delle esigenze e dei feed-back dei turisti, segmentato per destinazioni.

La Tavola Rotonda è poi proseguita con i contributi di Emanuela de Zanna Presidentessa della Fondazione DMO Dolomiti Bellunesi, Giulia Casagrande Presidentessa della Fondazione Marca Treviso, Florian von Stepski-Doliwa dell'Associazione per le Ville Venete, Giovanni Cher Presidente di Federalberghi Treviso, Federica Montaguti Ricercatrice Senior del CISET, Mario Volpe docente dell'Università Ca’ Foscari Venezia. La discussione è stata moderata da Federico Callegari, direttore dell'Osservatorio Economico Sociale di Treviso e Belluno. 
Cultura, Veneto

23 marzo 2025, la Giornata dei Colli Veneti. Avviso per raccolta progetti

VENEZIA - “La giornata dei Colli Veneti, istituita con la legge regionale, è un’occasione preziosa che offre l’opportunità per salutare la prima domenica di primavera vivendo una giornata all’aria aperta immersi nell’atmosfera irripetibile dei colli veneti. Un patrimonio paesaggistico unico al mondo, patrimonio inesauribile di bellezza ed esperienze naturalistiche, culturali ed eno-gastronomiche. Rivolgo l’invito alle associazioni attive sul territorio a rispondere al bando con progetti che sono certo sapranno rispondere alle aspettative”.

L’assessore regionale alla Cultura, Cristiano Corazzari, annuncia così la pubblicazione dell’Avviso pubblico per la raccolta di progetti di valorizzazione delle Colline Venete da realizzare in occasione della quinta edizione della Giornata dei Colli Veneti in programma il 23 marzo 2025, ai sensi della legge regionale 25/2021. Il bando si chiuderà il 31 dicembre, dopo l'approvazione della legge regionale di bilancio, poi ci sarà la fase istruttoria che terminerà con l’approvazione delle graduatorie.

“Quest’anno abbiamo scelto di anticipare i termini per presentare iniziative per la Giornata dei Colli veneti con l’intento di dare un più ampio margine alle associazioni per ideare e organizzare i vari eventi – aggiunge Corazzari-. Siamo quest’anno alla quinta edizione della Giornata e l’obiettivo è far crescere ancora di più questo appuntamento con lo sguardo rivolto alla promozione di uno sviluppo sostenibile nell’ambito della cooperazione tra comunità locali e tra aree urbane e aree collinari. Lo scorso anno i numeri sono stati importanti: grazie a Unpli Veneto e alle Pro loco sono stati organizzati oltre 300 eventi, solo nella giornata dei Colli Veneti, e oltre mille durante l'anno, coinvolgendo tutte le 12 aree interessate all'iniziativa che valorizza storia, cultura, tradizione. Grazie a questa Giornata promuoviamo il territorio, i prodotti tipici, le nostre tradizioni ed una fortissima identità culturale, perché è nei Colli Veneti che si esprime l’anima più vera del Veneto”.
Treviso, Vittorio Veneto

“Prevenzione è rivoluzione”: incontro pubblico con il prof. Silvio Garattini

VITTORIO VENETO (TV) – L’Amministrazione Comunale di Vittorio Veneto invita i cittadini a partecipare ad un incontro pubblico sul delicato tema della prevenzione, con il celebre oncologo, farmacologo e ricercatore di fama mondiale prof. Silvio Garattini.

Il Prof. Garattini è un luminare conosciuto in tutto il mondo, fondatore dell’Istituto Mario Negri di Milano, noto al grande pubblico per i suoi interventi precisi, dettagliati, condivisi e pacati durante il periodo COVID.

Uno dei suoi principali interessi di ricerca è da sempre stata la prevenzione, nelle sue varie applicazioni: prevenzione che vede proprio nella sanità pubblica, di cui il professor Garattini è da sempre un portabandiera entusiasta e convinto, il luogo ove naturalmente esplicarsi.

