Treviso, Vittorio Veneto

Invito alla segnalazione dei candidati per le Civiche Benemerenze 2024

VITTORIO VENETO (TV) – L’ Amministrazione Comunale di Vittorio Veneto avvisa i singoli cittadini, gli Enti o le Associazioni vittoriesi possono segnalare i soggetti ritenuti degni di essere pubblicamente riconosciuti mediante la Civica Benemerenza.

La Civica Benemerenza è un riconoscimento istituito dal Comune di Vittorio Veneto nel 2023: viene assegnata con cadenza annuale da una Commissione composta da Sindaco, Presidente del Consiglio Comunale e Capigruppo Consiliari, che si riunisce per conferire speciali segni di benemerenza al fine di indicare alla pubblica stima l’attività di tutti coloro che abbiano in qualsiasi modo giovato alla Città, sia rendendone più alto il prestigio attraverso le loro personali virtù, sia servendo con disinteressata dedizione le singole istituzioni.

Le Civiche Benemerenze sono destinate a premiare cittadini vittoriesi, Enti od Associazioni, che svolgono la loro attività prevalente nel Comune di Vittorio Veneto, che nella comunità cittadina si siano particolarmente distinti nel campo delle scienze, delle lettere, della medicina, delle arti, dell’industria, del lavoro, della scuola, dello sport, con iniziative di carattere sociale, assistenziale o filantropico, con particolari attività di collaborazione alle attività della pubblica amministrazione, con atti di coraggio e di abnegazione civica improntati ai valori di altruismo e solidarietà, nella difesa della vita in tutte le sue manifestazioni e nella promozione delle culture locali, della cultura italiana ed europea e dei valori etico-sociali fondamentali in cui i cittadini si riconoscano.

Le Civiche Benemerenze possono essere concesse anche alla memoria e gli assegnatari verranno iscritti nell’Albo delle Civiche Benemerenze. Per casi del tutto eccezionali è prevista, con cadenza biennale, la speciale benemerenza Grande Medaglia d’Oro, consistente in una medaglia d’oro 18 carati, riportante lo stemma del Comune e in corona la dicitura “Città di Vittorio Veneto” e sul retro il nome della persona o Ente/Associazione benemerita con la data di attribuzione della benemerenza.

Le segnalazioni devono essere presentate all’ufficio Protocollo del Comune, accompagnate da una breve biografia della persona, Ente o Associazione segnalato e una relazione documentata ed esauriente, che costituisce il motivo dell’assegnazione della Benemerenza.

Il Sindaco di Vittorio Veneto Mirella Balliana: “E’ la prima volta che il Comune di Vittorio Veneto si accinge a conferire questo importante riconoscimento, istituito lo scorso anno dalla precedente Amministrazione e che con grande senso di responsabilità e di continuità assegneremo a gennaio 2025, in occasione della Festa di San Tiziano. Invitiamo i cittadini e le associazioni a segnalarci le persone o le associazioni che rendono lustro alla nostra comunità: ricordo che da regolamento è previsto anche una categoria speciale per gli under 34, per cui siamo ben felici di accogliere anche le possibili candidature di giovani che si stanno distinguendo nel loro percorso di crescita”.





Treviso, Veneto

Guardando le stelle: in ricordo del Prof. Giuliano Romano

TREVISO - L'Ateneo di Treviso, unitamente al Rotary Club di Treviso e con il patrocinio del Comune di Treviso, propone una iniziativa congiunta, aperta alla cittadinanza, per ricordare uno dei suoi più illustri consoci, il prof. Giuliano Romano (1923-2013) nel centenario della nascita. L'illustre astronomo di fama internazionale è stato una figura di notevole importanza nel panorama accademico internazionale e in quello culturale della sua città, per le sue scoperte nel campo dell'astronomia.

Grazie alle sue osservazioni celesti, iniziate nel 1946 con propri mezzi dal terrazzo della sua abitazione di Treviso, divenuta in seguito la Specola Ariel, è stato il primo astronomo dilettante al mondo e il primo italiano in assoluto a scoprire una supernova extragalattica. Ha inoltre identificato per la prima volta circa trecento stelle variabili, tra le quali la stella GR290, la c.d. Romano's Star, nella Galassia del Triangolo, a cui venne attribuito il nome del prof. Romano.

Quest’ultimo, negli anni giovanili, mentre frequentava il Liceo, amava portare il suo telescopio in Piazza dei Signori per mostrare e spiegare ai presenti le bellezze del cielo. L'Ateneo di Treviso, per omaggiarlo, ha pensato così di organizzare una serata pubblica di osservazione del cielo presso il bastione San Marco sulle Mura di Treviso, con la collaborazione del Gruppo Astrofili di Ponte di Piave.

Il Gruppo, particolarmente attivo sul territorio con proposte osservative in luoghi pubblici, metterà a disposizione della cittadinanza alcuni telescopi professionali per osservare visualmente la Luna, Giove e Saturno e altrettanti telescopi per l'osservazione di galassie, nebulose e altri oggetti peculiari del profondo cielo. Accessoriati con camere di ripresa molto sofisticate, che consentono di riprendere oggetti celesti molto deboli, questi strumenti permetteranno ai presenti di viaggiare virtualmente per milioni di anni luce alla scoperta di altri mondi.

