Sport, Vittorio Veneto

“Ridatti una mossa” al Parco Papadopoli a Vittorio Veneto

VITTORIO VENETO (TV) – L’Amministrazione Comunale di Vittorio Veneto invita i cittadini a iscriversi al programma estivo di attività sportive all’aperto di “RiDatti una mossa”, che propone sport per tutti a basso impatto cardio circolatorio a partire da lunedì 16 giugno al Parco Papadopoli a Ceneda.

La gestione dell’iniziativa, organizzata dal Comune di Vittorio Veneto e inserita nella Rete trevigiana per l’attività fisica “Lasciamo il Segno”, promossa dall’Ulss2-Marca Trevigiana, sarà curata quest’anno dall’Associazione Keepsporting Italia A.S.D., in collaborazione con Ki Do Ryu Kickboxing A.S.D., con la partecipazione di numerose associazioni sportive: Centro Eracle Vittorio Veneto, ASD Rilion Grace, ASD Sole d’Oriente, ASD Frenesy, ASD Hills Nordic Walking, ASD Scuola di Maratona Vittorio Veneto, ASD Vittorio Atletica e ASD Nottoli Nuoto, Body Evidence A.S.D., U.P.D. Costa, Ginnastica Dinamica Militare A.S.D.


Numerose le attività proposte, che i partecipanti potranno praticare senza necessità di prenotazione, nei giorni e orari indicati nel programma, semplicemente esibendo la tessera rilasciata al momento dell’iscrizione: Kick boxing (propedeutico), ginnastica dolce, Brazilian Ju Jitsu, balli di gruppo, difesa personale, passeggiate accompagnate in collina, Qi Gong, yoga dinamico, yoga posturale, Pilates, Nordic Walking, atletica leggera, acqua gym (presso la piscina comunale). Tra le novità di quest’anno: Beach Volley (presso i campi di sabbia lungo la pista ciclabile), Plana (panca posturale), metodo posturale ideale per chi passa molte ore seduto, e l’innovativa Ginnastica ipopressiva.

Ci saranno anche attività proposte al mattino.

Grazie alla collaborazione avviata quest’anno tra il Comune di Vittorio Veneto ed il Comune di Cappella Maggiore, con la stessa tessera, sarà possibile partecipare anche alle attività sportive promosse (nel solo mese di luglio), presso il parco Margherita Hack di Cappella Maggiore.

La partecipazione a “Ridatti una Mossa” è aperta a tutti, previa iscrizione e versamento di una piccola quota di € 10,00, necessaria per la copertura delle spese di assicurazione e per il rilascio della tessera.

Treviso

Pieve del Grappa, 35°anniversario del gemellaggio con Mallersdorf-Pfaffenberg

PIEVE DEL GRAPPA (TV)– Un’amicizia che dura da quasi 40 anni, nata tra i banchi di scuola e cresciuta nel tempo grazie a scambi culturali, ospitalità e legami autentici tra famiglie. Lo scorso fine settimana tutto questo è stato al centro della celebrazione del 35° anniversario del gemellaggio tra il Comune di Pieve del Grappa e la cittadina di Mallersdorf-Pfaffenberg (Germania, Bassa Baviera).

Nel dettaglio, la delegazione tedesca è giunta in città nella giornata di venerdì ed è stata accolta sia dall’Amministrazione comunale che da molte famiglie del territorio che ormai da decenni condividono con gli ospiti un rapporto di sincera amicizia. Sabato, invece, è stata la volta di una visita culturale al Teatro Olimpico di Vicenza seguita poi da una serata di gala organizzata nella splendida cornice di Villa Fietta. Un momento conviviale che ha suggellato il forte legame tra le due comunità. Infine, prima della ripartenza del gruppo tedesco, domenica si è tenuta la presentazione della nuova cartellonistica stradale che da oggi celebra anche visivamente il gemellaggio con Mallersdorf-Pfaffenberg a testimonianza della profonda importanza che questo rapporto riveste per la comunità pievesina.