Sin dagli anni ‘90 il prof. Garattini è stato vicino all’Ospedale di Vittorio Veneto, con la struttura della chirurgia generale: proprio con la chirurgia di Vittorio Veneto e l’Istituto Mario Negri, sotto l’egida di tutte le maggiori Società Scientifiche Italiane ed Europee, sono state redatte e pubblicate le prime linee guide sul ricorso alla laparoscopia nelle varie urgenze addominali.

Il Professor Garattini, durante la serata di giovedì 7 novembre, parlerà dell’importanza della prevenzione, come vera rivoluzionaria cura e come questa prevenzione/rivoluzione deve essere appannaggio del nostro sistema sanitario nazionale, in tutte le sue strutture ospedaliere, piccole e grandi, accademiche e non.

L’evento, patrocinato dalla Regione Veneto e dalla ULSS 2, è inserito all’interno delle iniziative del progetto Shares, ideato e coordinato dall’assessorato alla città inclusiva del Comune di Vittorio Veneto, per migliorare l’equilibrio fisico, psicologico e per la socializzazione delle persone anziane di Vittorio Veneto, con particolare attenzione al quartiere di Ceneda.

La conferenza si terrà giovedì 7 novembre alle ore 19.00 presso l’Aula Magna del Seminario Vescovile, con ingresso gratuito

Laura Ceccarini, assessore alla città inclusiva e solidale di Vittorio Veneto: “E’ un grande onore per la nostra città poter accogliere un ospite così importante, che ci illustrerà il suo punto di vista sul tema della sanità e della prevenzione: invitiamo tutti i cittadini a partecipare per poter acquisire sempre maggior consapevolezza sulle azioni positive che si possono intraprendere nella vita di tutti i giorni per vivere meglio e in salute”



Trentino A.A.

33ª edizione del Merano Wine Festival: un viaggio tra eccellenza e sostenibilità

MERANO - A Merano, dall’8 al 12 novembre 2024 torna uno degli eventi più attesi dagli amanti del vino e del gusto: la 33ª edizione del Merano Wine Festival. Quest’anno, l’iconica manifestazione si prepara a stupire ancora una volta, con un’attenzione particolare alla sostenibilità, all’innovazione e alla valorizzazione delle eccellenze enogastronomiche.

Fondato nel 1992 da Helmuth Köcher, il Merano Wine Festival è cresciuto negli anni fino a diventare uno degli eventi enogastronomici più rinomati a livello internazionale. La selezione accurata dei prodotti è da sempre il marchio distintivo del festival: solo i vini che superano una rigorosa selezione possono essere esposti, garantendo ai visitatori la possibilità di degustare le migliori etichette italiane e internazionali.

Oltre 300 case vinicole, selezionate tra le eccellenze italiane e del mondo, avranno l’onore di presentare i propri vini nei maestosi spazi del Kurhaus, simbolo della città di Merano. A loro si affiancheranno produttori di alta gastronomia e distillati, per un’offerta che va ben oltre il vino.

Quest’anno, il focus principale sarà la sostenibilità, un tema cruciale per l’industria vinicola e gastronomica moderna. “La sostenibilità non è più un’opzione, ma una necessità”, ha dichiarato Köcher durante la conferenza stampa di presentazione. Il festival si propone di esplorare e promuovere pratiche agricole e vitivinicole rispettose dell’ambiente, senza però rinunciare alla qualità. Tra le novità della 33ª edizione, ci sarà uno spazio dedicato ai produttori che applicano metodi biologici e biodinamici, per una viticoltura più responsabile e consapevole.

Uno dei momenti più attesi del festival sono le Masterclass, che offrono ai partecipanti la possibilità di approfondire la conoscenza di vitigni particolari o regioni vinicole emergenti. Tra i protagonisti di quest’anno spiccano le degustazioni dedicate ai grandi vini italiani, con un occhio di riguardo per il Barolo, il Brunello di Montalcino e l’Amarone della Valpolicella, accompagnati da vini internazionali provenienti da Francia, Spagna e Germania.