Una serata, quindi, dedicata al cielo e ai suoi fenomeni, che verrà aperta, dopo i saluti di rito, con una presentazione multimediale introduttiva alle osservazioni. Un invito ad alzare la testa per imparare a conoscere l'universo che ci circonda perché, come ebbe a dire il prof. Romano in più occasioni: "....guardiamo troppo per terra".

L’appuntamento è fissato per sabato 14 settembre 2024, ore 20:00, con accesso libero, presso il bastione San Marco sulle mura di Treviso.

Treviso, Veneto

Una festa per i 20 anni di AIPD Marca Trevigiana

TREVISO - Sarà un pomeriggio all’insegna dello stare insieme e del divertimento quello previsto per sabato 14 settembre da AIPD Marca Trevigiana. I festeggiamenti inizieranno alle 16.30 con l’accoglienza dei partecipanti e si entrerà nel vivo già dalle 17 con truccabimbi, spazio morbido, giostrine in loco e laboratorio creativo per i piccoli ospiti. 

Largo al teatro alle ore 18 con lo spettacolo "La Gabbianella e il Gatto" a cura dell’associazione Farcela, tratto dalla storia di Luis Sepúlveda in grado di incantare ancora oggi grandi e bambini. È previsto alle 19 un discorso ufficiale da parte dell’associazione: la presidente Maria Grazia Lava racconterà le sfide e le gioie di questi 20 anni di attività al servizio delle persone Down e delle loro famiglie, traguardo raggiunto grazie al lavoro instancabile di volontari e professionisti e al sostegno di tantissime persone della comunità trevigiana. A seguire ci saranno aperitivo e cena: chi vorrà potrà cenare negli spazi dedicati ai festeggiamenti (previsti due menù con panino alla porchetta o cheesburger, accompagnati da birra o altra bibita), oppure usufruire della presenza del ristorante Barch e della sua proposta culinaria. Il dopocena è animato da DJ set di Dj Tizzer, balli e tanto divertimento per concludere la serata in grande stile.

L’avventura di AIPD Marca Trevigiana inizia il 4 ottobre 2004 per volontà di Maria Grazia Santolin, Arturo Villanova, Antonio Spagnol, Eugenio Gobbo, Mario Marin e Giuseppe Collotto – tutti genitori di ragazzi con sindrome di Down –, come costola territoriale dell’associazione presente in tutto il territorio nazionale. Negli anni ha visto una crescita costante, confermata non solo dal numero di persone e famiglie coinvolte nelle diverse attività e progetti, ma anche dall’attivazione di collaborazioni importanti nell’ambito della ricerca scientifica sulla sindrome di Down, ad esempio co-finanziando un dottorato di ricerca con l’Università di Trieste, grazie a cui continua ancora oggi a portare innovazione e a fare formazione sul territorio portando il proprio know-how. 

Tra i progetti più significativi e “storici” AIPD Marca Trevigiana annovera: “Pizza Amore Autonomia”, nato nel 2012 con l’erogazione di corsi di cucina e di sala per sviluppare nei ragazzi e nelle ragazze con sindrome di Down abilità da sfruttare anche in contesto lavorativo; “Lampadina”, che dal 2007 mira a promuovere e consolidare lo sviluppo delle autonomie proponendo degli interventi mirati di terapia occupazionale già nei primi anni di vita (dai 5 ai 10 anni), intuizione questa particolarmente importante che ha portato il progetto a essere poi proposto e implementato anche in altre sezioni di AIPD a livello nazionale.

Tra le collaborazioni nel territorio figurano anche quelle con realtà aziendali per la realizzazione di prodotti solidali: in particolare con l’Azienda Agricola Cecchetto dal 2004 l’associazione realizza una vendemmia speciale con il supporto di ragazzi e ragazze con sindrome di Down, che imbottigliano il vino e lo impreziosiscono con etichette creative disegnate a mano. Fiore all’occhiello dell’associazione, infine, è lo “spazio famiglie” – tra le poche realtà del territorio ad averne uno – pensato per dare supporto psicologico, momenti formativi, informativi e di condivisione a genitori, fratelli e familiari di persone con sindrome di Down.


“Sono stati vent’anni pieni di gioie, dolori e duro lavoro: è grazie all’impegno encomiabile di tanti volontari e professionisti che siamo arrivati fino a qui” dichiara con emozione la presidente di AIPD Marca Trevigiana, Maria Grazia Lava. “Il calore della comunità per noi è sempre stato di grande importanza e per questo abbiamo voluto festeggiare questo traguardo con tutte le persone che hanno partecipato, ci hanno sostenuti o semplicemente ci sono vicine. Continueremo con entusiasmo ed energia i nostri progetti: nel prossimo futuro lavoreremo molto sull’ampliamento del bacino di utenza, individuando grazie a un lavoro di network con le realtà e i servizi del territorio nuove persone cui proporre le nostre attività, sempre orientate all’autonomia delle persone con sindrome di Down. Nuove energie saranno dedicate alla Casa del cuore, un ambizioso progetto nato nel 2023 dall’esigenza di avere una nuova sede tutta nostra con spazi sufficientemente grandi per ospitare le persone che beneficiano delle nostre attività. Inoltre, vorremmo presto iniziare ad utilizzare la Casa del cuore anche per organizzare weekend di autonomia che aiutino ragazzi e ragazze con sindrome di Down a gettare le basi per la vita indipendente”.
Cultura, Treviso, Conegliano

Al Teatro Accademia di Conegliano lo spettacolo "il Barolo, musica e teatro"

CONEGLIANO (TV) - Al Teatro Accademia di Conegliano, il 18 settembre dalle ore 19.00, va in scena uno spettacolo da assaporare intensamente, presentato da La Strada del Barolo e grandi vini di Langa: “Il Barolo, musica e teatro”. È un concerto tributo, un’affabulazione teatrale, una degustazione di eccellenze. E tutto nell’arco di una serata. Si comincia con un breve saluto portato agli spettatori da Daniele Manzone, Direttore di Strada del Barolo e grandi vini di Langa.