D’altronde, il legame tra Pieve del Grappa (o meglio, l’allora Paderno del Grappa) e la cittadina tedesca affonda le radici nei primi anni Ottanta quando fu avviato il primo scambio culturale-linguistico tra gli Istituti Filippin ed il liceo Burkhart-Gymnasium. Da allora lo spirito di collaborazione europea si è rinnovato ogni anno grazie agli scambi tra studenti e famiglie che nel tempo hanno generato non solo relazioni istituzionali, ma vere e proprie amicizie durature. E oggi a partecipare alle iniziative di gemellaggio sono anche tanti giovani, segno di un ricambio generazionale vivo e consapevole che continua a mantenere vivi valori e tradizioni comuni.

«
Questo anniversario non è solo una ricorrenza formale, ma una conferma dell’importanza storica dei legami umani nella costruzione dell’identità europea e non solo – sottolinea il Sindaco di Pieve del Grappa, Annalisa Rampin – Il nostro gemellaggio con Mallersdorf-Pfaffenberg è difatti un importante esempio di come l’amicizia tra persone e famiglie possa trasformarsi in un ponte duraturo tra culture, generazioni e territori. Il tutto a dimostrazione di come l’Europa dei cittadini si costruisca a partire dalle relazioni autentiche, dalle esperienze condivise e dai sorrisi che superano ogni confine ».

« Oggi raccogliamo un’eredità preziosa costruita con dedizione da chi ci ha preceduti. Proprio per questo guardiamo al futuro con l’entusiasmo tipico dei tanti giovani che partecipano a questi nostri scambi culturali – afferma invece il neo Presidente dell’Associazione Gemellaggi e Scambi Culturali di Pieve del Grappa, Fabio Sartor - Il nostro impegno rimane dunque quello di continuare a coltivare questo rapporto internazionale con la stessa passione e lo stesso spirito di condivisione che da sempre ci contraddistingue ».

« Ogni volta che torniamo a Pieve del Grappa è come tornare a casa – raccontano infine il Sindaco tedesco Christian Dobmeier ed il Presidente dell’Associazione Gemellaggi Josef Bauer - Qui ci sentiamo accolti e rispettati come parte di una comunità, anzi, di una grande famiglia. Questo nostro legame va oltre le differenze linguistiche o culturali. È una vera e propria amicizia tra popoli vicini ».
Venezia, Veneto

Concordia Sagittaria, 46esima Fiera Nazionale dell'Agricoltura

L'evento, in programma dal 31 luglio al 4 agosto, è pronto a richiamare centinaia di espositori da tutto il Nordest

CONCORDIA SAGITTARIA (VE) - Le sfide dell'intelligenza artificiale, le incognite legate ai dazi e il futuro di un comparto strategico che sta diventando sempre più attrattivo per le giovani generazioni. Sono alcuni dei temi che saranno al centro della 46esima edizione della Fiera Nazionale dell'Agricoltura di Santo Stefano, evento presentato ieri sera all'Eywa di Portogruaro e in programma a Concordia Sagittaria dal 31 luglio al 4 di agosto. In arrivo cinque giornate tra esposizioni, rievocazioni storiche e sapori del territorio. Non mancheranno, come di consueto, eventi, esposizioni, spettacoli e momenti culturali che intrecciano il passato glorioso del territorio con lo sguardo rivolto al futuro dell’agricoltura.

I NUMERI
Diventata ufficialmente Fiera Nazionale nel 2021 grazie al riconoscimento della Regione Veneto, la manifestazione è oggi uno degli appuntamenti più attesi nel panorama agricolo italiano. Oltre 40mila metri quadrati di area espositiva accoglieranno aziende agricole, produttori, artigiani, realtà tecnologiche e appassionati del mondo rurale. Si prevede l'arrivo di un centinaio di espositori, con aziende provenienti da tutto il Nordest, in particolare dalle province di Venezia, Padova, Treviso, Vicenza e dal vicino Friuli Venezia Giulia. Sempre un centinaio saranno i macchinari esposti, con trattori di ultimissima generazione pronti a una dimostrazioni dinamiche di mezzi agricoli all’avanguardia che mettono in risalto le tecnologie più evolute.