Non solo tradizione, ma anche innovazione. Il Merano Wine Festival premia le realtà che più si distinguono per l’innovazione enologica con il prestigioso WineHunter Award, un riconoscimento che verrà assegnato durante la cerimonia di apertura. I vincitori rappresentano le migliori espressioni del connubio tra ricerca e qualità, riconosciuti non solo per le caratteristiche organolettiche, ma anche per l’impegno verso la sostenibilità e l’innovazione.

Come ogni anno, l’evento non si limita al vino. Nella sezione Gourmet Arena, si darà spazio alle eccellenze gastronomiche italiane ed internazionali, con la presenza di chef stellati che offriranno dimostrazioni e degustazioni. Non mancheranno, inoltre, stand dedicati ai migliori distillati e birre artigianali, per un’esperienza gustativa a 360 gradi.
Il Merano Wine Festival non è solo un evento per appassionati e addetti ai lavori, ma un vero e proprio festival culturale. Durante i cinque giorni, Merano sarà animata da conferenze, incontri e momenti di riflessione su temi come l’ecologia, l’evoluzione del mercato vinicolo e il turismo sostenibile. L’obiettivo è creare un dialogo aperto e costruttivo tra produttori, consumatori e istituzioni.

La 33ª edizione del Merano Wine Festival promette di essere un viaggio sensoriale unico, all’insegna dell’eccellenza e del rispetto per l’ambiente. Con la partecipazione di produttori di fama internazionale, chef di prestigio e la bellezza della città di Merano come cornice, il festival si conferma un appuntamento imperdibile per gli amanti del buon vino e della buona cucina.

Appassionati e professionisti del settore sono pronti a brindare all’innovazione, alla qualità e al futuro sostenibile del mondo enogastronomico.

Alberto Franceschi 
Cultura, Treviso, Vittorio Veneto

Venezia, presentata la Mostra Internazionale per l'Infanzia di Sarmede

VENEZIA - È stata presentata il 31 ottobre a palazzo Ferro Fini la 42^ edizione della Mostra Internazionale per l'Infanzia ‘Le Immagini della Fantasia’ di Sarmede, alla presenza del Presidente del Consiglio regionale del Veneto, Roberto Ciambetti, del Presidente della Quinta commissione, Sonia Brescacin, del consigliere regionale Tommaso Razzolini, del Sindaco di Sarmede, Larry Pizzol, del Presidente della Fondazione Štěpán Zavřel, Uberto Di Remigio, e della curatrice dell’offerta formativa della Scuola internazionale di illustrazione, Silvia Paccassoni.

Il Presidente del Consiglio regionale del Veneto, Roberto Ciambetti, ha portato i saluti istituzionali, ricordando che “ormai la presentazione della Mostra di Sarmede è diventata un appuntamento fisso qui a palazzo Ferro Fini. A questa tradizione siamo particolarmente affezionati, dato che ‘Le Immagini della Fantasia’ celebrano l’arte dell’illustrazione per l’infanzia ed esaltano la grande capacità dell’immaginazione umana, facendo della Mostra di Sarmede un punto di riferimento assoluto nel panorama culturale italiano proprio in forza del concentrato di espressività che essa sa promanare. A Sarmede si celebra il presente con uno sguardo rivolto al futuro, ci si immerge in un mondo magico, dove l’educazione viene promossa attraverso l’arte e i bambini vengono incoraggiati a sviluppare la loro creatività. Si raccontano storie capaci di ispirare generazioni di persone, ma Sarmede attira anche artisti e illustratori da tutto il mondo, che lì si incontrano e scambiano conoscenze ed esperienze; è una piattaforma per lanciare talenti emergenti”.