Poi il sipario si apre, ed entra in scena Giorgio Lupano , attore di impronta teatrale diplomato alla scuola del Teatro Stabile di Torino con Luca Ronconi e talento poliedrico, che spazia dal cinema alla tv. Giorgio Lupano si esibirà in un monologo che partendo dal racconto delle origini della parola “vino” ci accompagna in un percorso che attraversa la storia del vino nel mondo e in Italia, fino ad arrivare alla storia del Barolo.
 
Un veloce cambio di scena, e sul palco iniziano a farsi strada le note immortali di un grandissimo compositore, Ennio Morricone, riarrangiate dal M° Massimo Scattolin.

Allievo di Andres Segovia e di Alirio Diaz, che ha definito quella di Massimo “... una squisita arte chitarristica e musicale...”. Si è specializzato nell’esecuzione dei principali concerti per chitarra e orchestra, ed è docente in corsi di perfezionamento in Italia e all’estero. È anche il primo chitarrista italiano titolare di cattedra di master al “Mozarteum” di Salisburgo.

Con Massimo Scattolin sul palco ci sarà anche Paolo Tagliamento, sublime violinista. Giovanissimo, si diploma a 15 anni con il massimo dei voti e menzione speciale al Conservatorio Giuseppe Verdi di Milano. Nel 2015 conquista il primo premio al Concorso internazionale di violino “Premio Rodolfo Lipizer” di Gorizia, diventando il primo e fino ad oggi unico vincitore italiano nella storia del concorso. Attualmente si perfeziona con Ana Chumachenco presso la Hochschule fur Musik und Theater di Monaco di Baviera.

Uto Ughi, il grande violista italiano, è il suo ispiratore e il suo mentore. Lo strumento che suona, detto il Milanollo, è stato costruito da Pietro Rogeri a Brescia nel 1701. Con il Maestro Massimo Scattolin e Paolo Tagliamento si esibirà il Venice Dream Ensemble , orchestra d’archi composta da virtuosi dello strumento. ​Insieme, delizieranno il pubblico con una scaletta musicale che prevede il brano espressamente dedicato al vino, “Il vino e l’uva”, composto dal Maestro Ennio Morricone per il film “Stanno tutti bene” di Giuseppe Tornatore, seguito dal medley “Spaghetti western”.

Dalla Trilogia del dollaro (“Per un pugno di dollari”, “Per qualche dollaro in più”, “Il buono, il brutto, il cattivo”) fino a “C’era una volta il West” e a “Giù la testa”. A seguire l’esecuzione del medley “Love Themes”, che raccoglie alcuni dei più bei temi d’amorescritti dal Maestro per tanti, bellissimi film. Il concerto si chiude con l’esecuzione di altri due celeberrimi brani del maestro Ennio Morricone, “La ballata di Sacco e Vanzetti” e “Here to you”.

Alle 20.45 si accendono le luci, ed entra in scena Sua Maestà il Barolo , accompagnato da una corte di nobili eccellenze gastronomiche del Piemonte. È il momento di assaporare, di trasformare il piacere della serata in emozioni sensoriali, accompagnati dal profumo delle Cantine associate a La strada del Barolo e grandi vini di Langa che parteciperanno alla serata. Il foyer del teatro diventa quindi un palcoscenico ideale, dove il Re dei vini e il Vino dei Re si esibirà per la gioia del pubblico convenuto.

Una serata imperdibile, dedicata agli amanti delle eccellenze italiane.
Ticket acquistabili su www.pilotagreen.it o biglietteria del Teatro fino ad esaurimento posti.
Treviso

A Nervesa oggi l'inaugurazione de "Il Giardino della pace"

NERVESA DELLA BATTAGLIA - Oggi, lunedì 16 settembre alle 17.30 ci sarà l’inaugurazione del “Giardino della Pace” voluto dall’associazione Radica e dalla Laure Keyrouz Art Gallery e sostenuto dal Comune, dal Ministero alla Cultura e dell’Unione Europea.
Nervesa ha nel suo territorio il Nuovo Luogo del Bensentire: si tratta del “Giardino della Pace” che si trova tra “Il fiume sacro alla Patria” e il bosco Montello. Qui la bellezza della natura si confonde con la storia.
Lo spazio è limitrofo a Laure Keyrouz Art Gallery (via del Solstizio 62, Santa Croce del Montello) dove ha sede legale anche l’associazione culturale Radica che ha promosso l’iniziativa che è sostenuta dall’Amministrazione Comunale di Nervesa della Battaglia.

Chi volesse partecipare può portare alberelli da far crescere negli anni con il giardino. Per l’occasione è prevista una performance di Loredana Manfrè “Unicorpo di Pace” per cui si chiede la partecipazione di quattordici persone (info e adesioni 3473430686). Il compito dei partecipanti è dare vita a un grande “Unicorpo”, le cui sembianze sono simili al dragone della tradizione cinese, muovendosi insieme in ordine e armonia dando un senso alla parola “Pace” oltre gli steccati ideologici spesso creati artificialmente.