LA SFIDA
Tra queste non mancano le occasioni rappresentate dall'utilizzo dell'intelligenza artificiale, che anche nel settore agricolo si sta facendo spazio dando agli imprenditori la possibilità di ottimizzare le operazioni sul campo. Può servire, infatti, ad analizzare immagini satellitari (o da drone) monitorando la salute delle colture, identificando i problemi e prevedendo le rese. I macchinari di ultima generazione, inoltre, possono essere utilizzati per la semina, la sarchiatura, la raccolta e la potatura. Arrivando anche prevedere le condizioni meteo.

«Quella di quest'anno – commenta il presidente della Fiera di Santo Stefano, Giancarlo Burigatto – è un'edizione nel segno della tradizione ma anche dell'innovazione. L'intelligenza artificiale è una sfida che dobbiamo cogliere con favore per migliorarci ancor di più: i nuovi sistemi possono aiutare gli agricoltori a prevedere e adattare le loro colture al cambiamento climatico. Stiamo parlando di un settore strategico che rappresenta un fiore all'occhiello e che sta passando un periodo in cui vi è una vera e propria riscoperta del mestiere, con tanti giovani che si affacciano a questo lavoro. Al contempo, però, non mancano le incertezze dovute agli aspetti internazionali, a cominciare dai dazi che preoccupano e non poco le imprese. La Fiera di Santo Stefano – conclude il presidente Giancarlo Burigatto - rappresenta anche un momento di confronto nel corso del quale faremo emergere il ruolo di un Nordest che si rilancia come locomotiva anche nel settore agricolo».

«Parleremo di agronomia legata all'ambiente e alle piante – spiega Denis Vendrametto, responsabile agricolo della Fiera di Santo Stefano – ma anche alla cattura della CO2 e al miglioramento di un problema molto sentito, ossia quello della sostanza organica nei terreni. Nel mondo agricolo droni e gps sono ormai sistemi utilizzati normalmente e ora l'obiettivo, anche per rispondere ai cambiamenti climatici, è quello di interagire proprio con l'intelligenza artificiale. Il focus che faremo è quello cercare di capire bene come gestire la copertura vegetale di tutto l'anno».

«Questo appuntamento ha un significato molto importante – ha detto Eligio Molent, Assessore alle Attività Produttive e al Turismo – perchè diventa una vetrina per tanti turisti e visitatori. Essere Fiera Nazionale dell'Agricoltura per il terzo anno è un risultato importante in chiave futura, visto che è cresciuta molto nel tempo. Sarà un'edizione molto importante: grazie alla vicinanza con le spiagge avremo la possibilità di attrarre tanti ospiti stranieri e italiani, interessati a visitare la nostra città».

IL PROGRAMMA
Il 31 luglio si svolgerà l'inaugurazione con taglio del nastro alla presenza delle autorità. Il 1 agosto la degustazione enogastronomica di prodotti del territorio “Calici e Cichetti in Fiera”. Il 2 agosto, al mattino, “Trattori in campo”: la dimostrazione dei più innovativi strumenti e tecniche agricole. Seguirà “La Serenissima contro Napoleone”, serata speciale dedicata alla Serenissima Repubblica di Venezia accompagnata da letture poetiche in Veneto e dalla presenza scenografica di sei militi storici in divisa d'epoca. Il 3 agosto ecco la serata della polenta: sarà lei, infatti, la regina dell'edizione 2025 come simbolo della cultura rurale veneta e della storia migratoria. Un viaggio tra Americhe ed Europa, tra povertà e resilienza, che intreccia cibo, identità e memoria collettiva con la ricercatrice Giorgia Miazzo. Il 4 agosto l'evento si concluderà con il tradizionale spettacolo pirotecnico finale. A completare il programma, musica dal vivo in Arena, attività per le famiglie, momenti culturali e naturalmente i riconoscimenti ai protagonisti del mondo agricolo e agli espositori, di cui verrà premiato l’impegno, l’originalità e la visione imprenditoriale.