Il Presidente della Quinta commissione consiliare, Sonia Brescacin (Lega- LV), ha posto l’accento sulla “grande professionalità e la visione umana con cui la Fondazione Štěpán Zavřel continua negli anni a portare avanti un progetto importante per l’intera Regione Veneto. Sarmede è il paese dove la favola diventa realtà, dove i sogni dei bambini diventano tangibili. Ma offre anche agli adulti una occasione di riscoperta e di crescita, respirando messaggi di libertà e assaporando l’arte a 360 gradi”.

Il consigliere regionale Tommaso Razzolini (FdI) ha riconosciuto “il prezioso lavoro portato avanti dalla Fondazione Štěpán Zavřel e dall’amministrazione comunale di Sarmede”. “Nella vita – ha osservato Razzolini - è importante, almeno quando si è bambini, coltivare sogni e fantasie, per poi cercare di realizzarli. E ‘Le Immagini della Fantasia’ racchiudono un significato particolare anche sotto questo aspetto”.

Il Sindaco di Sarmede, Larry Pizzol, ha ricordato che “quest’anno il progetto culturale ‘Le Immagini della Fantasia’ è giunto alla 42^ edizione e il filo conduttore sarà il tema del gioco, che è un elemento formante e una modalità di crescita per i bambini. Per gli adulti, invece, il gioco rappresenta uno strumento per condividere regole e per assaporare la libertà a 360 gradi, quale elemento imprescindibile della vita umana, dalla nascita alla morte; ma anche un momento di pace, che va intesa non tanto come assenza di conflitti, bensì come garanzia e rispetto per i diritti sociali e umani di ogni persona. E la presenza dell’ospite d’onore, l’iraniana Narges Mohammadi, assume un significato ancora più pregnante alla luce dei conflitti in atto. Per i più grandi, il gioco è anche un mezzo per resuscitare i ricordi, le emozioni e le fantasie che la vita quotidiana costringe a reprimere”.

“‘Le Immagini della Fantasia’ è una Mostra articolata in quattro sezioni (Ospite d’onore, Tema, Panorama e Pedagogia), che consente ai bambini di sognare e di dare spazio all’immaginazione, proprio grazie alle fiabe, e offre agli adulti una preziosa occasione per maturare una riflessione logica e razionale, ma anche interiore - ha chiosato Pizzol – E’ costituita da oltre duecento opere realizzate da ventidue illustratrici e illustratori provenienti da quattrodici Paesi”.

Uberto Di Remigio, Presidente della Fondazione Štěpán Zavřel, ha evidenziato come “Sarmede, grazie alla Mostra internazionale ‘Le Immagini della Fantasia’, ha costruito un ecosistema culturale basato sull’illustrazione, grazie a un artista straordinario quale Štěpán Zavřel. E il 23 ottobre scorso, presso la città di Pilsen, l’Università di West Bohemia, Facoltà di Art e Design, nel corso del Symposio dal tema ‘Freedom is my home’, alla presenza del ministro della Cultura della Repubblica Ceca, Martin Baxa, ha assegnato alla Fondazione Štěpán Zavřel il Premio ‘Jiri Trnka 2024’, in considerazione del grande contributo dato dalla Fondazione stessa alla promozione e alla diffusione dell’‘Albo illustrato per l’infanzia’. Ho provato una grandissima emozione nel ritirare questo premio, perché esso è stato assolutamente meritato: dopo 25 anni dalla morte di Štěpán Zavřel, artista e profugo rifugiatosi in Italia nel 1959, è stata rimarginata una profonda ferita che gli era stata inferta dal suo Paese, allora governato da una dittatura comunista, accordando finalmente a lui il giusto riconoscimento come grande artista.

Ma accanto alla Mostra ‘Le Immagini della Fantasia’, è stata creata anche una scuola internazionale d’illustrazione, il centro formativo della Fondazione Štěpán Zavřel, nata nel 1988 dal sogno del grande illustratore ceco, che è stata la prima realtà in Italia ad offrire corsi specializzati in illustrazione per ragazzi e che incarna ancora oggi l’ideale educativo e formativo intorno a cui si condensa l’identità della Fondazione e lo spirito stesso del ‘Paese della fiaba’. E ancora: il Museo e, dall’anno scorso, la Mostra permanente ‘Il Sole ritrovato’, che ricostruisce la storia dell’interessante comunità di artisti stranieri, in particolare della Repubblica Ceca, che ha costituito l’ossatura di tutta la Mostra”.