L’inaugurazione sarà inoltre l’occasione per prestare le opere realizzate durante la residenza artistica “Rethinking” organizzata da Radica e da Laure Keyrouz Art Gallery dal 14 al 16 settembre. Si tratta di un progetto di arte di Cristina Calderoni, Chiara Campanile, Paula Flores e Denise Parizek con la partecipazione di Loredana Manfrè, MicroCollection, Susanna Ravelli e Laure Keyrouz.

Infine, domenica 15 settembre dalle 18.30 presso la Laure Keyrouz Art Gallery, sempre nell’ambito della residenza artistica, si svolgerà un salotto artistico letterario a cui parteciperanno Delilah Gutman, Annalisa Cattani, Iryna Shuvalova, Monica Macchi, Sara Casal, Pina Piccolo, Pieranna Casanova e Angelo Ricciardi.
(Per ulteriori informazioni: 3473430686)

Giorgio Da Gai


Salute, Treviso, Veneto

Treviso, Centro di medicina tra le top della sanità italiana

TREVISO - L’Area Studi Mediobanca ha pubblicato l’aggiornamento del report sui maggiori operatori sanitari privati in Italia che analizza i principali gruppi con fatturato individuale superiore a 100 milioni. Questo report conferma il trend di crescita della sanità privata e posiziona il Gruppo Centro di medicina al 25 esimo posto su scala nazionale. Il network della salute guidato da Vincenzo Papes, con i suoi appena 40 anni di storia, si presenta nel 2022 – anno di riferimento dell’indagine – con 143 milioni di ricavi, 106 milioni di totale attivo e 668 dipendenti.

La posizione nel ranking diventa ancora più rilevante se guardiamo la capillarità sul territorio, che lo colloca al 15esimo posto, grazie ad una presenza registrata in 4 Regioni (Veneto, Emilia Romagna, Lombardia e Friuli Venezia Giulia).

“L’indagine Mediobanca fotografa il comparto sanitario e attesta il privato al 40% della spesa sanitaria nazionale. Da un lato l’innalzamento dell’età anagrafica della popolazione e dall’altro l’onda lunga del Covid con i suoi effetti sulle liste d’attesa, spingono il ricorso all’out of pocket e quindi alla sanità privata. – spiega Vincenzo Papes - Siamo stati tra i primi a credere a questo sviluppo quando siamo nati ed oggi siamo orgogliosi di essere la realtà sanitaria privata di riferimento per la salute dei cittadini in numerose province storiche, a cominciare da quelle del Veneto Nord Orientale e del Friuli. L’accoglienza ricevuta nelle nuove aree, in Emilia Romagna e Lombardia, ci fa ben sperare per il futuro”.

Nell’ultimo anno il Gruppo Centro di medicina è ulteriormente cresciuto traguardando la 50 esima sede. Con 32 sedi in Veneto, 12 in Emilia Romagna, 3 in Friuli Venezia Giulia e 3 in Lombardia, Centro di medicina si afferma come uno dei primi in Italia per presenza territoriale. Lo sviluppo ha portato il Gruppo ad avere all’incirca 3.400 addetti e 1.8 milioni di pazienti l’anno; un fatturato di 200 milioni di euro.

Nell’anno sono state acquisite tre strutture in Emilia Romagna (Scandiano, Modena e Sassuolo), due nuove in Lombardia (Mantova, Brescia), con l’entrata a pieno regime della gestione della Clinica privata con ricoveri San Camillo di Milano, ed una in Veneto (Verona). Tra le nuove cliniche private “tascabili” in costruzione, con l’anno nuovo sarà inaugurata Centro di medicina Mestre e avviato il cantiere di Centro di medicina Pordenone; entro l’anno partiranno i lavori di raddoppio della Casa di cura con ricovero Villa Maria di Padova.

Nel complesso questi tre interventi impegnano risorse per oltre 50 milioni di euro. Si tratta dell’evoluzione del piano industriale “Centro di medicina per l’Italia” che in 5 anni (2022-26) prevende investimenti in edilizia sanitaria, acquisizioni, apparecchiature medicali e nuove tecnologie per 100 milioni di euro, con un bilancio di investimenti nel solo 2024 di circa 22 milioni di euro. L’ obiettivo è tagliare il traguardo delle 80 sedi in grado di coprire anche il Centro ed il Nord Italia.

Per realizzare una progettualità così ambiziosa servono collaboratori e competenze. Come creare e attirare talenti verso il comparto della sanità sarà al centro dell’intervento che Vincenzo Papes porterà all’interno del forum “Sostenere il talento” che si terrà giovedì 12 settembre a Oderzo alle ore 16.30 presso TheNicePlace, Nice Headquarters Via Callalta, 1 a Oderzo, in provincia di Treviso.

La partecipazione di Centro di medicina, nella figura del suo AD Vincenzo Papes, rappresenta un gesto di attenzione nei confronti del ruolo assunto negli ultimi anni dalla sanità privata, oggi chiamata insieme a quella pubblica a garantire il diritto costituzionale alla salute a tutti i cittadini.