LA STORIA
La Fiera di Santo Stefano ha origini antichissime, connesse con l’importanza economica e culturale rivestita dall’antica Julia Concordia, una splendida e caratteristica colonia romana. Nel 1700, la Fiera Santo Stefano risulta regolarmente iscritta nel calendario della Serenissima, segno evidente di una già affermata popolarità, sempre cresciuta con gli anni. Da allora, la Fiera è sopravvissuta fino ai giorni nostri, con costanti rinnovamenti che le hanno consentito di rappresentare e consolidare la vera tradizione della cittadina del Lemene, del comprensorio e proiettandosi in questi ultimi anni a livello nazionale.
Salute, Veneto

Quella riforma sanitaria sedotta e abbandonata

La situazione di emergenza creatasi con la diffusione del “coronavirus” sembrava poter aprire una positiva discussione sulla nostra sanità, sull’organizzazione e la qualità dei servizi, sul ruolo della sanità pubblica e privata, sulla funzione dei medici di base, sulle competenze statali e regionali in materia, ma i numerosi accordi e le proposte intervenute non sembrano aver portato ad un reale miglioramento dei servizi.


In ordine di priorità credo utile ricordare che allo Stato spetta “solo” la “determinazione dei livelli essenziali delle prestazioni” e la “determinazione dei principi fondamentali” e, invece, alla Regione spetta garantire “la tutela della salute”, la “tutela e sicurezza del lavoro” e numerose altre funzioni.


Non credo che tali funzioni siano state totalmente esercitate, ricordando, però, che la Corte

Costituzionale non ha sempre sostenuto tali esigenze “regionali”.


La Riforma del 1978, oltre a prevedere che l’assistenza sanitaria sia garantita a tutti i cittadini e non solo ai “mutuati” (la nostra Costituzione precisa, infatti, che “La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo”) individuava, come unico Ente “Gestore” le Aziende Sanitarie, abolendo una quindicina di enti, prevedendo un unico contratto di lavoro per i dipendenti e valorizzando le attività di prevenzione e riabilitazione, oltre a quelle di cura.


A distanza di oltre 40 anni gli operatori ospedalieri si sentono ancora dipendenti dell’ospedale (non dell’ASSL) e i medici di base sono ancora liberi professionisti convenzionati (proprio come lo erano con le mutue, tipo INAM), non raggiungendo l’integrazione prevista tra ospedale e territorio. Nemmeno gli ultimi programmi europei sembrano risolvere tale esigenza, confermando con le “Case di Comunità” tale “frattura”.


Dovrebbe essere, invece, previsto che l’operatore “ospedaliero” possa/debba operare anche nel

territorio e il medico di base anche in ospedale.


Come è possibile, inoltre, che il medico ospedaliero sia, di norma, dipendente e il medico di base un libero professionista, libero di esercitare diverse altre attività. E’ un paradosso, incomprensibile. La Riforma prevedeva già che i medici di base potessero essere convenzionati o dipendenti.

Non vi sono pochi medici, sono piuttosto non adeguatamente organizzati e non adeguatamente pagati e rispettati e la struttura non sempre garantisce piena efficienza e funzionalità ed uso ottimale delle costose attrezzature disponibili.


Altro provvedimento statale è stato l’abolizione dei consigli d’amministrazione delle ASSL, prevedendo, sull’onda della sfiducia verso la politica e i rappresentanti dei comuni, commissari, amministratori straordinari, direttori generali. Il privato, che spesso si cita per efficienza e capacità organizzativa, prevede sempre che accanto ai direttori/ amministratori delegati, siano previsti i consigli d’amministrazione, che programmano e controllano. Oggi i direttori sono nominati dal Presidente della Regione e non hanno alcun controllo locale a cui far riferimento.


Il “rancore” verso la politica ha comportato di annullare ogni rappresentanza, con le

conseguenze visibili di assenza di tutela dei servizi locali.