“In contemporanea con la Mostra internazionale, che verrà inaugurata a Sarmede il 9 novembre 2024, ci saranno altre sette Mostre allestite con le opere della Fondazione Štěpán Zavřel – ha concluso Uberto Di Remigio – ‘Pinocchio in galleria’, dal 3 ottobre all’8 dicembre 2024, a Vittorio Veneto, presso la Galleria Villa Croze; ‘Le Immagini della Fantasia, selezione 40’, dall’8 ottobre 2024 al 6 gennaio 2025, a Siena, presso il Museo d’arte per bambini; ‘Le Immagini della Fantasia 37 e 38. Vita segreta degli oggetti e selve domestiche’, in programma dal 12 ottobre al 15 dicembre 2024, a Lavis di Trento, presso palazzo Maffei; ‘Le Immagini della Fantasia- selezione ospiti d’onore’, in programma dal 21 ottobre al 12 dicembre 2024, in repubblica Ceca, a Plisen, presso la Ladislav Sutnar Gallery; ‘Le immagini della Fantasia 39’, da 26 ottobre al 24 novembre 2024, a Camposampiero, in provincia di Padova, presso il teatro Ferrari; ‘Le Immagini della Fantasia 41’, dal 16 novembre 2024 al 19 gennaio 2025, a Tolmezzo, presso palazzo Frisacco; ‘Il Sole ritrovato. L’illustrazione del secondo Novecento’, in programma a Sarmede dal 7 dicembre 2024 al 2 marzo 2025, a Jesolo, presso il JMuseo”.

Silvia Paccassoni, curatrice dell’offerta formativa della Scuola internazionale di illustrazione, ha messo in rilievo “due sotto tracce, due elementi che caratterizzano la Mostra e che il curatore ha messo in rilievo all’interno dei testi critici del catalogo: il collage e lo stile naif, che fanno parte dell’arte e che raccontano qualcos’altro. In particolare, il collage è una tecnica artistica particolarmente utilizzata dall'ospite d’onore, Narges Mohammadi, ma anche da altri illustratori, che mette assieme tanti piccoli elementi diversi che, presi singolarmente, magari hanno poco significato, ma che nel complesso acquisiscono molto valore, creando una narrazione complessa, ricca di sfumature e priva di limiti netti, una metafora dell’idea di arte e di vita. Lo stile naif, invece, racchiude in sé spontaneità, stupore e meraviglia, emozioni tipiche dell’infanzia.

E la Mostra ‘Le Immagini della Fantasia’ ci fa immergere in questa condizione di meraviglia, consentendo agli adulti di recuperare una parte di sé, spesso silenziata o dimenticata, che invece rappresenta la vera ricchezza, il valore più autentico dell’esperienza artistica”.
Treviso, Vittorio Veneto

4 novembre a Vittorio Veneto: il programma delle iniziative 

VITTORIO VENETO (TV) – L’ amministrazione comunale di Vittorio Veneto invita i cittadini a partecipare alle manifestazioni pubbliche previste per il giorno 4 novembre, nella giornata dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate, nonché 106° anniversario della fine della prima guerra mondiale.

L’appuntamento è alle 9.30 in viale Vittorio Emanuele II, per la deposizione della corona al monumento ai cavalieri di Vittorio Veneto. Il corteo si sposterà poi in piazza del Popolo per la cerimonia solenne di commemorazione ai caduti, con l’alzabandiera alla presenza delle autorità civili, militari e religiose e delle associazioni combattentistiche e d’arma.