La partecipazione all’evento è gratuita e garantita dagli sponsor. L'intero ricavato sarà devoluto in beneficenza alla Fondazione ADVAR Onlus, agli "Azzurrini" Associazione Sportiva per Ragazzi Autistici e alla Real Eyes Sport A.S.D.



Treviso, Veneto

Familando 2024: famiglie in festa domenica 15 settembre a Treviso

TREVISO - Saranno Laura Pigozzi, psicologa clinica e psicoanalista, e Nicola Donti, esperto in comunicazione nelle relazioni interpersonali, gli ospiti d’eccezione di “Familiando 2024 – Famiglie in festa”, evento ormai tradizionale proposto dall’associazione “ Famiglie 2000 Odv ”, che si terrà domenica 15 settembre dalle 9.30 alle 19.30 al Parco Giochi della Ghirada, in via Nascimben 5, a Treviso .

“Familiando” è una manifestazione ludico-ricreativa-formativa a partecipazione gratuita, rivolta alle famiglie del territorio trevigiano e non solo, per trascorrere una giornata all’insegna della festa, per fare incontrare e mettere in relazione genitori, bambini e ragazzi, condividendo momenti, di gioco e di intrattenimento per grandi e piccoli, ma anche di riflessione.

«L’hashtag della manifestazione sarà #inter-dipendenze - commenta Serafino Pitingaro, presidente dell'associazione - perché quest'anno vogliamo riflettere da un lato sui rischi delle relazioni che creano dipendenze e solitudine, come le nuove droghe, gli psicofarmaci, il digitale, i social network, dall'altro sul valore delle relazioni che curano ed educano, come quelle tra genitori e figli, tra famiglie diverse, tra famiglie e istituzioni, tra famiglia e scuola. In questo modo “Familiando” sarà non solo occasione di aggregazione per le famiglie, ma per riscoprire le inter- dipendenze autentiche e generative, personali e sociali, quale antidoto per uscire dalla solitudine e coltivare reti affettive sane e fare comunità tra le famiglie».

La manifestazione si apre al mattino alle 9.30 con la messa per le famiglie mentre alle 10.15 vi sarà l’apertura dei laboratori creativi con giochi.
Il tema delle relazioni con le droghe sarà affrontato, alle 10.30, da Laura Pigozzi, appassionata - oltre che esperta - di umanità e di famiglie, che presenterà il suo recentissimo libro “L’età dello sballo”, edito quest’anno da Rizzoli.

“Giovani, droghe, piscofarmaci, tra conformismo e dipendenza” è il sottotitolo del volume. “Cadere nel circolo vizioso della soddisfazione-astinenza-brama è un gioco pericoloso e paradossale che ci spinge a bramare ciò che ci fa male”, si legge nella presentazione del libro. “Eppure, gli antidoti esistono e uno dei più potenti è il sentimento della vita che viene trasmesso al bambino nei suoi primissimi mesi, ma che può essere perduto o messo in crisi durante la preadolescenza”.

Seguirà alle 12.30 la pausa pranzo presso il ristorante pizzeria Cantera a prezzi convenzionati per famiglie. Si riprende nel pomeriggio alle 14 con testimonianze, laboratori creativi, sfide sportive e giochi di gruppo. Alle 14.30 Nicola Donti, esperto in comunicazione e in filosofia e teoria dei linguaggi, affronterà il tema del rapporto con gli smartphone e i social network nell’incontro “La famiglia al tempo della rivoluzione digitale”.

Ancora, alle 17.30 spazio all’esibizione artistica di Hip Hop con la scuola di danza “Kry Dance” e alle 18.30 aperitivo musicale e chiusura. L’evento gode del patrocinio di Provincia di Treviso, Comune di Treviso, Forum regionale delle associazioni familiari del Veneto, Ufficio diocesano di Pastorale familiare e Commissione diocesana politiche sociali e del lavoro, Benetton Rugby e Verde Sport.

Per info: 371 3713385 e segreteria@famiglie2000.it. È gradita la preiscrizione al link iscrizioni.famiglie2000.it
Italia, Politica

Positive le nuove linee guida sull’educazione civica

Condivisibili le nuove linee guida sull'educazione civica che verranno firmate dal Ministro dell'Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, entro questa settimana.

Grande importanza al ruolo della Costituzione e ai valori come la solidarietà e la libertà, il concetto di democrazia, per poter ricordare la centralità della persona; in risalto anche il tema della legalità e della lotta alla criminalità fin dalla giovane età.

Promossi gli stili di vita sani e responsabili, lontani dalle dipendenze da alcol, droghe e tabacco. Doveroso anche il focus dedicato alla figura della donna, parlando di argomenti attuali come le pari opportunità e la lotta verso tutte le discriminazioni..

Centrale il tema del "lavoro" come strumento di realizzazione personale, ma anche di inclusione e rispetto verso la diversità. Con queste linee guida auspichiamo un nuovo passo verso i temi urgenti della cittadinanza responsabile. Ovviamente per l’ampiezza dei temi proposti, alcune questioni dovranno essere approfondite con progettualità ad hoc, alla luce delle esigenze scolastiche.