La Regione vi ha messo del “suo”: inventando l’Azienda Zero, organismo probabilmente inutile se non dannoso, che ha tolto molte competenze alle Aziende Locali, trattenendo alla propria discrezionalità molte risorse e funzioni, riducendo, inoltre, la Regione il numero delle ASSL (ora comprendono, di norma, circa un milione di abitanti ciascuna!), per ridurre i costi (!?), ma non certamente per migliorare i servizi e responsabilizzare i dirigenti e gli operatori tutti.


Per il principio di sussidiarietà e per i principi di autonomia, i centri decisionali dovrebbero essere posti il più vicino possibile al cittadino, all’utente del servizio. Solo così’ sarebbero più facili i controlli e la responsabilizzazione degli operatori. I veri controlli, vengono, infatti, dal “basso”, non certamente dall’ ”alto”, né dalla Regione, né dallo Stato.


In conclusione, ritengo urgente e doveroso che la politica riprenda il suo ruolo di ascoltare, programmare e controllare, esercitando il compito di rappresentare adeguatamente il territorio e le comunità di riferimento.


La Politica è spesso quella “cosa” che può complicare le cose semplici, ma anche risolvere quelle impossibili.


Le numerose proposte relative a valorizzare la medicina di base , l’obiettivo di affidare ai pronti soccorso solo le situazioni di emergenza, devono essere, perciò, preceduti da scelte “politiche”, coraggiose e lungimiranti, ritenendo che solo la partecipazione dei rappresentanti eletti dei cittadini possa comportare la responsabilità per ridare fiducia alla nostra sanità, al servizio pubblico e valorizzare il livello di eccellenza di molti operatori.


Luciano Falcier 
ex assessore regionale del Veneto
Italia, Cultura

Al via il Contest “Giovani ambasciatori della cultura locale”

ROMA – Il Consiglio Nazionale dei Giovani lancia il Contest “Giovani ambasciatori della cultura locale”, un’iniziativa rivolta a ragazze e ragazzi under 36 che si impegnano a raccontare, promuovere e valorizzare le tradizioni, il patrimonio artistico-culturale e le eccellenze dei piccoli borghi italiani.

Il Contest intende stimolare la partecipazione giovanile attraverso la riscoperta e la narrazione delle meraviglie architettoniche, artistiche, archeologiche, artigianali ed enogastronomiche del nostro Paese con l’obiettivo di costruire un ponte tra l’identità locale e la cittadinanza europea.

Un’opportunità per i giovani, un investimento sul futuro dell’Italia
L’iniziativa si inserisce nel più ampio impegno del Consiglio Nazionale dei Giovani a favore della valorizzazione del protagonismo giovanile nei processi di crescita e coesione sociale. In un momento storico in cui le aree interne e i piccoli comuni rischiano lo spopolamento e la marginalità, dare voce ai giovani che scelgono di restare, innovare e custodire le proprie radici diventa un atto di cittadinanza attiva e una scelta politica di responsabilità.

«Con questa iniziativa vogliamo incoraggiare i giovani a farsi promotori di una nuova visione del territorio – dichiara Maria Cristina Pisani, Presidente del Consiglio Nazionale dei Giovani – perché la cultura locale, quando raccontata con passione e innovazione, diventa leva di coesione, sviluppo e futuro. Far emergere queste storie significa anche costruire una narrazione positiva del Paese, inclusiva e capace di generare nuove opportunità economiche e sociali».

«Crediamo che raccontare la bellezza dei borghi italiani attraverso gli occhi e le intuizioni dei nostri giovani possa generare un grande valore – aggiunge Vincenzo Riemma, Consigliere di Presidenza del Consiglio Nazionale dei Giovani –. Questo contest è un’opportunità che rilancia una visione dove i giovani sono i protagonisti del proprio territorio poiché portatori di idee, visione e innovazioni positive».

La presentazione dei progetti
I progetti, che potranno essere presentati da singoli o gruppi composti da massimo tre partecipanti, dovranno essere originali e inediti, e includere una descrizione dettagliata dei percorsi culturali o enogastronomici proposti, evidenziando il legame con la tradizione locale e le potenziali ricadute turistiche.