Alle 16, presso il Sacrario delle bandiere nel foro boario di Serravalle, verrà celebrata la Santa Messa in memoria dei caduti. Conclusione alle 17, sempre in piazza del Popolo, per l'ammaina bandiera.

Il sindaco di Vittorio Veneto Mirella Balliana: “E’ importante dare onore al calendario civico, celebrando questi importanti momenti di condivisione della nostra storia con i cittadini: invito i vittoriesi a partecipare ai diversi momenti del 4 novembre, che abbiamo diluito nell’arco dell’intera giornata proprio per venire incontro alle diverse esigenze delle fasce della popolazione. Essere presenti significa fare parte di una comunità non solo locale, ma nazionale, unita nella celebrazione delle Forze Armate come presidio di pace e civiltà”

Dalle ore 08:00 alle ore 13:00, sarà istituito il divieto di sosta con rimozione forzata eccetto autorità e veicoli militari in: viale della vittoria (piazzetta delle generali), via Brandolini (tratto da Piazza Medaglie d’Oro a via Fogazzaro), viale Vittorio Emanuele II (tratto da via Nannetti a via Dante ambo i sensi di marcia; dalle ore 09:30 alle ore 11:00, il divieto di transito in: viale della vittoria (tratto tra viale Trento e Trieste nord e sud, compresa piazzetta delle Generali), piazza del Popolo laterale nord, largo Cavallotti limitatamente alla porzione a nord dell’attraversamento pedonale che conduce dal viale della Vittoria a Galleria Concordia.
Treviso, Vittorio Veneto

Battute finali per la 80^ Festa dei Marroni di Combai

Gran finale per la Festa dei Marroni di Combai. L’80^ edizione si appresta a vivere l’ultimo weekend di eventi che avranno il loro clou con gli Spettacoli del Mister e con BoscAR-T. Dopo le spettacolari performance degli scorsi anni – culminate nella creazione delle gigantesche installazioni di un gallo e del Biss badaliss e del Mazarol – a Combai sta per fare la sua comparsa un’altra fantastica creatura che andrà ad animare il bosco in località Pardolin.

C’è grande attesa e curiosità intorno al soggetto scelto per l’edizione 2024 dall'artista del legno Pietro Colmellere, ideatore di BoscAR-T , la cui mission è creare arte nel bosco, utilizzando esclusivamente rami, legna e rovi trovati in loco, che intrecciati e annodati sapientemente daranno forma a grandiose figure decorative. I lavori intorno all’installazione inizieranno venerdì 1°novembre per terminare domenica 3 novembre.

Venerdì 1° novembre alle ore 9:00 e alle 11:00 Passeggiata tra i castagneti . Dalle ore 17:30 tornano gli Spettacoli del Mistero. Leggende e misteri del bosco. Passeggiata di circa cinque chilometri nel folto del bosco di Combai con letture e musica. Cena con lo spiedo.

Sabato 2 novembre Passeggiata “Tra gli scultori: viaggio tra arte e natura”. Pranzo con gnocchi ai marroni e rotolo ai marroni. Dalle ore 14:00 apertura della Fantastica via e, per tutto il pomeriggio, “Storie di fili e intrecci per tessere la memoria”.

Domenica 3 novembre alle ore 10:00 Passeggiata geologica per scoprire “Rocce e paesaggi”. Alle ore 10:00 apertura della Fantastica via . Alle 12:00 nel cortile della canonica, ristoro con specialità a base di marroni a cura di Agricombai. Alle 13:30 degustazione marroni in Colle di Ronch e dalle ore 14:00 note di musica tra i castagni di Borgo Colmellere con “Il pianista fuori posto”.

Proseguono le mostre: “Cinquant’anni di forme e colori” di Lino Fiorentin e Franco Murer e “Emigranti in un clic” . Ogni domenica, dalle 13:30 alle 20:00, sarà attivo il servizio gratuito bus navetta da Miane.
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Ultimo aggiornamento: 03/11/2024 09:54