“Condivisibile il documento, anche se una sola ora settimanale di educazione civica non è sufficiente per approfondire le tante istanze educative inserite nelle linee guida per i nostri ragazzi. Sarà poi importante integrare con progetti di approfondimento verticale sulle tematiche specifiche più urgenti per la scuola, sempre con il coinvolgimento dei genitori” ha dichiarato Antonio Affinita direttore generale Moige - Movimento Italiano Genitori.
Cultura, Treviso, Conegliano

A ottobre "Libri in cantina" Mostra Nazionale della Piccola e Media Editoria

SUSEGANA (TV) - Libri in Cantina è il festival dedicato alla piccola e media editoria. Oltre ai grandi autori ospiti degli incontri principali, anche le case editrici presenti sono protagoniste di una serie di presentazioni con gli autori che si susseguono a ruota nei due giorni della kermesse.

Ogni casa editrice si affaccia su temi particolari, proponendo quella letteratura di nicchia che, in virtù della sua indipendenza, sceglie autori liberi di sperimentare linguaggi e prospettive tematiche. Come ad esempio Bottega Errante Edizioni, una casa editrice indipendente nata nel 2015 a Udine. Lavorando al nordest dell’Italia, confinando con l’Austria e la Slovenia, a Bottega Errante è venuto naturale guardare a Est , varcare il confine e fare ricerca in quelle culture e letterature. E a fianco a questa vocazione, costruire un catalogo di autori italiani di qualità, che raccontassero luoghi, città, viaggi. Bottega Errante propone al pubblico un’autrice raffinata, la poetessa Isabella Panfido .

GLI AUTORI E LE LORO OPERE    
Panfido, veneziana, è stata giornalista radiofonica e come giornalista pubblicista collabora alle pagine culturali de “Il Corriere del Veneto”. Traduce dal russo e dall’inglese; sue poesie sono state tradotte in inglese, spagnolo, sloveno e croato. A libri in cantina Panfido porta il suo “Lagunario” e racconta, tre le altre isole, il Lido, Murano, San Giorgio, Sant’Erasmo. Nel libro troviamo dodici isole della laguna veneziana e per ognuna di esse l’autrice offre una mappa originale e poetica. Il suo andar per isole tende metaforicamente a un punto focale che è Venezia, la metropoli d’acqua, che dà un senso profondo a questo mirabile viaggio, e che l’autrice celebra a suo modo, sempre con amore. Una dichiarazione d’amore alle isole e alle acque “sacre, inviolabili” della laguna.

Restiamo a Venezia con “Utopia Giudecca – a cura di Corrado Poli – Anteferma Edizioni. Un ipotetico visitatore si reca alla Giudecca (Venezia) dieci anni dopo l’inizio di un utopico esperimento avviato sull’isola veneziana. Nel 2030 la Giudecca si era costituita come una zona franca, sottratta alle normative nazionali e governata in modo da essere autosufficiente per gran parte delle esigenze della popolazione. Oltre agli aspetti idrogeologici e materiali, quali costruzioni, produzioni alimentari, infrastrutture e rapporto con gli elementi naturali, il visitatore esamina altresì l’economia, il sistema educativo e il governo dell’isola.

L’opera è ispirata e coordinata da un’introduzione narrativa che crea una visione d’insieme e rimanda ai contributi per gli approfondimenti. L’idea guida consiste in una riformulazione del rapporto tra umanità e natura elaborata adottando il metodo dell’utopia. La visita e la struttura del volume sono cadenzate sui giorni della settimana, ciascuno dei quali ispira la materia trattata. Utopia Giudecca è un punto di partenza aperto a nuovi contributi e approfondimenti. Anteferma Edizioni è una casa editrice specializzata in Architettura e spin off approvato dall’Università Iuav di Venezia.

Fondata a​ Conegliano nel 2018, ha come suo obiettivo principale la disseminazione culturale della ricerca scientifica, con una spiccata attenzione per i temi della sostenibilità e della valorizzazione del territorio Molti i libri dedicati al territorio e al paesaggio, dalle colline del Prosecco DOCG (omaggio dovuto) fino alle Dolomiti passando per il Monte Grappa e poi giù fino alla Sicilia e ai suoi dialetti.

TEMI SOCIALI
Spazio anche ai temi sociali con il libro “Mezzo litro di latte. La parola ai testimoni e alle vittime dell’amianto”, Giacinto Bevilacqua, Alba edizioni. Mezzo litro di latte al giorno era l’antidoto somministrato agli operai che, nello svolgere la propria mansione, venivano a contatto continuo con la polvere di amianto. Si pensava bastasse. Per decenni generazioni di lavoratori hanno maneggiato l’amianto, materiale comune tanto apprezzato per la sua resistenza al calore quanto altamente nocivo per la salute. Se respirate, infatti, le polveri contenenti fibre d’amianto possono causare patologie mortali. Nel 1992 l’amianto è stato dichiarato fuorilegge in Italia.

Tuttavia, l’ambiente ne è ancora pieno tanto è vero che le cause di infezione non vanno più cercate solamente nell’ambito lavorativo, ma nella sfera in cui si vive e la percentuale di persone che si ammalano è costante dal 2010. Prima il profitto, oggi l’indifferenza culturale, anche da parte delle istituzioni e della politica, rallentano la battaglia di civiltà contro l’amianto. Eppure, i morti e i malati parlano e ci indicano la rotta da cambiare prima possibile. La prefazione al libro la firma Felice Casson , già magistrato e senatore.