Una study visit presso le istituzioni europee a Bruxelles sarà il premio riservato ai vincitori, insieme alla possibilità di partecipare a un tour di promozione nelle città che ospiteranno i tre progetti finalisti. L’iniziativa si concluderà con attività di valorizzazione e comunicazione dei risultati a livello nazionale.

I progetti dovranno pervenire entro e non oltre le ore 23.59 del 22 giugno 2025 tramite e-mail o posta, secondo le modalità indicate nel Regolamento disponibile sul sito del Consiglio Nazionale dei Giovani.

Per ulteriori informazioni https://consiglionazionalegiovani.it

Cultura, Vittorio Veneto

L’arte come mezzo inclusivo nella Galleria Civica di Vittorio Veneto

VITTORIO VENETO (TV) – Si è concluso con successo venerdì 30 maggio il progetto “Incontri ad Arte”, un’iniziativa che ha saputo unire il mondo dell’arte a quello dell’inclusione sociale, promuovendo uno scambio significativo tra giovani e valorizzando il patrimonio culturale di Vittorio Veneto.

Il progetto, promosso dall’Ufficio Turistico di Vittorio Veneto in collaborazione con la Cooperativa Terra Fertile e la Galleria Civica “Vittorio Emanuele II”, ha visto protagonisti gli studenti delle classi 3ACL e 3BCL del Liceo “Marcantonio Flaminio” guidati dal prof. Giorgio Reolon. L’obiettivo principale di “Incontri ad Arte” è stato creare un’esperienza di inclusione e condivisione, permettendo ai ragazzi del Liceo Flaminio e a quelli della Cooperativa Terra Fertile di conoscersi e interagire attraverso un percorso comune. Cuore del progetto è stata l’esplorazione delle opere d’arte della Collezione Maria Fioretti Paludetti, ospitata nella splendida cornice di Villa Croze, sede della Galleria Civica.

Il progetto ha preso il via a fine aprile con incontri formativi presso il Liceo Flaminio, nel corso dei quali le operatrici dello IAT hanno illustrato agli studenti le finalità del progetto e le sue implicazioni per un turismo accessibile e inclusivo, un tema su cui la Pro Loco sta lavorando da tre anni in collaborazione con il Comune, mentre gli educatori di Terra Fertile hanno raccontato ai ragazzi la realtà della cooperativa, impegnata quotidianamente nell’inclusione sociale attraverso attività laboratoriali e progetti educativi.
A questi è seguito un altro incontro, svoltosi nell’Area Fenderl, che ha rappresentato un momento cruciale di aggregazione, in cui tutti i ragazzi coinvolti hanno avuto l’opportunità di conoscersi e di partecipare a due laboratori pratico-manuali, in un clima di entusiasmo e collaborazione che ha gettato le basi per la fase successiva.

Culmine del progetto è stato l’ultimo incontro, in cui gli studenti del Liceo hanno guidato i ragazzi di Terra Fertile e i loro accompagnatori in un vero e proprio viaggio attraverso la storia e l’arte di Vittorio Veneto: partendo dal centro città, hanno spiegato la storia dei villini e del nuovo assetto urbano post-unificazione e, una volta raggiunta Villa Croze, hanno illustrato con passione alcune delle opere d’arte della Collezione Paludetti da loro selezionate e sulle quali si erano preparati anche con visite autonome.

Questa attività ha permesso ai giovani liceali di sviluppare competenze comunicative, empatiche e di inclusione, diventando essi stessi mediatori culturali e guide per i loro coetanei.

Alla conclusione del progetto erano presenti gli Assessori del Comune di Vittorio Veneto alle Politiche per la cultura e al Sociale, oltre alla conservatrice dei musei civici Francesca Costaperaria, i quali hanno manifestato grande apprezzamento confermando l’importanza di progetti come “Incontri ad Arte”, capaci di valorizzare il patrimonio culturale locale e di promuovere l’inclusione sociale attraverso la partecipazione attiva dei giovani.