UNO SGUARDO ALLA STORIA
Molti gli affacci storici, come ad esempio “L’ultima notte del dottor Romani” di Eugenio Manzato per Cierre edizioni. «I tempi stavano cambiando, si stava preparando una nuova società in cui il merito personale avrebbe prevalso sui privilegi di nascita, dove le persone come me avrebbero avuto il loro posto e avrebbero portato il loro contributo alla comunità». Il discorso del conte Paolo Giustiniani induce il fanciullo Antonio Romani, che ama la terra e il lavoro dei campi, ad entrare in collegio per affrontare studi che lo porteranno a diventare medico e ad impegnarsi per
migliorare la società secondo principi di libertà e giustizia. Egli riflette sulle vicende dei suoi quarant’anni di vita mentre nelle carceri nuove a Venezia, in quella che sarà la sua ultima notte, attende di essere giustiziato per cospirazione.

È il 12 maggio 1797: Antonio ignora che quella sarà anche l’ultima notte della Serenissima. Sfilano nel suo intenso ricordo gli anni della fanciullezza nella campagna trevigiana, quelli del collegio a Venezia, l’amore giovanile per Caterina, il dolore per il tradimento; e poi via via l’impegno nella professione e nella politica. E un nuovo solido amore. Le vicende di Antonio Romani, medico e massone, negli ultimi decenni della Serenissima, da egli stesso rievocate l’ultima notte della sua vita. Eugenio Manzato , nato e cresciuto a Quinto di Treviso entra per concorso alla direzione dei Musei Civici di Treviso, dove rimane fino al 2001.

Anche dopo l’uscita dal museo continua l’attività di storico dell’arte. Dal 2016, assecondando una vocazione giovanile, si è rivolto alla narrativa, scrivendo racconti e in particolare dedicandosi a questo ponderoso romanzo storico ambientato negli ultimi decenni della Repubblica di Venezia. A volo d’uccello segnaliamo ancora “Touriolon” di Eros Viel per la Kellerman editore . "To(u)riolón" è colui che va a zonzo, il girovago. Il libro raccoglie 19 storie brevi e intense che raccontano di luoghi e persone incontrate per strada. La strada dell'amicizia, dell'incontro, dello scambio di esperienze. Escursioni tra Veneto e Friuli, a piedi e in bicicletta, in luoghi non necessariamente famosi, ma non per questo meno valevoli di attenzione. Il libro include le mappe illustrate dei percorsi (disegnate a mano).

SPAZIO ALLA FILOSOFIA
Spazio alla filosofia con la proposta della Poligrafo editrice che a Libri in Cantina propone “ Lo specchio delle muse” di Michele Santuliana, Marta Scaccia, Paola Valente. Con prefazione di Davide Susanetti. Una fanciulla che sfida la divinità in una gara estrema quanto disperata, un titano condannato ad atroci supplizi fra le rocce del Caucaso, una madre furibonda alla ricerca della figlia scomparsa, una donna che rompe il proprio silenzio per parlarci di un marito destinato a un futuro al quale lei non potrà partecipare. Sono solo alcune delle storie che si ritrovano in questa raccolta di racconti.

Ancora “destini incrociati”, vite che si intrecciano, attinte in questo caso dall’inesauribile patrimonio culturale che è il mito greco-romano. Michele Santuliana, è laureato in Lettere classiche e Storia antica a Padova. Marta Scaccia, laureata in Italianistica a Bologna con una tesi sulla persistenza del mito nella letteratura contemporanea. Paola Valente, appassionata di mitologia, di fiabe e di racconti popolari, è autrice di numerosi libri per l’infanzia e l’adolescenza.

UNA FINESTRA SUL MONDO...
Ci spostiamo in India con Laila Wadia che grazie a Vita Activa edizioni scrive “Algoritmi indiani” , La parola alle donne per descrivere l’India moderna, con i suoi incantesimi e i suoi problemi, lontano dagli stereotipi di miseria e di sottomissione, senza nascondere la ferocia di scontri etnici, economici e generazionali. La storia viene raccontata dalla giovane Rani che lavora nel call center di una multinazionale americana a Mumbai. Rani è consapevole della sua condizione privilegiata, avverte però l’inconciliabile frattura tra le aspirazioni delle sue coetanee e i vincoli imposti dalle antiche tradizioni del suo Paese. La vicenda si svolge nel giorno in cui Rani decide di licenziarsi e si trova a viaggiare in treno in una carrozza di seconda classe riservata a sole donne. Il viaggio dura poco più di un’ora, ma questo tempo è sufficiente a catapultare Rani nei diversi mondi delle sue compagne di viaggio. Scopre le storie di tante donne di diversa estrazione sociale, religione ed età.

Sente dei soprusi subiti da alcune, si stupisce del coraggio di altre di cui non avrebbe immaginato la ribellione in quanto povere e analfabete. Realizza che, alla fine, le donne sono tutte avatar della dea madre, algoritmi di esperienza e speranza. In “La voce segreta del mare” firmato da Diana Lorena Camerini per Linea Edizioni troviamo ancora una donna viaggiatrice: Ligheia ha la passione della pittura e diventa presto un’artista affermata. A poco più di vent’anni, durante un viaggio ha un incontro speciale che le fa scoprire un aspetto sconosciuto di sé. Questa rivelazione la sconvolge e, tornata a casa, si confida con la madre. Sirio, che aveva sempre tenuto la figlia all’oscuro, si vede costretta a raccontarle tutta la verità. L’ulteriore scoperta dell’esistenza di Scilla – una cugina che non sapeva di avere, ricoverata in un ospedale in Germania – rende ancora più acuta la profonda crisi d’identità di Ligheia. 

Dentro di lei si scontrano due nature irriducibili e opposte. Nel momento in cui sta scegliendo quella che le infonde una gioia assoluta, la depressione della madre lo impedisce, obbligandola a rimanerle accanto. Dopo anni di amorevole accudimento, durante i quali Ligheia quasi si annulla, finalmente a Milano incontra Stanislao, l’amore della sua vita. Da questa unione nascerà Nina.

..E LA FIGURA DI ELEONORA DUSE
Un giorno, facendo ordine in casa, in un cassetto scopre un indizio che la porta fino a Ginostra, sull’isola di Stromboli. Nell’arco di una notte trascorsa in mare affronterà varie prove che la porteranno a trovare la risposta a tutti i dubbi. Una grande donna fu senz’altro Eleonora Duse e la casa editrice Antiga dedica alla divina il bel libro “Eleonora Duse. L’ultimo rifugio Asolo e la divina del teatro” di Mario Consani . Dodici maggio 1924, il finale annunciato. Nella cittadina veneta dove ha scelto di riposare per sempre, va in scena l’ultimo spettacolo di Eleonora Duse – la più importante attrice di teatro del suo tempo,​ forse la più grande di sempre, capace di mandare in delirio platee di spettatori – che si è spenta tre settimane prima in un albergo di Pittsburgh in Pennsylvania, Stati Uniti.

Ad accompagnarla nel piccolo cimitero di S. Anna è un corteo interminabile che si snoda lungo le strette vie del paese in lutto. Attori, scrittori, amici, intellettuali, ma anche un sottosegretario del governo Mussolini, le autorità locali e regionali, i notabili del paese e la gente comune. C’è pure un rappresentante politico dell’opposizione, il deputato di Rovigo Giacomo Matteotti. Ma la storia d’amore tra Asolo e Eleonora, già astro nascente dei palcoscenici di mezzo mondo, persona libera e dalla vita sentimentale movimentata, comincia trent’anni prima, nel 1892.

La diva è ospite di un’amica americana a La Mura, fascinosa dimora alle porte della città, e decide che sarà quello il paese dove trovare serenità negli intermezzi di una vita girovaga condotta tra le stanze d’albergo di tutto il mondo. E ad Asolo la Duse tornerà in più riprese, ora ospite di altri amici in Villa Belvedere, ora nelle due camere riservate a lei all’Albergo al Sole, che si affaccia sulla piazza principale della città. E alla fine, dopo il lungo legame con Arrigo Boito e quello tempestoso con Gabriele d’Annunzio, e dopo il clamoroso ritiro dalle scene, ecco che ad Asolo ritorna impegnandosi nella ricerca di una casa che vorrebbe fosse davvero sua, la prima mai posseduta nel corso della sua esistenza nomade.

È Casa dell’Arco in via Canova la dimora prescelta. La palazzina verrà comprata dalla figlia Enrichetta, in memoria della madre, cinque mesi dopo la sua morte. A corredo del testo, fotografie d’epoca anche inedite dell’attrice e dei suoi funerali. Molti altri ancora gli incontri con gli autori proposti dalle diverse case editrici, il programma completo è consultabile qui: https://www.libriincantina.it
Treviso, Veneto

Vendemmia 2024: prospettive per il consorzio Asolo Prosecco 

ASOLO (TV) - Il Consorzio Asolo Prosecco e Vini del Montello si appresta ad affrontare la vendemmia 2024 con fiducia, nonostante le sfide imposte dalle difficili condizioni climatiche dei mesi di maggio, giugno e luglio. La dedizione dei viticoltori, coadiuvati da figure professionali dal profilo tecnico, ha permesso di preservare le vigne: i primi segnali indicano una raccolta di qualità, con uve pronte a esaltare le caratteristiche distintive del territorio.

Le condizioni meteorologiche dell’annata sono state per maggio e giugno caratterizzate da un’eccessiva piovosità, mentre la seconda metà di luglio si è contraddistinta per essere stata calda e secca, con temperature spesso superiori ai 30 °C. Tuttavia, le piogge registrate tra la fine di luglio e l’inizio di agosto, seppur intense, hanno contribuito a ripristinare l’equilibrio idrico delle piante, in alcune zone messo a dura prova dalle alte temperature degli ultimi dieci giorni. Le stime preliminari indicano per le tre denominazioni – Asolo Prosecco Docg, Montello Docg e Montello Asolo Doc – una produzione in linea con la media sia in termini qualitativi che quantitativi e, visto l’andamento del mercato per l’Asolo Prosecco Superiore DOGC (i dati a fine luglio confermano un + 15% su base annua), il Consorzio ha deciso di richiedere la riserva vendemmiale, misura che consentirà di rispondere alle eventuali maggiori richieste di prodotto da parte del mercato e di perseguire, in termini di valore, la stabilità dei prezzi che consente all’intera filiera una sostenibilità di costi e una gestione della programmazione oculata.

“Ritengo quest’annata – spiega il presidente del Consorzio Michele Noal – un periodo di transizione per la denominazione Asolo Prosecco: sulla base degli ultimi dati disponibili, entro l’autunno saremo chiamati a decidere se attivare misure diverse e stabili, che consentano da un lato una strategia di valorizzazione del prodotto e dall’altro siano garanzia per tutti gli attori della filiera”.

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Ultimo aggiornamento: 11/09/2024 13:59