Treviso

Incontro di una delegazione dell'Associazione "Amici della Polizia" con il prefetto di Treviso dott. Angelo Sidoti

TREVISO - Si è svolto il 4 giugno l’atteso incontro tra il Prefetto di Treviso e una delegazione dell’Associazione Nazionale Sostenitori “Amici della Polizia”.

Durante l’incontro, diversi i temi sui quali si è discusso, prioritariamente, la delegazione ANSAP ha riconosciuto al Signor Prefetto di Treviso un costante impegno rivolto alle numerose tematiche, tra queste quelle riguardanti i disagi sociali.
 
Il Presidente dell’Associazione, Cav. Ufficiale Iuliano Flaviano, già Funzionario della Polizia di Stato, in relazione alle ultime avvisaglie e criticità che stanno riguardando la sicurezza pubblica nella città di Treviso ha voluto manifestare al Prefetto la vicinanza da parte dell’associazione che presiede.
 
Ecco, di seguito, come ANSAP si è rivolto al Prefetto durante l’incontro:

ECCELLENZA, COME NOTO LA NOSTRA ASSOCIAZIONE HA DIVERSI SCOPI,TRA QUESTI, IN PARTICOLARI RAFFORZARE IL RAPPORTO TRA I CITTADINI E LE FORZE DELL’ORDINE E TENTARE DI DARE UN SUPPORTO NEL CONTRASTO AI DISAGI SOCIALI.

ANSAP, PER QUESTE RAGIONI SEGUE CON ATTENZIONE GLI ANDAMENTI SCOLASTICI, LE PROBLEMATICHE FAMILIARI, IL DEGRADO TERRITORIALE, LE SINISTROSITA’ STRADALI, LE DERIVE GIOVANILI, LA VIOLENZA DI GENERE, NONDIMENO TUTTE LE UTILI METODICHE RIGUARDANTI L’INTEGRAZIONE DEI GIOVANI STRANIERI.

TUTTO QUESTO, SENZA VOLER APPARIRE, CI CONSENTE DI FARE VALUTAZIONI APPROPRIATE SULL’OPERATO DEI DIVERSI ENTI E UFFICI DELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE.
 
DESIDERIAMO DIRLE, PER QUANTO CONCERNE L’UFFICIO TERRITORIALE DEL GOVERNO DI TREVISO CHE DA QUANDO SI E’ INSEDIATA LA S.V. IN QUALITA’ DI PREFETTO, NELLA REALTA’ QUOTIDIANA COSTATIAMO E REGISTRIAMO UN COSTANTE ED IMPORTANTE IMPEGNO SULLE TEMATICHE CHE ABBIAMO CITATO.

LA NOSTRA QUOTIDIANA ATTENZIONE, RIVOLTA ANCHE A QUANTO RIPORTANO I “COMPETENTI MEDIA”, NON LE NASCONDIAMO CHE IN PIU’ MOMENTI CI HA LEGGITTIMAMENTE PREOCCUPATI LADDOVE COMPAGINI VARIE, HANNO TENTATO DI “TIRARLE LA GIACCHETTA”. USIAMO QUESTO TERMINE PER POI DIRE IN MODO SEMPLICE CHE ABILMENTE LEI HA SAPUTO SEMPRE MEDIARE, DISCUTERE, ASCOLTARE LE PARTI E FAR SI CHE LE ACQUE SI CALMASSERO. E DI QUESTO LE SIAMO GRATI.
 
SIAMO QUI PER DIRLE GRAZIE, PER IL SUO IMPEGNO, MA ANCHE PER FARLE SAPERE CHE LA SOCIETA’ CIVILE, OGGI QUI UMILMENTE DA NOI RAPPRESENTATA, LE E’ VICINO. NOI SIAMO CON LEI PREFETTO. GRAZIE DA TUTTI GLI APPARTENENTI AD ANSAP.

www.ansapamicipolizia.it



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Ultimo aggiornamento: 09/06/2025 14:42